Manca poco alle 18.00, prendo le chiavi di casa tua e vengo a trovarti. Non ho molto tempo, ho troppe cose da completare entro la mezzanotte, ma voglio vederti, sapere come stai, parlare un po’, farti un attimo di compagnia.
La casa è al buio; ti cerco in cucina, in camera da letto, persino nel bagno e infine ti trovo in salotto. Sei sdraiata sul divano piccolo e stai dormendo vestita e con un leggero plaid sulle gambe. Non so se svegliarti, lasciarti riposare, andar via in punta di piedi o aspettare il tuo risveglio. Non ho molto tempo…
So già cosa mi diresti: “sempre di fretta…fermati, respira, pensa a te…”. Ti guardo e ti vedo così minuta, così delicata, piccola. Mi siedo nel divano accanto e ascolto il tuo respiro che si avverte appena. Hai sempre avuto un respiro leggero, calmo, soave. Guardo le mie gambe, le caviglie sono leggermente gonfie, levo le scarpe e mi stendo: dieci minuti, solo dieci, non uno in più e nel frattempo ti sveglierai.
Non riesco a tenere gli occhi chiusi, mi gira tutto attorno. Forse c’è troppo odore in questa stanza. Quei lilium sul tavolo hanno un profumo intenso, invasivo. Continuo a guardarti e ad ascoltare il tuo respiro. Sei immobile e il tuo sonno sembra profondo. E’ un sonno che conosco anche se raramente abbiamo dormito nello stesso letto. E’ successo alcune volte e chissà se le ricordi. Accadeva quando avevo qualche malessere, quando ero inquieta, quando dovevo prendere delle decisioni importanti o affrontare prove impegnative che mi toglievano il sonno. Mi alzavo nel cuore della notte e mi infilavo nel tuo letto. Forse era il ritmo calmo del tuo respiro, non so, ma mi acquietavo e addormentavo e al mattino tu non dicevi nulla, non chiedevi, non curiosavi, ritenendo quel mio spostamento notturno, dalla mia cameretta al lettone, come una cosa normale, naturale. E poi sapevi che delle mie preoccupazioni te ne avrei parlato io. Dovevi solo aspettare e tu hai sempre saputo aspettare.
E’ un momento di inquietudine anche questo, di agitazione, stanchezza fisica e mentale, sonno irregolare. Non so il perché: mi hanno sfiancata tutti quei lavori di muratura in casa, il lavoro a scuola non è agevolato dal caldo che persiste, la tua fragilità mi preoccupa. Ci sarà altro? Guardo i tuoi capelli color argento e mi pare che tu li abbia avuti sempre così, ma no, non è così. Sei stata bruna per molto tempo, tanto tempo: tu mora, papà biondo e le vostre figlie una nera e una bionda. Da te non ho ereditato il colore, però penso di aver preso una buona dose di cheratina visto che pian piano sono diventata castana e oggi avrò si e no una trentina di capelli bianchi. Meglio così, posso allontanare ancora il tempo delle tinture…
…
Sto sentendo improvvise ondate di calore alle gambe e istintivamente inizio a scalciare. Sono anche sudata e penso che dovrò fare qualche indagine perché è strana questa cosa. Poi con un sussulto mi metto a sedere, apro gli occhi e noto che ho addosso un plaid di pile. Non capisco, tutto è buio attorno a me. Un odore forte e deciso di cavolfiore mi stordisce…
-Oh, mio Dio, che ore sono?!
Capisco di essermi addormentata, mi alzo e seguo l’odore nauseabondo del cavolfiore.
-Come stai?- mi chiedi mentre togli il cavolfiore dalla pentola e lo sistemi in due grandi ciotole.
-Sono le 20 e trenta!!
-Sì, ti ho trovata sul divano che dormivi quando mi sono svegliata. Qualcosa non va?
-No, tutto bene, ma perché non mi hai svegliata? E’ tardissimo ed ho mille cose da fare!
-E tu perché non hai svegliato me?
-Riposavi così bene…
-Beh, anche tu…
-Poichè si faceva ora di cena ho pensato di dividere questo con te – dici, porgendomi una ciotola con la verdura lessata.
Sono un po’ imbambolata, non ci voleva questa pausa.
O forse sì.
– Ma quel plaid? Sono accaldata. Ci saranno 25 gradi stasera…
E tu: -Mai dormire…
– …coi piedi scoperti…- concludiamo all’unisono.
E sorridi. E sorrido.
Gustav Klimt – Madre con bambini
Marirò… E’ bellissimo! : )
Grazie, gAs 🙂
Che pagina tenera. Considerando l’ora (stamattina mi sono svegliato molto presto) è un’ottima spinta per tuffarmi nella giornata che arriva.
Ricevere una carica dalla tenerezza è bello e non da tutti.
Toccante e bel racconto
L’amore tra madre e figlia è sempre speciale
Grazie Marirò
Ti auguro un buon fine settimana
Gina
Grazie Senty, sono lieta ti sia piaciuto.
commovente e dolce il tuo post.Marina
grazie Marina e benvenuta
La descrizione di un delizioso rapporto familiare. In effetti capita spesso che genitore e figli si ricongiungano, nelle affinità sentimentali, quando sono separati gli uni dagli altri. È raro quando accade diversamente, e straordinariamente bello.
Un sorriso per la giornata.
^___^
Non mi sono mai separata da lei. Sono cresciuta con serenità, sicurezza crescente e indipendenza grazie soprattutto a lei.
buona serata, ciao
Il tuo post mi ha commosso e per l’ennesima volta mi son chiesta perchè non ho potuto godere di un così bel rapporto.
Mi consolo pensando che per mia figlia sono stata tutto quello che mia madre non è stata capace di essere.
Scusa questo sfogo.
Ciao,buona serata
liù
Non porti domande che non trovano risposte se non nella diversità dell’essere umano.Gioisci invece per tutto quello che hai saputo costruire con tua figlia. Puoi esserne serenamente fiera e orgogliosa.
Ti abbraccio, ciao.
Le figlie riscoprono le madri dopo essere andate via di casa e allora sono affetto e legami da pari a pari
ml
Dici che le madri si riscoprono? Penso invece che si confermano per l’intera vita. Questo almeno è stato il mio caso.
Ciao, a presto.
Uno momento di pausa senza effetti speciali, persino l’odore del cavolfiore diventa delicato! Brava!
nessun effetto speciale, solo importante essenza di semplice serenità.
Grazie 🙂
tenera….
ro,
posso chiedere l’accesso?
sì sì 🙂
è momentaneamente chiuso per crisi mia… poi quando mi passa lo riapro… ma se vuoi intanto ti do l’accesso 🙂
è bello leggerti.
Però devo fare attenzione.
Altrimenti mi faccio prendere dall’emozione ed allora non ne vengo poi fuori.
Quanti bei ricordi, sensazioni, momenti condivisi.
Siamo fragili. Siamo piume. Non ci vuole nulla per portarci davvero lontano.
Eppure siamo rocce quando c’è la necessità.
è bello leggerti.
Un pò mi perdo.
carissima Giusy, lieta di leggere te, finalmente! 🙂
Sottoscrivo pienamente il tuo dire: siamo fragili, siamo foglie, ma diveniamo leoni se c’è da combattere.
E da combattere c’è sempre per un motivo o per l’altro, ma le colonne della nostra vita ci verranno sempre in aiuto.
Ti abbraccio e torna tra noi. Ti aspettiamo!!!
Bellissimo post e sempre mi coinvolgi con il tuo “stile” che amo tantissimo. Mentre leggevo…. immaginavo la tenera scena tra te e tua madre.
Un abbraccio e mi raccomando …….riguardati. Oltre a pensare ai bimbi, devi pensare a te stessa ed essere in forma anche per loro.
ero proprio da te e mi rilassavo ascoltando un bel canto. Ma non è che vieni qui, a casa mia, e mi dai una mano che entro stasera ho da preparare un bel po’ di chili di caldarroste e di mele al forno che domani porterò a scuola per il S. Martino?
Al mattino arrivo pimpante che non ti dico, nel pomeriggio sono già uno straccetto…ah, queste nuove generazioni, son piccole pesti! Deliziosi,sì, ma…
🙂
Uno stile scorrevole, efficace, scritto tra l’altro molto bene, con la giusta dose di aspettative, utile per arrivare alla fine del racconto chiedendosi come andrà a finire.
Non è la mia una critica letteraria, ma una piacevole considerazione, visto che non ci conosciamo.
Piuttosto, non hai voglia di scrivere qualcosa per Scriveregiocando?
http://ilmondodiarthur.wordpress.com/2013/10/14/scriveregiocando-2013/
Senza perdere tempo in spiegazioni ti metto il link con il post nel mio blog così scopri di che si tratta e nel caso contattami se hai voglia, con il mio commento dovrebbe apparire anche il mio indirizzo e-mail.
Non sono alla ricerca di scrittori, ma mi piaci come scrivi, per cui sarebbe senz’altro bella una tua partecipazione. 🙂
Ciao e buona domenica.
Grazie Arthur per il bel commento e per l’invito. Seguo il link per capire meglio di cosa si tratta e se ne sarei all’altezza.
Ciao poetessa del mio cuore, ho trovato questa foto di Catania, me ne sono innamorata 🙂 Buon fine settimana.

Ma grazie Libera 🙂 Per la foto, le belle parole e l’amicizia.
Buon weekend a te. A presto.
sono spaccati vita che rendono speciale la normalità,
dovremmo imparare tutti a rendere speciale la normalità
TADS
Dovremmo davvero imparare.
Lieta del tuo passaggio, ciao.
Mi ha commossa, cara Maria Rosaria!
(E come se sei brava anche nei racconti, autobiografici o meno).
L’intenzione è sempre stata quella di evitare in questo spazio l’autobiografico. E invece ci ricado spesso 🙂
Grazie Alessandra, sono lieta che ti sia piaciuto.
la madre è una figura centrale e tu le hai appena reso onore
Le devo tanto, le devo tutto.
Ciao Masty, a presto.
Bravissima, un racconto che si lascia leggere per la dolcezza e per quell’amore che unisce una figlia alla sua mamma.
Una scrittura fluida e armoniosa che non scade nello stucchevole.
Davvero complimenti, mi sembrava di vedervi lì su quel divano.
Bacioni
annamaria
Grazie anche a te, Annamaria. Sono lusingata dalle tue parole.
Serena notte, ciao
goditi la tua mamma Marirò sorriderai sempre con lei un caro saluto ad entrambe ciao
Grazie Gabriella per il bel commento. Ciao 🙂
WOW..MI E’VENUTO L’EUFORIA DOPO CHE LETTO QUESTO BRANO CARA…COMPLIMENTI ,,,
UN ABBRACCIO TENERO X T E
Ricambio l’abbraccio, ringraziandoti. 🙂
Bellissimo, come una carezza sul cuore
Ciao, benvenuta/to. 🙂
Ti ringrazio di cuore.
Benvenuta 🙂
Grazie a te
Benvenuta, sì 🙂
verrò a conoscerti presto.
Che belli questi momenti…..ti rimarranno per sempre. Buona giornata e buon fine fine settimana 🙂
Conserviamo tutto in vari bauli. Questo è uno dei bauli più belli.
Dolce notte, Silvia. Ciao 🙂
Un bacio a te e alla tua mamma.. Dolcissimo inizio di giornata con queste righe.. Ciao Marirò 🙂
Grazie Lorena. Un sorriso per te 🙂
Che bello questo post Maria Rosaria, mi hai fatto ricordare la mia mamma, ti mando un bacione grandissimo, con affetto Laura!
Carissima Laura, sono lieta di aver destato in te bei ricordi e contenta del tuo passaggio. Perdonami se ti ho trascurata. Cercherò di recuperare.
Un abbraccio, ciao 🙂
Tranquilla carissima, io ti leggo sempre, appena riesco a connettermi, buon fine settimana, adesso qua e’ piovoso, un abbraccio a te!!Laura. 🙂