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“Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare.

Li vide una Nuvola che,  mossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie … ma non fu sufficiente: i Ciliegi non si toccarono.

Li vide una Tempesta che, mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami … ma non fu sufficiente: i Ciliegi non si toccarono.

Li vide una Montagna che,  mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi … ma non fu sufficiente: i Ciliegi non si toccarono.

Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano che sotto la terra le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo.”

(Anonimo giapponese)

ciliegi(5)

Foto web

(Comments)

La storia è conosciuta, ma mi emoziona sempre leggerla. Stavolta la ricevo da un gruppo di amiche di Whatsapp.

L’amica che la invia scrive come commento: Attenzione, non è bellissima…

La risposta di alcune è che  la storia è molto tenera.Qualcuno scrive che è gradevole per la solidarietà. Una risponde: Solidarietà a cosa? All’adulterio!

Poi arriva un commento : Meravigliosa! Non sempre i legami importanti devono essere visibili agli occhi del mondo.

Io (che faccio la maestra in ogni dove, mannaggia a me…) do un 10 e lode a quest’ultimo commento.

Beh, si scatena il putiferio e siamo ancora là che discutiamo su chi ha ragione e chi no. Poveri ciliegi innamorati e nati distanti…