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acquisti online, auguri, blog, commessi, convenienza, crisi occupazionale, e-commerce, lavoro, Natale, negozianti, scaldamani, web
Volendo acquistare uno scaldamani per mia madre e non avendo chiare idee dell’oggetto, delle caratteristiche, delle marche dei modelli e dei costi, ho fatto un ampio giro sul web. In meno di venti minuti degli scaldamani elettrici sapevo tutto e di più. Premesso che online sino ad oggi ho acquistato solo alcuni ebook e che in famiglia ho un fan sfegatato per gli acquisti in rete, un nipote che, tanto per fare un esempio pratico, va a provare le scarpe nel negozio, fotografa i codici e poi si affida all’e-commerce con un buon risparmio e che le volte che compro qualcosa in un negozio mi dice che ho sbagliato, che devo aggiornarmi, che avrei risparmiato tanti soldini, ecc.. ecc…, prendo improvvisa decisione di acquistare lo scaldino on line. Il costo è così basso che si può rischiare la fregatura e poi ci deve pur essere una prima volta, giusto? Scelgo un famoso negozio che c’è dalle mie parti e che vende i prodotti anche in rete con un certo risparmio, clicco sul modello e avvio la procedura di acquisto. Terminata, mi appare un cortese messaggio che mi avverte che la tessera prepagata che vorrei utilizzare non può supportare la vendita e, in effetti, mi sovviene di non aver ricaricato quella tessera da mesi e mesi. Che virtuale figuraccia! Al nipote non lo dirò mai! Di usare la carta di credito ufficiale non se ne parla, quindi annullo tutto e mi riprometto di passare l’indomani in banca per la ricarica. Puntualmente, però, lo dimentico, i giorni passano e scordo anche lo scaldamani.
Una settimana dopo mi ritrovo nel negozio per altre cose e ricordo dello scaldino. Aiutata da un gentile commesso, decido di prenderlo anche se lo pagherò qualcosa in più rispetto alla vetrina online dello stesso negozio.
-Se lo avessi preso sul web avrei risparmiato 4 euro.
-Vero, signora, per poco sarà così, ma dal prossimo anno, per fortuna, non ci sarà più differenza tra gli acquisti sul web e quelli nel negozio.
-Oh, peccato, ora che mi stavo decidendo…mio nipote si dispiacerà. In effetti 4 euro su 20 non sono poca cosa…
-Lo so, ma questa sarà la nuova tendenza dei grandi negozi. Sa a cosa servono quei 4 euro che lei sta spendendo in più? Al mio stipendio. Ne sia contenta, sta contribuendo a mantenere un posto di lavoro che è sempre più traballante.
-Capisco, ma…il 20%…sì, penso sia giusto così, almeno per le piccole spese…
Saluto il commesso e vado a fare la fila alla cassa. Due minuti dopo mi sento chiamare e accanto al commesso c’è una donna minuta, molto carina e un bambino riccioluto che le somiglia tantissimo:
-Scusi, signora, è appena arrivata mia moglie con mio figlio. Glieli volevo presentare. Anche loro ringraziano per l’acquisto. Buon Natale.
Ci scambiamo una stretta di mani, due parole di cortesia, gli auguri e esco dal negozio contenta per l’ acquisto e per gli euro non risparmiati per una giusta causa.
SERENO E GIOIOSO NATALE, amiche e amici di blog ❤
Marirò, scusami l’OT, te ne prego! Sei la mia ultima speranza, cara, altrimenti chiuderò il mio blog. E’ tutto in inglese e non ci capisco niente 😦
arrivo
Great post
Amazing
Visit mine
http://shivashishspeaks.wordpress.com/
BUON NATALE…
https://marghemar.wordpress.com/2016/12/24/6237/
Tu hai gia’ visto questo post- ho vsito che lo hai visto,,,. , ma per chi, passanndo di qua, volesse vederlo, e’ anche per lui/lei … 🙂
TANTI AUGURI MARIRO’, CIAO 🙂
Marghian
Bellissimo. 🙂
Buon Natale cara Maria Rosaria e… mangia anche pimmia qualche buon dolcino Natalizio Sicilianuzzo. 🙂
Stasera panettone agli agrumi e una fettina ina ina di cassata siciliana. Ci vuole a Natale, eh:-)
Auguri, grazie.
hai fatto bene! 🙂 Bella persona che sei mia cara Marirò 🙂 Ti auguro ogni bene per queste festività Natalizie e ti mando un abbraccione. Ciao a presto
Ciao Mariro’. Per ora solo un saluto, devo ancora cucinarmi qualcosa- quasi le 21,30-. Sto mandando avanti infatti solo il bog musicale, per lo stesso solito motivo.
Io acquisti on line? Guarda, ho pagato una volta un antivirus, poi lasciai scadere la carta. Ne ho fatto fare una alcuni mese fa, non l’ho ancora usata. Ciao, ci “sentiamo” a Natale- se capita prima, meglio 🙂 🙂
Proprio ieri ho ricaricato la mia carta prepagata. Voglio riprovare con un acquisto online, tanto per sentirmi “moderna”. Non ho ancora pensato all’oggetto, vedremo…attendo gli sconti di gennaio altrimenti non ha senso.
Sono questi giorni un pochino caotici, nonostante sia in vacanza sto riuscendo a stare molto poco nella blogsfera. Buon Natale, Marghian! 🙂
Non per tornare sul mio solito chiodo fisso ( ma i chiodi sono fissi quando ci sono…-), a parte la chiosa, non per tornare sul mio solito tasto ma se non fossi da solo sicuramente avrei fatto tanti acquisti on line (roba per scuola per i figli, ed altro ancora che non so- caso di dirlo…).
Davvero, io faccio queste valutazioni. Prendi ad esempio il cellulare. I miei colleghi sono li’ sempre col telefonino all’orecchio, io invece telefono solo dieci minuti al mese e ricevo in un mese si e no cinque, dieci telefonate (un fratello, l’altro fratello, mia sorella, un collega…). io credo che in qualche modo c’entri: che so, altri dinamismi per cui userei di piu’ sia la telefonia che internet, ed in modo diverso.
Avevo comprato la carta per essere un po’ “al passo con i tempi” ma poi mi sono detto e mi dico “ma no mi sèrbidi, itta mindi fazzu” (“ma non mi serve, cosa me ne faccio”). Ed e’ li’ che forse sara’ anche scaduta. La carta di credito quella si’, la uso (ho attivato entrambe le carte un anno fa, lo stesso giorno).
Sicuramente ti faro’ gli auguri il giorno di Natale, o la sera prima, ma a scanso di imprevisti e/o dimenticanze, ciao e buon Natale 🙂
Marghian
Certamente per ognuno di noi (famiglia, lavoro, luogo di vita, …) ci sono esigenze diverse quindi l acquisto in rete ci può stare. Sarebbe bello però riflettere sulle conseguenze se questo diventasse abitudine.
Auguri Marghian buone feste 🙂
Sereno natale a te Mariaro’
Grazie, ricambio con immutata simpatia 🙂
Negli ultimi 2 anni ho effettuato molti acquisti sul web, non solo per il prezzo che a volte è competitivo ma sopratutto per il fatto che le informazioni sul come è fatto un oggetto e sulle sue reali funzionalità, sono più complete e non devo fare km per reperirlo. Per esperienza diretta poi ho notato che i Commercianti con il senso degli affari sono presenti sia in “strada” che sul web, dove il pezzo e la qualità sono confrontabili facilmente.
Giusto per fare dei nomi, Maurizio Scarpellini ha un bel negozio a Boltiere e uno a Treviglio (con tanto di commessi, artigiani riparatori e magazzinieri) e questo è il sito http://www.scarpellinistrumentimusicali.it/ oppure il negozio di fotocineottica Cesni di Treviglio che trovi anche on line http://www.fotoattualitacesni.com/ per non parlare della e.coop e di tutti i supermercati che ormai sono in rete.
Certo quando capita di vedere un negozio con l’insegna recante il numero di telefono 957432 senza prefisso, capisci che quell’insegna ha 30 e passa anni e che non si è aggiornato ai tempi capisci che nel giro di 1 o 2 anni quel negozio non ci sarà più. Nel commercio occorre lungimiranza, anche per la tutela dei propri collaboratori.
Comprendo ciò che vuoi dire. In giro, specialmente in certe zone del sud, ci sono parecchi negozi obsoleti, che non riescono a stare coi tempi, che non si rinnovano perchè non riescono a farlo. Un rinnovo richiede l’investimento di un capitale, anche piccolo, ma necessario. La clientela che può vuole sempre di più e si sposta sul web,Poi c’è la crisi che attanaglia, paesini e contrade che si spopolano, calano gli introiti e per un commerciante diviene difficile pensare all’ammodernamento.
C’è tutto un’insieme di fattori, di sicuro la formazione continua è richiesta anche nel commercio e poi la crisi che ci attanaglia è grave ed ancora di più se non si riesce a capovolgerla in opportunità, riscoprendo anche vecchi mestieri o arti adeguandole ai tempi. Se ti capita di andare su raiplay guarda geo&geo di ieri: la lana di pecora ormai viene smaltita come rifiuto speciale con i relativi costi; in Abruzzo una ragazza sta riportando in vita la lavorazione della lana e provocando un indotto che consentirà un grande mercato; di fatto ha trasformato un costo in un ricavo puntando su risorse che erano ormai considerate rifiuti, coinvolgendo altri nell’operazione, investendo su se stessa e nella comunità.
Non voglio essere eccessivamente ottimista, ma ti assicuro che le opportunità si nascondono dove meno sospettiamo, anche le insidie, basta riconoscere le une dalle altre.
Sì, Paolo, la riscoperta degli antichi mestieri, meglio se modernizzati, è sicuramente positiva, ma ricordiamoci che uno su cento potrà sfondare in questi mercati. La verità è che il lavoro ormai bisogna inventarselo. Il mese scorso vicino casa mia un signore di mezza età che lavorava in una grande pelletteria, ora chiusa, ha aperto una bottega di ciabattino. Aggiusta scarpe, sistema borse, cinture e valigie, anche giubbotti e borsellini e ti dirò che noto qualcuno davanti alla sua porta. Ma chi andrà a far sistemare un borsellino o una cintura già comprati nelle cineserie per 5 euro? Sono mercati risicati che comunque contribuiscono a poter fare la spesa.
Sto notando la chiusura di parecchi negozi di cineserie, probabilmente la lenta ripresa rivaluta anche la qualità, dal cibo ai beni di consumo ci si sta riorientando verso cibi sani e prodotti duraturi. Certo questo ha un costo maggiore, ma nell’insiene potremmo risparmiare in TARSU 😉
Non so se c’è un decremento, ma è vero che il boom di cineserie sembra placarsi.Qualità davvero scadente. Alcuni miei alunni avevano comprato dei quaderni, copertine carine, prezzo irrisorio, ma la carta si bucava al solo tratto leggero di una matita. Ecco, si, risparmieremo in Tarsu:-)
buone feste, Paolo, a te e famiglia
Auguri anche a te e alla tua famiglia di un Natale che sia segno di risveglio e di rinascita.
Ciao.
C’è un piccolo problema di fondo. Premetto che anche io, potendo scegliere, vorrei SOLO comprare offline. Ma le grandi aziende, e ormai anche le medie con qualche piccola, stanno spingendo verso la direzione online. Certo, per lasciare a casa il personale (un po’ come accade ai supermercati con le casse automatiche, al distributore con il self service ecc.), ma se io cerco un articolo, giro mezza dozzina di negozi su e giù per la città e spendo mezza giornata del mio tempo, non trovandolo, e i commessi non me lo ordinano, ovviamente DEVO comprarlo online. Ben diversa la questione SE lo trovo ANCHE offline: non mi interessa spendere di più (e ti assicuro che della mia situazione economica è meglio non parlare), perché prediligo offline a occhi chiusi.
😉
L’augurio a te per un sereno e lieto natale.
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Partiamo dal punto che oggi con la globalizzazione, salvo abitare in sperduti paesini montani, si trova facilmente quasi tutto attorno a noi. L’acquisto online diventa a mio parere giustificabile se quel qualcosa davvero non si trova o è difficile da reperire o se c’è una consistente scontistica. Sullo sconto sta avvenendo una controtendenza delle aziende che proporranno sempre più prezzi web simili al negozio, non per recuperare commessi quanto perchè a evadere troppe richieste online, scontate e senza spese per la spedizione, si va in perdita. Per me, poi, tutto si complica perchè sono tanti i siti che NON spediscono nelle isole. Ma, come avrai capito, non mi dispero. Acquisto offline o, se non trovo, semplicemente faccio a meno e cambio articolo o ditta.
Buon Natale, Alberto. Grazie 🙂
Sì, il tuo accento sugli sconti è condivisibile: a volte non riesco a comprendere come sia possibile trovare un guadagno su prezzi che appaiono tagliati sino al midollo. Così come non comprendo la “moda” dei libri gratis: vanno benissimo le offerte, anche totali, per alcuni periodi di tempo, ma sono controproducenti se moltiplicate per centinaia di pubblicazioni simili; a quel punto, molti lettori, non acquistano più. E chi scrive è costretto a cercare altre fonti di guadagno, per vivere, relegando la scrittura a una parentesi notturna e riducendo, spesso, la qualità dei testi.
L’augurio per una serena fine anno e per un meraviglioso nuovo inizio.
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Sei una bellissima persona, cara amica…
… ma leggi pessimi libri 🙂
leggo pessimi libri?!? 😉 eppur mi sta piacendo 🙂
Ciao Alessandra, buone feste. Da domani sarò in vacanza e avrò più tempo per le mie letture.
Su amazon acquisto materiale elettronico delle marche che conosco e di cui mi fido.
Spesso ci sono offerte allettanti e, in effetti, non sono fregature. Per i piccoli acquisti meglio andare in negozio. Purtroppo internet si è mangiata parecchi posti di lavoro, quelli che ha creato, non credo, pareggino i conti. E’ questo uno dei grandi problemi dell’evoluzione tecnologica. Le mani e la fatica dell’uomo/donna serviranno sempre meno. L’unica speranza è che vengano generate in futuro nuove alternative di lavoro.
Nicola
L ‘ e-commerce ha tolto posti di lavoro, idem le casse automatiche che accorciano le file, i Telepass autostradali, per non parlare della automatizzazione di industrie e fabbriche. E tanto altro. In compenso oggi nascono nuovi lavori nel settore tecnologico, penso ai tecnici che aggiustando i pc, i progettisti informatici, ma come ben dici, i conti non si pareggiano.
e poi ci sono i tronisti…ah, che invenzione! 🙂
Sinceramente sono più o meno nelle tue stesse condizioni, ovvero non sono avvezza agli acquisti online e preferisco comunque sempre la scelta diretta, ho bisogno di vedere e toccare quello che mi porterò a casa 🙂 Però non ho mai penasto che dietro il commercio on-line ci fosse l’ombra dei tagli al personale.. Sicuramente non c’è nei confronti del produttore (che sia il piccolo artigiano o l’imprenditore) ma nei confronti di chi ha un lavoro dipendente sì. Fa riflettere..
Anche io non avevo chiare idee sull’ e–commerce , dopo questo fatto ho letto vari articoli e non c è da stare allegri: dietro ogni web store c è un solo lavoratore che mette in collegamento la richiesta dell utente con il distributore di zona che impacchetta e consegna a domicilio. Tutto questo contro gli 8- 15 o più COMMESSI di un grande negozio.
si, fa riflettere..
Adoro acquistare in negozio, mi piace il contatto umano. Pensa che ho ancora il mio fruttivendolo, macellaio e salumiere di fiducia. Riservo il supermarket per altro e cerco di evitare i centri commerciali, la morte dei piccoli commercianti che abbellivano e arricchivano una città. Acquistare on line? Libri e capsule del caffè… nel primo caso si risparmia, nel secondo questione di comodità non avendo il rivenditore nella mia città.
Bella la tua testimonianza Marirò, sa di buono.
Un sereno Natale! 🎄🎅
Primula
Volevo provare a ” modernizzarmi”, ma è stato meglio così. Con gli ebook ho iniziato da poco anche per poter leggere i libri di alcuni amici blogger, troppo faticoso altrimenti il reperimento.
La morte dei piccoli commercianti è dovuta alla grande distribuzione e anche all’è e-commerce. Sopra a tutto sta la tassazione vessativa che ben conosciamo.
Grazie per il passaggio, Primula. Felice Natale a te 🙂 ❤
I libri li acquisto da anni online perché hanno sempre il 15% in meno oltre alle numerose offerte che fanno risparmiare ancora di più
Per gli altri acquisti meno perché mi piace girare per negozi ma bisogna dire che online c’è quasi sempre da risparmiare,per esempio i giocattoli su Amazon costano decisamente meno ….
Buona serata!😀😀
Con Amazon-libri qualche fregatura l’ho presa, ma forse sono io che ancora non conosco bene il sito. Ho acquistato due libri a prezzi ridicoli per poi accorgermi che erano degli estratti. Pensa che in gioventù non sopportavo la famosa editrice “Selezione” per i tagli ai libri e ora ci casco con il kindle!!!
Ciao Mariella, buona nuova settimana 🙂
Hai fatto una buona azione…….Natale è anche questo!!!! Ricambio gli auguri. Un abbraccio.
Non è stata un’azione intenzionale, però mi ha fatta riflettere. Continuerò coi miei acquisti tradizionali. Non sempre la modernizzazione porta buoni frutti.
Ciao, ci sentiremo nei prossimi giorni 🙂
oggi l’ho acquistato in un negozio di Cinesi (dove trovi un po di tutto) al modico prezzo di 5 euro….
Tanti auguri anche a te ma te li ho lasciati anche nel mio blog….
cosa hai comprato? Uno scaldamani? Attento a comprare dai cinesi (per principio non entro nei negozi cinesi), le mani potrebbero scottarsi.
Grazie, Antonio. Le piattaforme non sono collegate e le notifiche non arrivano. Passerò presto per leggere.
In famiglia compriamo online molto raramente, abitando vicino al centro tutti i negozi sono vicini, e a meno che non si tratti di una necessità, è bello uscire, passeggiare, comprare e magari incontrare o conoscere persone 😉
Brava! ed è bello che questo lo dica una giovane ragazza 🙂
La shopping mania non si può avere comprando online 😂 A parte gli scherzi, é anche un modo per passare il tempo, e allontanarsi dagli schermi di computer e cellulari 🙂
Verissimo. 🙂
Che bello quello che hai scritto Mariro’, penso sia giusto anche cosi’, io compro in negozio ma anche online infatti a Chiara ho preso il regalo in rete perche’ costa di meno di un bel po’ ma il resto l’ho comprato nei negozietti dove vado spesso a comprare, come hai scritto tu devo vivere anche loro, tanti baci cara, anche alla tua dolce mamma, ❤
L’e-commerce dovrebbe essere una sparuta e eventuale alternativa per affiancare le attività di un negozio, invece lo sta sostituendo in toto e così non va per nulla bene. Un negozio aperto è fonte di lavoro per tanti, è denaro che gira, è sicurezza per le persone, è rapporto umano.
Grazie, Laura, ti abbraccio ❤
Condivido il tuo pensiero, baci cara, ❤
Ciao carissima Marirò,sarei veramente lieta averti ancora come amica qui in WordPress, ecco il link https://antolinirebecca1964.wordpress.com/ del mio nuovo Blog aspetto alla tua sottoscrizione un abbraccio Rebecca ♡
… sai noi compriamo tanto via internet sopratutto e comodo e fin ora non ci siamo mai pentito..
Ecco perchè eri sparita…Arrivo 🙂
Sì, immagino sia comodo e vantaggioso acquistare online, magari riproverò, ma per merce che è difficile reperire nei negozi. Per il resto preferisco lo shopping condito di presenze umane.
allora io compro on-line coseche non trovo a verona.. ovviamenta attrezzi per il camper costano on-line di meno .. sai mi piacerebbe un negozio di alimentazione on-line… quando mi manca qualcosa me lo faccio portare a casa… sopratutto quando fa freddo come in questi giorni 😀
Assolutamente. Manteniamo in vita il commercio di vicinato, è la ricchezza (umana e non solo) dei nostri paesi/quartieri.
E’ una storia molto simpatica, molto ben raccontata e con molti retroscena tutt’altro che insignificanti. 🙂
Sai, nella mia città c’erano alcuni grandi negozi di dischi, c’ho passato la giovinezza in quei negozi, erano bellissimi, con angoli per l’ascolto e per gli strumenti musicali, divani e gadget ed erano molto frequentati. Ora non ce n’è nemmeno uno e se vuoi acquistare un cd devi affidarti a striminziti reparti di qualche grande supermercato o store di elettronica.Quando, circa 7 anni fa, l’ultimo grande negozio chiuse, mi venne una stretta al cuore. Un cartello “ringraziava” gli utenti di youtube e similari per la forzata chiusura. Mi credi se ti dico che sto trovando difficoltà nella mia città per riacquistare alcuni vecchi e originali cd dei Queen e dei Pink Floyd che i ladri hanno rubato insieme all’automobile?
Mi dispiace molto per il furto. 😦
Anch’io un po’ di tempo fa ho cercato un vecchio cd per fare un regalo. Nei negozi di dischi della mia città nemmeno l’ombra, ho fatto ulteriori ricerche e ho scoperto che non è nemmeno più acquistabile. Il mondo dove stiamo andando è sempre più fatto così: niente negozi, iperstore che avranno una montagna di cose apparentemente diverse (se le apri saranno tutte assolutamente identiche), iperstore virtuali dove si troverà di tutto all’interno di una selezione accuratamente studiata dalle multinazionali del niente.
Reggeranno solo i negozi di alimentari e di vestiti uniche ancore di salvataggio per soddisfare i nostri bisogni di acquisto impulsivo.
Speriamo che un giorno l’uomo riesca a trovare il rimedio a dove lui stesso sta andando.
Siamo responsabili noi ed è responsabile, mi riferisco soprattutto ai cd (ma non solo), il settore commerciale che non può proporti di spendere 25 euro per un originale contro il gratuito scaricato dal web. Qualcosa non va nel meccanismo. Questo per dire che anche io scarico illegalmente qualche canzone, ma certe composizioni musicali li cerco sempre originali. Dovrò ora comprare i cd rubati sul web, per assurdo che sembri.
Fermarci ogni tanto a riflettere non sarebbe male.
Riflettere è sempre la base per il nostro futuro.