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accettazione del diverso da sè, amicizia, cani e gatti, convivenze, diversità, dominio, famiglia, Gabriarte55, gelosia, i nostri amici quadrupedi, il piacere di scrivere, paura, punto di vista, racconti di Natale
(Prima parte di due)
Disegno di Gabriella
Nero, piccolo da sembrare un peluche, impertinente e adorabile, Bau è da oltre un decennio l’indiscusso Principino di casa. Viziato e coccolato, sa dare affetto e spensieratezza e creare anche qualche problemino alla Principessa che per lui esiste solo quando il Principe non c’è. Beh, no, non è proprio così: Bau e Principessa hanno i loro bei momenti in certe sere, quando lei sta sul divano e lui le si acciambella accanto e le tira tante carezze. Ma l’adorato indiscusso è il Principe, lui sì che lo fa divertire portandolo a spasso e dandogli ottimo cibo! Il cibo…ragione di vita insieme alle coccole e al dormire…Bau è esigente e sofisticato: ama mangiare ciò che mangiano i suoi padroni, Principessa è un’ottima cuoca, e Bau disdegna croccantini e biscottini adatti a lui. In modo particolare gli piace mangiare a tavola, la “sua tavola”, cioè i preziosi tappeti sparsi sul pavimento di casa e non comprende gli strilli di Principessa tutte le volte che, dopo aver addentato un osso o un pezzo di carne succulenta, si sposta sul persiano di turno per il suo pranzetto. Esigente anche nelle abitudini, non sopporta i ritardi e le assenze e nemmeno le novità e ora, nella sua incipiente vecchiaia deve affrontare, nella sua casa di giorno, una grande seccatura di nome Gio. Eh sì, come si conviene alle teste coronate anche Principino ha due case: il cortile è la sua casa di giorno, lì c’è la sua (ex)cesta, la copertina, la ciotola dell’acqua e ci sono tante cose da fare come inseguire i colombi, controllare i gatti dei tetti, annusare odori nelle aiuole, ascoltare i vicini di casa e la sua amica Polla che abbaia con lui dal terrazzo confinante. Poi c’è la casa della sera, quella bella, calda e morbidosa, due cuccette deliziose, una dentro e una sul terrazzo, la compagnia dei suoi Principi, i suoi giochini e piccoli dispettucci da fare quando gli passa per la coda.
Ora, si diceva, per Bau il problema si chiama Gio:
-“Posso tollerare tanto di te, la cesta che mi hai tolto, la copertina che puzza del tuo odore, il tuo miagolio rauco e insistente che mi fa riposare male, la tua sciocca presenza nella mia casa di giorno. Posso sopportare che ogni tanto cerchi di strusciarti sul mio pelo, non ti morderò, mi limiterò a scansarmi schifato e sopporto anche che sbagli in continuazione la ciotola dell’acqua e vieni a sporcare la mia. MAI, però, sopporterò questa specie di amicizia che sta nascendo tra te e il MIO Principe! Lui ogni mattina ti offre una ciotola piena di croccantini (schifosetti a dire il vero) e io, che a quell’ora ho la mia fame, devo stare buono e osservare da lontano! Devo assistere al mio Principe che ti parla, che ti accarezza…Gio di qua, Gio di là… ti ha persino curato gli occhi e una zampetta e, cosa che mi fa infuriare, inizia persino a giocare con te! Questa è casa MIA e il Principe è mio, chiaro? Tu non esisti, devi crescere in fretta e riuscire a saltare quel muro, come hanno fatto i tuoi fratelli e sgommare da qui, capito?! Tua madre ti ha rifiutato, i tuoi fratelli pure e…sei rimasto a me! Non se ne parla nemmeno! Sì, ok, sono geloso, lo ammetto, e ho paura di perdere i miei Principi per causa tua. Sto invecchiando e non riesco ad abituarmi a te.Vai via, Giò, vattene da casa mia e dai miei padroni o inizierò a mordere pesante! Lasciami invecchiare tranquillo, non sono capace di convivere con un diverso da me. I tetti ti aspettano. Sciòòò!”
Ottimo il binomio con i disegni. Ogni tanto mi spunta, anche su Kindle, qualche libro che parla dei nostri amici a quattro zampe e, indubbiamente, l’argomento affascina. Quindi un’ottima idea e una graziosa doppia puntata da gustare.
Un sorriso per la settimana.
^___^
In effetti certi quadrupedi sanno far parte della nostra vita, la condizionano, la abbelliscono, la rendono a volte più faticosetta e sanno darci belle lezioni.
Ho quasi finito di leggere il tuo libro, stavolta, causa anche un periodo di lavoro faticoso, è stata una lettura più lenta che, però, mi ha permesso di assaporare meglio le storie che hai raccontato con delicatezza. Lascerò presto il mio commento su Amazon.
Ciao, a presto. 🙂
Un bel racconto, e anche degli ottimi disegni……
se ti va ti ho lasciato una nomina per un tag…..
https://mifo60.wordpress.com/2016/12/10/christmas-tag/
Grazie, Mirna, per la nomina🙂
Ti ho risposto, in attesa di impostare il tag
Nel mio Natale non deve mancare una visita a un Presepe caratteristico e quest’anno spero di andare a vedere i presepi di Napoli. Poi non deve mancare la famiglia, in qualsiasi forma, vuoi che sia un pranzo o una pizza o un cinema tutti insieme. E infine mi piace un proposito, sì, una specie di proposito- sogno tutto mio, che magari cambia ogni Natale, anche qualcosa di piccolo che mi propongo e spero di raggiungere e che affido alla magia del Natale.
Baci, ciao
Ciao Marirò, buona serata 🙂
Bellissimo questo racconto! Immagino il mio Gobbolino che è un gatto gelosisssimo se vedesse in casa un altro essere peloso!
Buon sabato e aspetto il seguito😀😀😀
Infatti…
La gelosia è una brutta bestia e colpisce anche i pelosetti.
Grazie, ultima parte appena pubblicata, spero gradirai. Buon pomeriggio, ciaooo
Troppo bello, carissima!
I pensieri… mi hanno fatto morire 🙂
e vedrai quanto saranno graffianti i pensieri di Gio. I gatti sanno uscire le unghie quando si tratta di sopravvivenza! Grazie 🙂
La storia e’ deliziosa Mariro’, dolcissimo Bau, sto pensando al mio Willy cosa farebbe in una situazione del genere, penso che sarebbe felice, e’ talmente giocherellone ma a pensarci bene non ama molto i gatti, 😀 quindi aspetto il seguito del tuo racconto, il disegno di Gabry e’ stupendo, bacioni cara, buona serata, ❤
Tichi non ama nemmeno i cani della sua stessa razza, abbiamo provato a farlo accoppiare e ci ha fatto fare una figuraccia! Vabbè che la cagna prescelta era vecchietta, sorda e muta, dolcissima, ma lui l’ha evitata per due giorni interi andando a rintanarsi nel punto più nascosto e lontano del giardino. Che schizzinoso!
Gabriella è molto brava con le sue matite e ama tanto gli animali.
Sono contenta di rileggerti, cara Laura 🙂
Anch’io sono contenta di stare con te, ti abbraccio tanto Mariro’, bacioni, ❤
Ricambio 🙂
❤
Una storia tenera che in fin dei conti potrebbe essere riferita anche agli esseri umani: la gelosia è insita nell’animo di chicchessia. Bau desidera ancora l’esclusiva, come non dargli torto, però la compagnia anche di un felino potrebbe essere piacevole e vi sono cani che alla fin fine vanno d’accordo con i gatti e sfatano il famoso detto.
Sei molto brava!
Ti auguro una buona serata, un abbraccio.
annamaria
Forse Bau avrebbe accettato con più facilità la compagnia di un altro cane, meglio cagnolina, ma un gatto, un diverso, e dopo anni di totale dominio…bisogna comprenderlo.
Occorre educare e aiutare anche i cani all’accettazione dell’altro.
Troppo buona, Annamaria 🙂 Grazie
buon fine settimana, a presto.
“Occorre educare e aiutare anche i cani all’accettazione dell’altro”. Forse con i cani e i gatti e’ piu’ facile 😆
Ho letto con piacere la storiella. Non ho animali in casa perché ho sempre pensato che in un appartamento soffrono senza un giardino in cui correre ed anche per altri motivi…..ti chiedo: tu l’hai percepita veramente questa gelosia di Bau per Gio? oppure è frutto della tua fantasia?
Gli animali di razza piccola vivono bene in un appartamento, ma bisogna stargli dietro in cento modi. Sanno, comunque, ringraziarti in altri cento modi 🙂
La storiella ha qualche elemento di fantasia, ma nasce dall’osservazione di Bau e Gio. Mentre la scrivevo pensavo anche a noi bipedi e a quanta paura e gelosia abbiamo verso chi invade il nostro sacro e esclusivo spazio.
Simpaticissima storia e aspetto la seconda parte per scoprire gli sviluppi che, immagino, siano succulenti e inaspettati.
Ti ho mandato il codice per mettere la copertina del magazine sul blog se vuoi.
Ciao carissima, e un saluto come sempre alla mia bella Sicilia. 🙂
La seconda parte arriverà presto. E’ una storia semplice, scritta in una serata in cui avevo bisogno di distrarmi da altri pensieri.
Grazie, cercherò di mettere il codice nel widget. Ciao, Sicilia salutata già 🙂
La mia gatta, Nives, e’ lei la regina della mia casa. Ma per davvero, è la padrona incontrastata. la casa ed il cortile sono tutti per lei, dato che in giornata sono a lavorare.
immagina se Nives all’improvviso trovasse nella SUA casa un coinquilino…mica facile!
Un carabiniere ferma una donna in macchina e le contesta. “Signora, la devo multare, lei non puo’ portare il cane cosi’, seduto sul sedile davanti, ci va l’apposito…..”. La donna lo interrompe e gli dice “ma… e’ un peluche!”.
“La razza non mi interessa, il cane non puo’ stara nel sedile davanti!”.
Ciao Mariro’, vedendo il cane disegnato da Gabriella mi e’ venuta in mente questa barzelletta che mi racconto’ in un bar…un brigadiere. Si’, ora e’ in pensione.
Buona Immacolata, ho fatto un post. Ciao 🙂
Marghian
“non puo’ stara”, se mai “non puo’ stare..”
ahahah, bellissima! 😀
E’ forte vero? Il Signor Pittalis (un nostro cognome tipico) era ancora in servizio, quando ci racconto’ al bar questa barzelletta. “Ragazzi, sentite questa bella aventura di noi carabinieri..”. E ce la racconto’.
Te ne acconto ora un’altra. Un carabiniere, fuori servizio, si sta facendo un giro in auto in campagna. Vede un pastore con il gregge, rallenta fino a fermarsi e gli dice “buonuomo, se indovino a colpo d’occhio quante pecore ci sono nel suo gregge, me ne da’ una?”. Il pastore, sicuro che non ce l’avrebbe fatta gli dice “certo, se indovini quante sono le pecore gliene ne do una”. Il tipo allora “centoventitre!”. “Esatto, ma come ha fatto?”. Eh, ho occhio. Allora, la pecora?”. “Faccia lei, ne scelga una e se la prenda pure!”. Il carabiniere apre il cofano, va in mezzo al gregge e prende l’animale”. Ma il pastore…” se mi dice che mestiere fa, mi ridà l’animale?”
“Oh, indovini, vediamo…”- “Lei e’ carabiniere…”. Lui, perplesso: “Ma…ma come ha fatto? Io non sono di queste parti, non ci siamo mai visti…”. Il pastore: “mica difficile sa? ho indovinato perché’ si e’ preso il cane….”.
Ciao 🙂
Marghian
Ma perche’ sbaglio cosi’???? Ho scritto “Ma il pastore…” se mi dice che mestiere fa, mi ridà l’animale?”- Intendevo: “se *LE dico che mestiere fa, mi ridà l’animale?….”mmmmmhhh, che rabbia 😆
A sbagliare raccontando una barzelletta, poi correggere, questa poi perde in spontaneità. Ciao ciao 🙂
Marghian
🙂 😀
Infatti 🙂 Faccio figura di non saperle raccontare… 😆
A proposito, non vorro’ fare come quella dei carcerati che da anni si raccontavano le stesse barzellette, e ad un certo punto le avevano numerate. Durante l’ora d’aria uno diceva per esempio “12!”. E tutti “hahahaha, forte questa!”. Un altro diceva “124”, e tutti a ridere o commentare “e’ fredda…”, “e’ divertente!”.
Un giorno c’era uno nuovo arrestato da poco. “Ma perché vi dite un numero e ridete?”. “Vedi”, gli fa uno degli anziani, un po’ sottovoce, “da anni ormai ci raccontiamo le barzellette, sono sempre quelle, fino ad averle numerate; dicendo il numero corrispondente, ce la ricordiamo e ridiamo! Prova a dirne una, dai. “Ma io non…” .Te la suggerisco io, 18. Di’ il numero ad alta voce, e’ la barzelletta di Pierino che…”. “Va bene, provo dai: 18”. “ma..”.-gli fa il nuovo detenuto, “non ride nessuno…”-. Ma vedi, tu non le sai raccontare, 18!”. E tutti “hahahahaha!”, “Bella!”, Che forte Pierino!”. Ciao Mariro’ 🙂
Marghian
Bellissimo il disegno di Gabriella, ne aveva fatto uno stupendo anche a Glee! Bellissima la storia! BAci
Bellissimo il ritratto di Glee e anche quello del mio Tichi: Gabriella è troppo brava. Come dicevo a Rebecca, ho evitato di scegliere i ritratti di cani e gatti che ho riconosciuto per non attribuirgli una storia (quasi) inventata.
Spero ti piacerà anche la seconda e ultima parte.
Baci a te, ciao
La mia Betta, credo, tiferebbe per Bau. Vedremo come finirà questa vicenda… 😀
Nicola
Lo credo anche io. Betta è simpaticamente egoista, un po’ testona, individualista e non ama le novità che lei stessa non sceglie. Vedremo cosa farà con l’arrivo del fratellino…
Visto il periodo natalizio, faremo di tutto per far finire bene questa storia. Non è poi così raro che due esseri diversi riescano a trovare un punto di accordo specie quando entrambi possiedono le stesse fragilità, le stesse caparbietà e gli…stessi Principi 🙂
quanto brava la nostra Gabri… e poi quanto e bello BAU .. sto ancora lavorando sul mio pc bussi cara Marirò
Sì, Gabry è molto brava. Stavo scegliendo il ritratto di Tatanka, Gabriella ne ha fatto più di uno, poi mi sono detta che non era giusto attribuirle una storia non sua, così ho scelto questo musetto nero bellissimo, tenero e un po’ spaventato.
Non so aiutarti per il pc, sei molto più avanti di me nella tecnologia e poi ho capito che la tua è anche una scelta ideologica contro i colossi informatici. posso augurarti solo buon lavoro, ma non stressarti, mi raccomando 🙂
è un onore partecipare con il mio disegno a una bellissima storia scritta molto bene un’inizio che mi incuriosisce gli animali agiscono d’istinto e come noi uomini soffrono di gelosie e rivalità. Rimango in attesa di capire come tu riesci a raccontarli ciao grazie buona festa dell’immacolata
E’ un piacere averti qui, Gabry, con alcuni dei tuoi disegni che accompagneranno questa semplice storia dedicata ai nostri amici quadrupedi. Vero, se li osserviamo bene comprendiamo come loro sanno gioire e soffrire quanto noi.
L’altra sera, come ti ho detto, ho percorso il tuo blog e ho ammirato tantissimi tuoi disegni Ce ne sono di splendidi, dai ritratti ai paesaggi agli animali. Davvero non sapevo quali scegliere. Complimenti a te. Ciao
grazie ciao