Roma – Piazza Di Spagna (foto web)
Un grande doveroso omaggio a Roma, splendida stupefacente Città Caput Mundi, per l’efficienza mostrata nella risoluzione dei casi di Coronavirus all’INMI Spallanzani. Sono guariti tutti i ricoverati dal 29 gennaio, la coppia di turisti Cinesi e il giovane ricercatore Emiliano proveniente dalla Cina. Niccolò, bloccato per due volte a Wuhan, sta bene e sta per terminare il periodo di isolamento. Sono tutti guariti e, aspetto assolutamente non indifferente, non ci sono stati contagi ulteriori né nel Pronto soccorso né in altre realtà della Città e della Regione Lazio.
Sono ottime notizie per le persone che sono state infettate dal Coronavirus, per tutto il personale dell’Ospedale Spallanzani e per la Città di Roma. Una Città che negli ultimi decenni è stata maltrattata, offesa, denigrata a torto o a ragione e che ora ha saputo gestire una delicatissima situazione da pioniera, affrontando percorsi non facili con attenzione, serietà e professionalità.
Una lode e un grazie a tutta Roma e al suo Ospedale per essere riusciti nell’intento senza errori o sbavature, senza troppi riflettori puntati, senza trionfalismi, senza sconvolgere la vita dei suoi abitanti.
Grande, mia Capitale!
L’augurio adesso è che anche Palermo, mio bellissimo e sofferente capoluogo di Regione, riesca a essere efficiente come Roma. E lo sarà.
Ce la faranno anche le Città del Nord Italia a uscire dal tunnel del Coronavirus e a far tornare la nostra Penisola nello splendore di sempre.
caterina rotondi ha detto:
Certamente questa”batosta”servira a stare più attenti…per le cose serie.
Mia figlia lavora a Roma,l’anno scorso ci sono stata un intero anno,Città unica.
Ti abbraccio 🌹
ili6 ha detto:
Ciao Caterina, siamo tutti disorientati ma caparbi a non farci prendere da questo mostriciattolo. Speriamo bene per tutti.
Un abbraccio a te ❤
luisa zambrotta ha detto:
Grande Roma!
Speriamo di farcela anche noi, al nord
ili6 ha detto:
Certo che sì. Speriamo di farcela tutti.
Ci vuole ancora tempo. Resisteremo e ce la faremo.
wwayne ha detto:
Qualche anno fa nel mio paese aprì un ristorante giapponese. O meglio, si definiva tale, ma il menù era la solita fusione di piatti cinesi e giapponesi, e il personale era made in China al 100%.
Quando aprì, noi abitanti del paese eravamo sicuri che avrebbe chiuso nel giro di pochissimo: credevamo che le stramberie gastronomiche degli orientali potessero incuriosire una piazza sofisticata come quella di Firenze, ma non potessero avere vita lunga in un ambiente semplice e chiuso alle novità come la profonda provincia toscana.
E invece, contro ogni previsione, quel ristorante fece il botto fin da subito. Inizialmente pensavamo che fosse l’effetto novità, ma poi questo successo è proseguito negli anni, favorito anche dalla posizione strategica del ristorante: per andare e venire dalla stazione ci devi passare per forza, e se ci passi verso l’ora di pranzo ti viene quasi naturale fermarti lì a mangiare. Io stesso ci sono andato circa una decina di volte, trovandomi sempre benissimo.
Poi è arrivato il coronavirus, e quel ristorante ha cominciato a venire evitato come la peste. Ci passo davanti tutti i giorni, e lo vedo sempre vuoto. I proprietari, con ammirevole tenacia, hanno provato a reagire affittando un mega cartellone pubblicitario, ma ovviamente nessuna strategia di marketing può avere la meglio sulla paura del contagio.
Questa paura è tangibile anche da altri dettagli, come i cinema deserti e i supermercati svuotati. Io stesso, lo confesso, sono andato a comprare 2 pacchi di farina e un po’ di cibo in scatola: su un gruppo Whatsapp avevano scritto che in caso di quarantena sono gli unici alimenti davvero indispensabili, e io per sicurezza mi sono mosso di conseguenza.
A mio giudizio la gente si è fatta prendere dal panico fino a questo punto perché non siamo più abituati ad essere in balia di qualcosa che è più grande di noi. Al contrario, siamo abituati ad avere tutto sotto controllo, a godere di ogni comfort, a poter fare quello che ci pare quando ci pare. Di conseguenza, quando arriva qualcosa che va al di là del nostro controllo e che ci limita nelle nostre azioni, noi diventiamo preda della paura non tanto di venire contagiati, quanto piuttosto di perdere la nostra serenità.
Alcuni non accettano di convivere con quest’angoscia, e quindi cercano disperatamente di lenirla nei modi più ingenui: basti pensare ad esempio a tutti coloro che vedono nell’Amuchina la panacea di tutti i mali, quando in realtà non solo non fa scomparire il virus come una bacchetta magica, ma non è neanche molto più efficace di un qualsiasi sapone. Ma gli italiani impanicati hanno bisogno di credere che esista un antidoto, e quindi vanno alla disperata ricerca dell’Amuchina come se fosse un vaccino anziché un disinfettante.
Se vogliamo trovare un lato positivo in questa psicosi, quello è senza dubbio una ritrovata fiducia delle persone nella scienza. Dopo una lunga fase in cui gli scienziati sono stati bollati come servi dei poteri forti e si era arrivati a mettere in discussione anche le conquiste scientifiche più importanti (come i vaccini), adesso la disperazione ha portato la gente a sperare con tutte le sue forze che venga trovata una cura, e quindi a riconoscere alla scienza un’autorevolezza che per troppo tempo le era stata negata.
Un altro lato positivo del coronavirus è che ha fatto scattare in quasi tutti i politici un senso di responsabilità anch’esso dimenticato da troppo tempo. Ad esempio, fino a pochi giorni fa Renzi era a tanto così dal far cadere il governo su una questione futile come la prescrizione (perché se venisse abolita i suoi genitori andrebbero in galera al 99%), ma quando è scoppiata l’epidemia ha avuto il buon senso di capire che le sue continue bordate nei confronti di Conte dovevano finire. Perfino la Meloni, che di norma critica il premier pure se mette il Varnelli nel caffè, ha capito che in questo momento l’unica cosa da fare era offrire la propria collaborazione. L’unico che ha continuato imperterrito ad attaccare Conte è stato Salvini: a mio giudizio l’ha fatto non tanto perché vuole sfruttare il coronavirus a fini elettorali, quanto piuttosto perché non ha ancora digerito quella volta in cui il premier l’ha asfaltato in Senato, e quindi non perde occasione per cercare di fargli perdere la stima degli italiani.
Salvini ha ragione a dire che Conte avrebbe potuto gestire meglio la situazione? Non lo so. So solo che quando scoppia un’epidemia in un paese è molto difficile capire dove finisce la sfiga e dove inizia l’incompetenza, e che in ogni caso questo non è il momento adatto per mettersi a polemizzare su ciò che poteva essere fatto. Adesso c’è solo da rimboccarsi le maniche e pensare a come contenere l’epidemia, ai processi ci penseremo a tempo debito.
ili6 ha detto:
Ciao Wwayne, benvenuto.
L’errore più grande che possiamo fare in questo preciso momento è farci prendere dalla fretta per la ripartenza e la ripresa economica. I dati scientifici dimostrano purtroppo che siamo ancora in piena emergenza e che deve vigere la massima prudenza. Costi quel che costi, la salute degli italiani è prioritaria. Anche alle beghe politiche di sempre. Il premier è un facile bersaglio ma pare si stia muovendo bene, di Renzi e Salvini…lasciamo stare, siamo alle solite…attenta a tutto invece la Meloni.Sono solo miei pareri.
Dici bene, ci sarà tempo e modo per valutare cosa è realmente accaduto, in Cina e in Italia, e a eventuali “processi”. Bisogna ora solo pensare a contenere l’epidemia e a curare al meglio tutte le persone che ne hanno l’esigenza. Tenere la popolazione informata sulla verità della situazione significherà ottenere la massima collaborazione di tutti anche nei sacrifici richiesti.
wwayne ha detto:
Sono totalmente d’accordo: chi se ne frega dei soldi, quelli si possono sempre rifare, la salute invece una volta che l’hai persa riottenerla è molto difficile. Sdrammatizzo un po’ il tono di questa conversazione segnalandoti che ho pubblicato un nuovo post… spero che ti piaccia! 🙂
ili6 ha detto:
verrò a leggere.
wwayne ha detto:
T’aspetto a gloria! 🙂
Emilio ha detto:
Speriamo che tutta l’Italia riesca a superare questa situazione.. Ciò che stà facendo il personale sanitario in queste ore è davvero importante per tutti.
Ciao Marirò 😉
ili6 ha detto:
Proprio così.
Encomiabile ciò che stanno facendo i medici e tutto il personale sanitario.Ho letto che chiedono sostegno e aiuti concreti e sarà indispensabile fornirglieli al più presto.La nostra salute è nelle loro mani.
Buona domenica, Emilio 🙂
Emilio ha detto:
Speriamo che riescano a trovare una cura, ci sono tante persone che stanno morendo 😥
Buona giornata Marirò
Diemme ha detto:
Da romana, grazie! 🙂
ili6 ha detto:
Da innamorata di Roma, prego 🙂
Ora incrociamo le dita e speriamo bene.
vikibaum ha detto:
condivido ogni parola del tuo bel post, da parete mia aggiungo anche un grazie al governo e soprattutto al pr conte per la saggezza e l’equilibrio dimostrati nell’affrontare l’emergenza sanitaria. ciaoooo
ili6 ha detto:
Sto tanto apprezzando la serietà dei Lombardi nella decisione di prolungare lo stop. Purtroppo non è ancora finita, da troppo tempo il virus ha liberamente e inconsapevolmente girato, e bisogna adesso avere nervi saldi e mantenere massima la prudenza. Anche io ho fiducia in Conte.
Ciaooo
nives1950 ha detto:
Grazie per il Post, Marirò, ma sopratutto per la saggezza e l’equilibrio.
Sì, Viva la città di Roma!
Ma un Viva anche alle città di Milano, Padova, Venezia, Treviso…
Credo che ce lo meritiamo, come italiani.
In Italia stiamo facendo il meglio del meglio, sopratutto a livello sanitario.
Credo che prossimamente saremmo considerati di esempio nel mondo.
A mio modesto parere, in questo momento dovremmo essere fermi e coesi, secondo le misure iniziali messe in atto. Sopratutto consapevoli che ognuno deve fare la propria parte in questa battaglia col nemico sconosciuto.
Senza paura e marce indietro. Inflessibili, verso la meta iniziale prefissata.
Non importa se nel mondo ora ci evitano. E’ comprensibile data la situazione.
Questo non sarà per sempre, anzi, molto presto le nostre conoscenze del virus saranno richieste da tutti.
Le scuole, le fabbriche, i musei chiusi, ecc…sono misure estreme messe in atto inizialmente, per poter circoscrivere il contagio.
Quando purtroppo il contagio sarà più esteso…queste misure non avranno più senso.
E scuole, musei, palestre, negozi, stadi…(aperti)…saranno vuoti.
Ma a noi italiani questo non succederà!
Stiamo agendo con estrema responsabilità e saggezza. Sapremmo anche in futuro vedere e affrontare con maturità e saggezza.
Il mondo, molto presto si accorgerà che gli Italiani non si smentiscono mai!
Calorosi Auguri al mondo!
Nives
ili6 ha detto:
Ma certo, Nives, un viva e un grande augurio alle città del Nord, ci mancherebbe!
Proprio stamattina sentivo di Cremona, Lodi e non posso immaginare come stiano vivendo gli abitanti di quelle zone. Proprio loro, però, forse più dei medici, con l’essere ligi alle direttive, aiuteranno l’Italia tutta a venirne fuori.
E’ giusto cercare di capire come tutto questo sia potuto accadere per fare esperienza e non commettere errori, ritengo giusto essere inflessibili quando necessario e guardare al futuro con fiducia e saggezza.
Da Italiana, da Europea, chiedo verità.
Insieme alla Cina ora stiamo facendo scuola al mondo.E saremo ottimi insegnanti.
Un abbraccio a te e alla tua meravigliosa Città.
Rebecca Antolini ha detto:
Bellissimo post cara Marirò, hai fatto bene a raccontare questa storia, adesso dobbiamo sperare che anche i altri ospedali siano in grado di curare bene le persone che si hanno infettato con il coronavirus.. abbi un buon weekend bussi ♥
ili6 ha detto:
L’esperienza insegna, anche gli errori, se davvero ci sono stati, devono insegnare, e poi si sta sviluppando una forte collaborazione tra gli ospedali, non solo Italiani, e questa è una buona cosa. Leggevo che i medici dello Spallanzani di Roma quando la coppia di cinesi si stava aggravando non hanno esitato a chiedere aiuto alla Cina e a farsi mandare un farmaco che noi non avevamo.
Speriamo bene.
Buon weekend anche a te. Baci.
Rebecca Antolini ha detto:
Per la corona non c’è ancora nessun farmaco nemmeno in Cina… speriamo che questa pandemia passa veloce, io vado quasi più fuori, non mi sento sicuro.. poi sinceramente non mi fido qui a Verona ai ospedali.. aveva nel tempo passato brutte esperienze..
anche a te un buon weekend bussi ♥
ili6 ha detto:
Il problema più grosso è limitare i contagi e in questo è indispensabile il corretto comportamento di tutti. Per il coronavirus non c’è un vaccino, ci vuole tempo per il vaccino, c’è però un mix di farmaci che sta dando buoni risultati. Devi avere fiducia, invece. Stiamo facendo, insieme alla Cina, esperienza preziosa, più di altri Stati.
Rebecca Antolini ha detto:
io soffro della bronchite cronica da quasi 6 anni, settimana scorso mi sono fatto visitare dal medico, per il fatto che la mia tosse e aumentato da preoccuparsi… ho soltanto un forte infetto bronchiale i polmoni sono apposto ora prendo un antibiotico, e poi sfigata come sono ho anche entrambe ho l’adenite una infiammazione acuta di un linfonodo, perciò un’infezione batterica, devo prendere un antiinfiammatorio.. comunque il medico mi ha detto in caso che mi viene febbre o dovrei peggiorare qualcosa devo chiamarlo, non andare al pronto scorso perché sarebbe un disastro a prendere la influenza o il coronavirus.. Sempre nel periodo della influenza io mi stacco dal contatto diretto con le persone, e questo ovviamente vale ancora di più per il coronavirus.. Sai che ho anche la diabete e sono a rischio in eccesso.. comunque sto bene e sto lontano da tutto e tutti 😀
quando poi in breve inizia la primavere e poi la bronchite scompare quasi… porto pazienza 😀
ili6 ha detto:
Comprendo le tue preoccupazioni e fai bene a stare attenta.
Anche in Sicilia siamo tutti più prudenti e stiamo evitando tutto ciò che possiamo evitare da settimane nonostante ci sia un clima tranquillo. O quasi. Ieri hanno scoperto un caso nella mia città, una signora proveniente da una visita a Milano. E’ isolata e in quarantena. Speriamo bene….da me la sanità non è felice, sarebbe un disastro se si sviluppasse un contagio di massa in Sicilia.
Rebecca Antolini ha detto:
A volte e meglio staccare un po dalla vita attiva se è possibile, io lo faccio per la mia salute… perché non e scritto sulla fronte della gente se hanno l’influenza o il corona virus 😀 … poi dopo il mio disastro di 5 anni fa con la broncopolmonite bilaterale e il coma diabetico a causa di un medico incapace, ho adesso un medico veramente bravo e mi ha assicurato che non devo andare in ospedale … tutto si può curare in casa…
la cosa fondamentale la igiene delle mani e stare distante dalla gente almeno 1 -2 metri di distanza … e evitare affollamenti di gente
abbi una buona domenica carissima ♥
ili6 ha detto:
Buona domenica a te, Pif.
Un caro saluto a Gianni
🙂
Rebecca Antolini ha detto:
a te una buona serata … oggi ho dormito tanto sono stanchissima 😀
Laura ha detto:
Mariro’ cara hai scritto un post bellissimo, sono certa che ce la faremo, ci vorra’ del tempo, un abbraccio cara, ❤
ili6 ha detto:
Carissima Laura, grazie del passaggio. Ti ho pensata. In Piemonte la situazione è sotto controllo, ottima cosa. Ci vorrà tempo, sicuramente, e mi inquietano un attimo le ultime decisioni governative di affrettare questi tempi per limitare i danni economici del Paese.
Ma ce la faremo.
❤
Laura ha detto:
❤
MARGHIAN ha detto:
Ciao Mariro’, da tempo non scrivvevo una H qui da te!!!! Tutto bene si’? “Gra..ie Roma, che ci fai piangere ea abbracca..rci ancora.(senza paure di contagi…..), .gra..zie Roma..” (antonello Venditti, con chiosa mia ). Ciao 🙂
ili6 ha detto:
Ciao Marghian! Tutto bene, grazie. Tu?
Sono stata distante dalla blogsfera, vediamo di tornare.
Bella canzone quella di Venditti e ancor più bella la tua chiosa 🙂
La paura dei contagi riuscirebbe a mettere in grigio qualsiasi pur splendida città.
MARGHIAN ha detto:
Ciao Mariro’. “La paura dei contagi riuscirebbe a mettere in grigio qualsiasi pur splendida città.”. Vero, se la bellezza salva il mondo, la paura lo distrugge. “Paura” poi ha un senso piu’ profndo e terribile del senso comune che diamo noi, come “ho paura di entrare in accua”, “ho paura di viaggiare in macchina con chi corre…”. La Paura, sembra essere altro, addirittura la causa del male stesso. Ho letto un romanzo che io definisco “mistico avventuroso” in quanto protagonisti delle avventure narrate erano dei ragazzi – non ragazzini, ragazzi sulla trentina, e ragazze, studiosi e avventurieri- che praticavano la meditazione di gruppo e, nel racconto, erano capaci di viaggiare nell’aldila’, e li’ , in tali “escursioni” astrali, “capivano”, veniva fatto loro capire che l’esistenza e’ un lungo cammino e che in quella dimensione detta “aldila’” si trascorreva del “tempo”, anche l’equivalente di mesi o anni, per poi “riprendere a fare esperienza”, reincarnandosi. Uno, una volta li, tra una “sottoesistenza”- la chiamo io cosi’, la singola vita- e l’altra, tra una vita e l’altra, veniva a sapere cosa aveva imparato (ricordando e comprendendo tutto cio’ che in vita era nell’inconscio!!! riacquistava memoria delle altre vite prima, ecc.) e cosa avesse da imparare, da sentirsi “in dovere” di fare quella esperienza, anche dolorosa, nella prossima “sottoesistenza”. . Si aveva una “visione di nascita”, tipo “questi due ragazzi che ora si stanno conscendo sono i miei futuri genitori, vedo la mia vita che sara’ molto difficile, ma devo fare questa esperienza, (“per il bene mio individuale e della crescita di tutti..)”. Sai, “le profezie di celestino”, la saga delle 10 illuminazioni…”, ‘ste cose qui.
— non ti sto presentando un “credo” (pur se io personalmente, come sai, un po’…) ma ho rtenuto necessaria questa premessa, come leggerai.
Ora, nella economia del racconto, l’uomo deve vivere e soffrire in piu’ vite, per vincere..la Paura! Paura che nel racconto non è solo “temere”- tipo la mia pregressa timidezza, o le piccole paure quotidiane. No, li’ “Paura” erano soprattutto la cattiveria e il male, anzi la Causa di essi.. Ora, che si creda o no in quanto esposto dall’autore credente in certe cose- reincarnazione, aldila’eccetera- , questo e’ secondario, per il conetto di paura espresso nel contesto della narrazione.
A me e’ piaciuto molto il senso profondo che l’autore da’ al termine “paura”. Uno stralcio, a parole mie, ma “del tipo”: “Vedi Charlene- uno dei personaggi, una ragazza “neofita nel grupo”-, la paura è causa di ogni male, la violenza, la cupidigia, le guerre..Attila, Hitler, gli inquisitori che torturavano, gli schiavisti, ecco, questi erano e sono tutti schiavi della Paura. Liberarci dalla Paura e aiutare il mondo a farlo, è lo scopo delle illuminazioni, del cammino di ogni anima……” eccetera. E credo che l’autore, sul vero concetto di “paura”, abbia proprio ragione. E forse non e’ del tutto farina del suo sacco, deve aver letto Buddha, eccetera. Orbene la gente, l’umanita’, e’ davvero preda di questa Paura con la maiuscola
Riguardo alla chiosa ah, si’, ho fantasia per queste chiose- cie’, cose 🙂 ).
Ciao.
MARGHIAN ha detto:
“cie’, cose”- “cioè, cose”, ciao 🙂
lucetta ha detto:
Grazie a te. Un abbraccio.
ili6 ha detto:
Lucia cara, sai già quanto io sia innamorata di Roma.
Rientrare nel blog con una lode alla Città eterna è per me un piacere.
Ricambio l’abbraccio<3
quarchedundepegi ha detto:
Chissà se riusciranno… Chi vivrà vedrà.
BUONGIORNO
Quarc
ili6 ha detto:
Ciao Quarc.
Auguriamocelo.
Sentendo oggi la tv, nonostante gli sforzi evidenti di dare tranquillità da parte di tutti, si nota che nelle zone rosse del Nord le cose non vanno ancora bene.
Non sono esperta ma la sensazione è che ci vuole ancora massima cautela e non avere fretta di aprire per ripartire. L’impegno non sta mancando ma questo coronavirus è molto insidioso nonchè sconosciuto.
Buona serata, ciao.
quarchedundepegi ha detto:
Ho l’impressione che questo virus “insidioso” abbia deciso di aiutare il Genere Umano a ridimensionarsi.
Non scrivo di più altrimenti qualcuno potrebbe arrabbiarsi.
BUONGIORNO.
Quarc
P.S.: Salutami la bella Sicilia.
ili6 ha detto:
Siamo confusi da tutto ciò che sta girando attorno a questo “misterioso” virus e anche preoccupati. Ho fiducia, però, nella scienza medica. Ma devono smetterla di dire che “tanto in pericolo ci sono solo gli anziani”. Non è così e anche se fosse, sarebbe comunque e sempre il caso di lottare per difendere la popolazione più debole e ugualmente preziosa.
Saluti inviati, Sicily ringrazia.
quarchedundepegi ha detto:
Già… gli anziani…
Io sarei sicuramente sulla “rampa di lancio”… con grande gioia per l’INPS.
Però resisto. Anche tu devi resistere.
Ciao Marirò.
Quarc
ili6 ha detto:
Sì. Imperativo resistere.
Ciao