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emozioni, fine dell'estate, genitori e figli, pensieri belli, primi amori, ritorno a scuola, scuola, vita di maestra
Primi giorni di scuola in una quinta elementare qualsiasi. Complice una gradevole lettura sulle vacanze e sui primi amorini estivi, la domanda della maestra è scontata. Non lo sono parecchie risposte degli alunni:
Maestra-E voi in estate vi siete innamorati? Su, raccontate! Non voglio curiosare, non voglio nomi, ma ditemi se e perchè vi siete innamorati.
G.:-Sì, mi sono innamorato dei suoi occhi colore del cielo.
D.:-Sì, era bello, elegante, noi diciamo figo, e mi faceva ridere.
F.:Dai, maestra,…lo sa tutta la scuola che da un anno io…io ho un pensiero bello in questa classe. Non potevo innamorarmi di un’altra!
Maestra:- Giusto!
S.(il pensiero bello di F.): -No, ho già il mio pensiero bello.
K.– Non farmi pensare, maestra! Dovrò aspettare giugno per rivederlo! ( si emoziona e le scappa una lacrima).
Maestra.- No, non pensarci, giugno arriverà presto.
E:-No, tutti i ragazzini di questa estate erano insipidi.
Maestra: Caspita!
C.:-Io sì, ma lei no. Pensava a mangiare gelati. Si farà una buffa!
S.(fidanzata da due anni con L).- No, io sono già impegnata.
Maestra:-Così tanto da non avere distrazioni, brava! Cosa ti piace di lui?
S.– Tutto.
L.(fidanzato da due anni con S.): – Io non mi sono innamorato, ma due si sono innamorate di me.
S.(saltando dalla sedia):- E tu che hai fatto?!?!
L.-Niente, lo giuro!
Maestra: Niente perché sei anche tu innamorato?
L.– Certo e di lei mi piace Più. Di. Tutto. (S. si siede, occhi dolci, guance come il fuoco).
A.:-Non me lo chiedere, maestra, perché non te lo dico.
Maestra: ok, ok.
R.:-Non lo so. Mi piaceva la sua voce e come mi parlava. Mi piaceva fare giri in bici insieme e nuotare con lei. Non lo so, ma la penso ogni giorno.
Un compagno gli chiede:- Ti manca?
R.– Sì.
Compagno: -Allora ti sei innamorato.
N:– Sì, mi sono un poco innamorata, ma già non ci penso più.
Maestra:-Oh!
N:– Ci saranno amori migliori.
Maestra: Già. Hai ragione.
P.:- No, mi vergognavo a innamorarmi.
Compagna:- Ma che c’è da vergognarsi? Sono pensieri naturali.
P.:– Poi mia mamma, mia zia, …mi avrebbero preso in giro.
Compagno:- Mica glielo dovevi dire!
P.:-Quelle si accorgono anche di una zanzara che vola nella casa accanto!
Maestra: Altri vogliono aggiungere qualcosa? No? Ok. Grazie per queste risposte, mi avete fatta tornare ragazzina di 10 anni, con i miei primi batticuori! Belle sensazioni, anche qualche sofferenza, insomma sentimenti uguali a quelli che molti di voi state provando. Sono identici anche alle sensazioni che i vostri genitori provarono alla vostra età: affetti, simpatie, amicizie forti, che hanno avuto anche loro. Non chiamiamoli amore, non lo sono ancora. Chissà se per i vostri genitori quei pensieri belli finirono presto, come quello mio per Gaetano, o se continuarono a lungo o per sempre. Chiedeteglielo, saranno contenti di parlarne e anche di ascoltarvi. Potrebbero consigliarvi tante cose. Non abbiate timori, nessuno sarà preso in giro e non si arrabbieranno. Se vi viene qualche dubbio loro sapranno risolverlo nel modo giusto. I genitori sono le guide più esperte, più fidate, della vostra vita. Soprattutto non affidate le vostre prime cotte a un telefonino o a Facebook. Il vostro punto di riferimento sicuro sono mamma e papà, non dimenticatelo mai.
F:– Maestra, ora posso sedermi con S.?
Maestra:– Cioè con il tuo pensiero bello? Ma sì, mi piacciono i pensieri belli, però… niente distrazioni quando si studia! 😉
E’ bello e commovente ciò che hai raccontato!
E credo anche che il tuo lavoro sia bellissimo 🙂
Sono lieta che ti sia piaciuto.
🙂
“I genitori sono le guide più esperte..”, già: “..quella grande delusione per la prima passioncella, e arrivo’ Mamma sorella”… (la canzone “Mamma, tutto”).
Ciao Mariro’ 🙂
Conosco. cantata a scuola in tutte le salse 🙂
Ciao, Mariro’. A me piaceva una ragazzina- alle elementari, alle medie un’altra -, si chiamava e si chiama Caterina. Scherzando, oggi, ricordandoci della cosa ci salutiamo -ancora- cosi’: “ciao fidanzato!”, “ciao fidanzata!”. scherzando sugli amorini infantili. Alle medie la cosa si ripete’ con Carla, ragazza di classe mista attigua alla mia. Qualche anno dopo, nel ’71 me la trovai in una gita di pasquetta. Il cuore batteva a mille all’ora.
Sai poi come e’ andata, ma e’ stato un pensiero bello-anzi due 🙂
Marghian
Curiosità: Pietro, un vicino di casa e mio compagnetto di scuola alle elementari, ebbe anche lui il suo amorino, Luisella. Chiamo Pietro “su nàsciu coiàu”, “il nato sposato”. Dalla terza elementare insieme….
Di solito sono amorini che volano via presto. Restano come pensieri belli nei ricordi. Pietro è l’eccezione che conferma la regola.
Tutto bene?
Un sorriso per la settimana.
^___^
Ciao Key, tutto bene, grazie. Si corre. Sono indietrissimo con tutti i blog amici e mi spiace. A presto, quindi.
Quanta tenerezza.. non si tratta di Amore, è vero.. però nemmeno di amicizia. Non confondiamogli le idee. Sono davvero i primi innamoramenti, non sottovalutiamoli, ne soffrirebbero.. I genitori, poi.. non tutti sono pronti a gestire questi batticuoricini.. 🙂 ..alcuni vorrebbero che i loro figli rimanessero sempre piccoli e legati a loro e l’idea che possano prendere la propria strada li terrorizza.. anche solo l’idea che possano provare queste emozioni per qualcuno li spiazza, quando non li spaventa.. altri invece li trattano con leggerezza, come diceva il bambino che temeva [e penso ne avesse motivo] di essere deriso.. E invece sono i germogli del loro mondo affettivo. E seguirne la crescita, con cura e delicatezza, è importantissimo. Sono i piccoli uomini di domani, e molto dipende dal loro oggi.
Concordo in pieno. Quello dei batticuoricini è uno degli aspetti delicati che i genitori devono saper affrontare. I bambini soffrono le pene d’amore con la stessa intensità di quelle degli adulti. Obbligo, quindi, sapersi comportare con le dovute cautele.
Grazie per il bel commento, a presto, ciao.
Figurati! 😉 A presto 🙂
‘Notte!
una simpatica carrellata tra questi ragazzini, voce di innocenza…..
ciao carissima, ti lascio una buona serata (sperando che non stia piovendo come da me) 🙂
No, qui serata decisamente calda.
ciao a presto.
Dalle tue parti si parla un dialetto antico, e mi ha fatto ridere la risposta di C riguardo alla ragazzina che a furia i mangiar gelati rischia di gonfiarsi come una rana 🙂
🙂 Ti ringrazio per averlo spiegato, avrei dovuto farlo io. In effetti “buffa” nel siciliano antico è il rospo che si gonfia e da buffa poi è derivato abbuffarsi che si è diffuso nel linguaggio nazionale..
Come dico sempre, i bambini insegnano… bellissimo post, e complimenti per il traguardo! ;))
Grazie. Penny. 🙂
Grazie a te Mariro’ che ci regali questi post cosi’ belli e dolcissimi, e’ un vero piacere leggerti, i bambini sono meravigliosi, bacioni cara, buon inizio settimana, ❤
Ormai sono grandicelli, iniziano ad avere le ansie preadolescenziali, i segreti, le ritrosie e questa conversazione così dolce, spontanea e naturale mi è tanto piaciuta.
Grazie, Laura. Buona settimana a voi tutti 🙂
Baci cara, ❤
che cariniiiiii 🙂 Sono tenerissimi 😉 Immagino sia un piacere lavorare con loro.. Buona serata Marirò e buon lunedì
carinissimi, sì, bravi e monellissimi. Quest’ultimo anno con loro spero di godermelo in pieno, almeno ce la metterò tutta.
Buona notte e buona settimana di lavoro anche a te. Grazie.
🙂 …notte
Meno male che ci sono …loro!❤️🌹
Assolutamente sì.
❤
I bambini sono meravigliosi, privi di sovrastrutture mentali e comportamentali. Questi momenti fanno amare davvero l’insegnamento e la scuola.
Grazie Marirò per questo “pensiero bello” e complimenti per il traguardo. 😊
Primula
E non sono momenti rari.
Avrei voluto saper trasferire meglio nello scritto la semplice bellezza di quella conversazione. Avrei potuto dire dei loro rossori, dei sorrisi, degli sguardi di intesa, di P. che, per evitare di dire, è rimasto nascosto sotto il banco, sorridendo malizioso, delle conversazioni che ho carpito tra compagni,della vocina triste di una bimba per il suo amorino che non è arrivato etc etc… Ma, in fondo, tante parole possono non servire perchè sono emozioni che conosciamo e ne riconosciamo l’importanza.
Grazie a te per aver letto 🙂
Carini questi pensieri dei bambini !
Commenti per il traguardo 😀😀😀
Grazie, Mariella 🙂 🙂 🙂
Che tenerezza i bimbi, e complimenti per i 500esimo post! 🙂
Sono monellissimi, ma anche dolcissimi e ancora con quel carico di incanto che mi delizia. 🙂
Che belle voci innocenti e sincere! Grazie Marirò!
e molto spontanee.
Grazie a te per aver letto.
Che bella la spontaneità e l’ingenuità dei bimbi! Peccato che debbano crescere 😉 Complimenti per il traguardo!
eh…un mondo tutto di bambini sarebbe bellissimo. Ma è giusto crescere.
Un paio di giorni fa, ad es, noto che una bambina è tristissima, col broncio e chiedo cosa succede. La compagna di banco, amica del cuore, mi dice che hanno litigato e, senza darmi tempo di dir nulla, abbassano entrambe la testa e si mettono a piangere. Un pianto sincero. Dico che sarebbe meglio fare subito la pace perchè entrambe stanno soffrendo per qualche stupidata. Interviene una terza compagnetta e dice che ci pensa lei. Prende le braccia di entrambe e le mette sulle spalle dell’altra, creando il contatto di un abbraccio.Le due smettono quasi subito di piangere e si sorridono. Un gesto semplicissimo e un aiuto spontaneo risolvono tutto. Noi adulti difficilmente siamo capaci di farlo in maniera così naturale.
Grazie, sinceramente un traguardo inaspettato, nel senso che non tenevo il conto e mi ha sorpresa.
Un post bellissimo per tanti bellissimi pensieri. Un traguardo importante i 500 post. Che dire? Altri 500 almeno! 😉
Buon lavoro, cara Marirò. Sarà faticoso – perché lo è di sicuro – ma dà tante
soddisfazioni e momenti indimenticabili. Credo che in questo noi insegnanti siamo proprio fortunati: possiamo fissare nella mente tante belle pagine della nostra storia, condivisa con quella dei bambini/ragazzi che facciamo crescere. Questa cosa, secondo me, è impagabile, unica e straordinaria.
Un abbraccio.
500 post in 8 anni sono un fiume di parole!!!
(prima o poi li rileggo tutti. Magari troverò tante sciocchezzuole di troppo 🙂
E’ faticoso: grande responsabilità, tanto impegno, ma il nostro è un lavoro a colori. Una crescita continua e reciproca insieme a loro, sia che abbiano 8 o 16 anni.
Grazie, ricambio l’abbraccio.
Certo che i bambini sanno essere così profondi e noi “grandi ” abbiamo così tanto da imparare da loro….
Verissimo. E li ascoltiamo così poco…che peccato!
🙂
🙂
grazie.
Subito dopo la pubblicazione di questo post WP mi ha comunicato che è il 500° che ho scritto: wow! Non avevo tenuto il conto e mi piace che questo traguardo sia per “un pensiero bello”.
Se sono arrivata a tanto lo devo a tutti i miei amici lettori:
GRAZIE a voi tutti ❤
Grazie a te 🙂