Alcuni giorni fa, mentre sfogliavo una rivista femminile, Gioia, mi sono imbattuta in una pubblicità che mi ha indignata. Non conoscendo il marchio e notando solo l’immagine e la scritta del relativo sito web, per un attimo mi sono chiesta cosa si stesse reclamizzando: scarpe, vestiti, pettinatura, crema per il corpo, profumi o… culi?
La pubblicità a tutta pagina è di Silvian Heach, una casa stilistica italiana di abbigliamento che ha negozi diffusi in tutta Italia sotto la formula del franchising, negozi che vendono abiti soprattutto destinati alle giovani ragazze e anche ai bambini. E la cosa mi ha indignata ancora di più.
Nella foto in bianco e nero si nota una ragazza di spalle affacciata da un ponte e sullo sfondo la bella collina del Central Park di New York. La ragazza indossa degli stivaletti neri sulle gambe nude e un vestito nero scollato. Ha lunghi capelli lisci e neri e un viso bello e giovane e , mentre sorride ammiccante, tiene alzato il vestito sino ai fianchi, mostrando il sedere.
Non è stato il sedere a scandalizzarmi, siamo ormai talmente abituati a vedere il nudo nelle pubblicità che non lo notiamo quasi più, è la situazione immortalata che mi ha fatta andare in bestia. E non mi frega nulla che la foto sia di un noto fotografo, quindi considerata “artistica”: per me è una foto volgare, pretestuosa, offensiva e scema, che rasenta la pornografia e che non ha rispetto per le donne e le ragazze. Perché le proposte di moda della Silvian Heach si rivolgono soprattutto alle ragazze.
Ma che crede sto o sta Silvian che le ragazze di oggi siano tutte pronte a mostrare le chiappe al vento? Crede che noi donne siamo tanto smemorine da lasciare le mutande a casa? O che non le usiamo per compiacere chi passa da un ponte?
Posso comprendere un nudo che reclamizza una crema per il corpo, un profumo, biancheria intima, ma non giustifico una reclame di un abito che una ragazza attorciglia volutamente sui fianchi. Non c’è nulla di sexy, è pura volgarità e da che mondo è mondo è un gesto che le donne non fanno, almeno che non vogliano vendere il loro corpo. E’ questo il messaggio ultimo della foto in questione? Da parte mia e da parte di tutte le donne…Fankul!
Ho letto poco fa su internet che la ditta sta promuovendo la campagna 8 marzo e che regalerà alle ragazze che andranno nei punti vendita, una t-shirt. Ma che bello!! Sbattitela nel didietro la magliettina, caro/cara Silvian, ed inizia a rispettare le donne con le tue campagne pubblicitarie!
Di solito accompagno i miei post con un’immagine, ma non intendo assolutamente postare quella foto in questo spazio. Mai gli farei pubblicità di ritorno, né mai metterò piede in un suo negozio. Scusandomi coi miei lettori per le parolacce, se proprio si vuol vedere la foto in questione, ecco il link
http://www.sfilate.it/moda/openimage.cfm?id_immagine=67790&id_articolo=24079
Claudio Guiduccio jedi Spega ha detto:
Questa l’hai letta ?
Rimossa dal cortile della scuola la campagna pubblicitaria osé
Una mamma: «Siamo soddisfatte». La maestra: «I bambini ne parlavano tra loro»
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_febbraio_25/nino-luca-cartellone-smontato-19097811375.shtml
ili6 ha detto:
ahhhh…non lavoro a Milano ma…io non avrei perso tempo a contestare col sindaco, direttamente avrei dato fuoco a quel cartellone pubblicitario!
Quindi la Silvian Heach è avvertita…non si avvicini alla mia scuola o..maestra piromane divento!
Che schifo…
10 e lode alla bambina e alla sua mamma : è ora di finirla!
ili6 ha detto:
Intanto grazie a tutti gli amici di blog che hanno commentato questo post. Sorriso per voi 🙂
Da circa una settimana osservando le statistiche del mio blog, ho notato che la colonnina è schizzate in alto, oltre 300 visite riferite soprattutto a questo post, ingressi principali di facebook e di liquida…mizzica!
Chissà perchè i lettori non lasciano, però, un commento (positivo o negativo che sia).
Misteri del web…
Harielle ha detto:
Forse nelle giovani generazioni sta arrivando una consapevolezza nuova nelle donne, che nasce dalla dignità e dalla richiesta di rispetto…speriamolo proprio…
semplicementelisa ha detto:
Andro a prendere la maglietta e la usero’
come strofinaccio 😉
con la solfa dei nudi artistici sbolognano anche un bel po’ di vaccate
sti pseudp-geni dell’arte moderna …
e la cosa che mi fa imblevire è che per vendere qualsiasi cosa
siano abiti o caramelle per la tosse semnra sia indispensabile almeno una chiappa
in vista … offensivo per le donne … ma anche x gli uomini … consideratidei poveri dementi da abbidolare con un culo taglia 42 … e putroppo molti di loro lo sono …
bacione
elisa
maria cavallaro ha detto:
non se ne può più, hai proprio ragione, è un mercimonio del corpo femminile, sono indignata anche io. Un abbraccio, Maria
zebachetti ha detto:
hai ragione il vestito si vede poco più che publicità all’ abbigliamento mi sembra una pubblicità al corpo delle giovani donne comunque di pessimo gusto. quella delle t,shirt poi!!!!! buonanote mariarosaria un saluto affettuoso a te nazz.
lucetta ha detto:
Non ho visto la pubblicità di cui parli ma….applauso lungo a piene mani per te, grande donna. Condivido parola per parola.
lara7403 ha detto:
p.s. non avevo visto l’immagine…..ma che cavolo centra un sedere con l’abbigliamento? Pieni voti per questo post!
lara7403 ha detto:
Leggo solo ora, ultimamente è una faticaccia trovare il tempo per leggere i post degli amici. Hai ragione e spero che questa pubblicità non abbia il successo sperato. Come l’amica di sopra non comprerei neanche la carta igienica da questi. Ti saluto Mariarò, che sia una giornata solare e serena. CIAO!!!!!! 😉
Lara
lucianaele ha detto:
Sono assolutamente daccordo con te.
Non c’è più il rispetto, la morale……e soprattutto il buongusto.
Non voglio neppure commentare la distribuzione delle magliette per l’8 marzo………
Un sorriso,
Luciana
Angela ha detto:
Ti perdono tutto Mariarosaria perchè ci sono momenti in cui davvero non se ne può più e in qualche modo ti sei sentita offesa. In effetti è una pubblicità molto offensiva, non sanno più cosa inventare allora pensano che scandalizzarci sia un modo per attirare la nostra attenzione. Sono davvero furbi perchè ci sono riusciti alla grande ma non è questo il messaggio giusto da lanciare alle nuove generazioni… ma cos’altro si inventeranno per vendere?
ili6 ha detto:
non so dirti di preciso cosa mi abbia turbata, siamo purtroppo avvezzi ormai a certa mercificazione del corpo femminile, ma qualcosa c’entra forse col mio lavoro: sto molto a contatto coi giovanissimi, col futuro, quindi. E vedere una ditta, che si rivolge soprattutto alle ragazze, e che le considera a quel modo, mi ha imbestialita.
Claudio Guiduccio jedi Spega ha detto:
Mi piacciono le anime che si scandalizzano ancora.
Peccato che scarseggino nella categoria degli elettori.
ili6 ha detto:
già…ma forse la misura è colma anche in quel settore
Roberta ha detto:
ho letto…. ben detto!!!! 😀
ili6 ha detto:
proprio una pubblicità “fine e di classe”…
Roberta ha detto:
non ho letto il post perchè sono al lavoro e non riesco a concentrarmi… torno a leggere dopo, ma volevo dirti che domenica quel numero di Gioia era in omaggio col Carlino, e sfogliandolo mi si è presentato quel culo e la prima reazione è stata andare da mia sorella chiedendole:
guarda che pubblicità fine… tu lo compreresti il vestito dopo aver questa?
dopo torno a leggere….
Roberta ha detto:
aver visto questa…. correggo
Sonja A. ha detto:
Non ti devi affatto scusare cara Marirò, c’è un limite per tutto e adesso davvero la misura è colma.
Non ho mai acquistato nulla di questo brand e non ci vestirò manco mia figlia se me ne farà richiesta.
Quando ho letto della distribuzione delle magliette per l’8 marzo ho avuto lo stesso tuo pensiero: che se le arrotolino tutte una per una e se le infilino là fino ad esaurimento sfinterico.
Basta, basta, basta….
PS Abbraccione!!!
ili6 ha detto:
mah…spero che le nuove generazioni vengano mosse da un qualche moto di orgoglio e stima e sappiano pian piano indirizzare le loro scelte anche nell’ottica del rispetto.
Abbraccione ricambiato 🙂
arielisolabella ha detto:
tutto giustissimoooooooooo ….altro che indignarsi per come vengono considerate le donne da certi uomini quando magari l’idea e’stata proprio di una donna addetta al marketing!!!non comprerei neanche la carta igenica di quella ditta altroche’!!!!
ili6 ha detto:
sarebbe ancora più triste se l’idea partisse da una donna…
ili6 ha detto:
e mi sono persino frenata …ma non se ne può proprio più!
bis(bet)ica ha detto:
non ti ho mai letta così 😀
ma hai ragione, assolutamente ragione…