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Marirò

~ "L'esistenza è uno spazio che ci hanno regalato e che dobbiamo riempire di senso, sempre e comunque"

Marirò

Archivi tag: pandemia

Buon Natale

17 venerdì Dic 2021

Posted by ili6 in Natale, Senza categoria

≈ 36 commenti

Tag

auguri, blog, Marghian, Natale, pandemia, ritorno, wp

Mi riaffaccio timidamente su WP dopo mesi di assenza. Lo faccio in occasione del Natale e anche perché ho iniziato a sentire la mancanza di questo luogo fatto soprattutto di belle persone, di gradevoli parole, di pensieri profondi, di storie garbate, di riflessioni importanti, di consigli utili.  In questo lungo, incerto e preoccupante periodo che stiamo vivendo abbiamo bisogno, più di altro, di cordiale condivisione e di amicizia, pur tra le opinioni diverse.

E’ stato un autunno pesante, carico di tensione a scuola, con numerosissimi contagi tra i bambini, quarantene, Dad, rientri, tamponi, chiusure, ecc… Ieri sera la mia terza dose, fatta stavolta con riluttanza, con fatica perché dai vaccini mi aspettavo di meglio. E invece sarà il terzo Natale punto e a capo. Ma sono qui e i due “famigerati” vaccini Astrazeneca che avevo in corpo, le pp2 incollate al viso per sei ore e le prudenze hanno fatto sì che, nonostante fossi stata attorniata da ben 14 bambini con la Beta che ha circolato liberamente per una decina di giorni prima di capire cosa stesse accadendo, io non ne restassi contagiata.

Ora si profila Omicron: non l’avrà vinta! Questo è l’augurio che faccio a tutti noi. Si va avanti con determinazione e coraggio.

E a voi tutti che leggerete auguro, inoltre, di trascorrere un sereno Natale, tra gli affetti veri.

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Ringrazio chi mi ha scritto in privato, preoccupato per la mia lunga assenza e chi ha continuato a lasciare un messaggio, un saluto, una traccia, tra le pagine di questo blog. Mi dispiace trovare blog ancora chiusi tra i miei contatti e mi ha davvero addolorato apprendere della dipartita di Marghian, persona bella in ogni senso. Anche Marghian, come altri amici blogger che non ci sono più, resterà nel mio blogroll. Idem chi ha chiuso definitivamente o non passa da qui da anni, andando altrove. Non ho mai cancellato nessuno dalla lista perché ognuno ha dato nel tempo un importante e piacevole contributo affinchè Marirò andasse avanti. Anche qui.

Per favore, un like…

16 mercoledì Giu 2021

Posted by ili6 in Articoli, Senza categoria, un pò di me

≈ 52 commenti

Tag

beach soccer, blog, cuore di mamma, emozioni, estate, facebook, pandemia, ritorno alla normalità, scuola

beachsoccer

Una settimana fa, prima pizza in pizzeria dopo un lungo intero anno: ero emozionata. Il contesto, inoltre, era perfetto: sul lungomare, noi due soli, sotto le stelle.

Eravamo in pochi nel piccolo spazio all’aperto della pizzeria, quasi timorosi l’un l’altro. Distanziamento tra i tavoli discreto, zona tavoli max 2 e zona tavoli max 4. Tendo a confondermi con le regole che cambiano in continuazione e coi colori che vanno e vengono, quindi mascherina fpp2 rigorosamente indossata e tolta solo all’arrivo delle patatine: non riesco ancora ad abbassare la guardia nonostante sia vaccinata con doppia dose e continuo a guardare storto chi non si comporta secondo le regole. Ci vorrà tempo per abbassare le difese, la pandemia mi ha turbata.

Mentre consumiamo la pizza, buona, anzi ottima per quel gusto in più chiamato “ritorno alla normalità”, notiamo una giovane signora che si ferma a discutere tra i vari tavoli con il cellulare in bella vista. Non ha fiori in mano da vendere, né oggettini vari. Parla coi clienti che iniziano a smanettare coi cellulari. Penso a una intervista, a un sondaggio, non so. Lo scopro quando arriva al nostro tavolo.

-Scusate, avete Facebook?

-Io no, mio marito.

Si rivolge, così, a mio marito:

-Per favore, mi serve un like. E’ per mio figlio, per un suo disegno sul beach soccer, il liceo deve scegliere il logo, vince il disegno che prende più like entro le 21.00 di stasera. Ho chiesto a tutti i miei amici e parenti, a tutti i gruppi Wapp che conosco, non so più a chi chiedere e l’altro disegno è in vantaggio. Mio figlio ci tiene tantissimo così non sono riuscita a stare ferma e sto girando tutti i locali, ho altri dieci minuti di tempo per aiutarlo.

Ha la voce tremula e concitata, chiaro che ha fretta di andare nelle altre due pizzerie vicine: -Per favore…la concorrenza è agguerrita…non ho più tempo…

Mio marito prende il cellulare, si fa guidare dalla signora e mette il like al disegno. Lei ringrazia e corre verso l’altra pizzeria.

Alcuni giorni dopo ho cercato sul web il sito del liceo che frequenta il ragazzo e ho scoperto che il suo disegno ha vinto il concorso per una manciata di likes in più rispetto al disegno rivale. Con la vittoria lo studente si aggiudica la partecipazione gratuita alle gare, pubblicazioni, interviste, notorietà paesana. E felicità.

-Cuore tecnologico di mamma- ha commentato mio marito.

Beh, il disegno che ha vinto è carino, l’iniziativa pure, il cuore tecnologico di mamma è pur sempre un vero cuore di mamma, ci sarà un ragazzino felice, la scuola è finita, si torna al mare e in pizzeria, riprendo il blog.

L’estate è arrivata! 🙂

All’autunno si penserà poi.

Durissimo lavorare con un negazionista a fianco in tempo di pandemia.

12 lunedì Ott 2020

Posted by ili6 in Articoli, Senza categoria

≈ 55 commenti

Tag

colleghi, confusione, consigli, Coronavirus, covid-19, discussioni, educazione, fai ciò che vuoi ma solo a casa tua, incoscienza, la legge è uguale per tutti, litigio, mascherine, negazionisti, pandemia, prima o poi la uccido, regole, scuola, sopportazione

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I tempi che stiamo vivendo col coronavirus che ha ripreso vigore li conosciamo tutti, la paura e la tensione per molti di noi sono alle stelle, specie per chi come me è costretto ogni giorno a recarsi al lavoro.

La mia scuola l’ho trovata così come l’ho lasciata a marzo: stesso numero di alunni, stessa aula, stessi banchi. Di diverso e in più ora c’è il sapone in bagno, ci sono disinfettanti mani in tutti gli angoli, segnalatori di percorso e di distanziamento e mascherine date dal Governo per gli alunni e per noi insegnanti.

Ci sono anche regole nuove legate al distanziamento e all’igiene e devo dire che non stiamo facendo fatica coi bambini per il rispetto di queste regole: sono attenti, disciplinati più di prima, corretti nell’uso della mascherina. Hanno compreso, sono stati ben preparati dalle famiglie e continuano a esserlo da noi docenti che non ci stanchiamo di ripetere e di mettere in guardia. Persino negli ingressi e nelle uscite, ora differenziati, si crea poco assembramento. Tutto questo fa un po’ sperare di farla franca e di riuscire a mantenere la scuola aperta, evitando così la odiata DAD. Naturalmente non siamo sicuri e tranquilli, il COVID nelle scuole entra da fuori e trova il luogo ideale per diffondersi rapidamente. Diverrà tutto più pericoloso quando partirà il servizio di trasporto alunni coi bus comunali. Ma affrontiamo un problema alla volta.

Il problema adesso è la mia collega di classe che è una negazionista.

Premesso che ognuno può essere libero di pensarla in modo diverso finchè non nuoce gli altri, non sto riuscendo più a sopportare questa situazione perché lei sta agendo a scuola da negazionista.

No! A casa sua può fare ciò che vuole, A SCUOLA NO! Deve rispettare le regole, come tutti.

 Invece …non indossa la mascherina, la porta sempre appesa all’orecchio come fosse un lungo orecchino, forse per paura di multe e rimproveri, mostrando così una certa dose di vigliaccheria. Deride noi colleghi che la indossiamo e, cosa gravissima, inizia a deridere anche gli alunni che mettono la mascherina quando si alzano dal banco per andare alla lavagna o alla cattedra e pretende che gli stessi la tolgano quando stanno spiegando la lezione perché altrimenti la voce è alterata. Inoltre passa tra i banchi per correggere senza nessuna protezione e se i bambini alzano la mascherina, lei gliela abbassa tra il fare scherzoso e l’imperioso.

Li sta confondendo.

Ho cercato di parlarle con le buone, anzi le buonissime, poi con determinazione e l’altro giorno sono stata alquanto dura. Lei lo è stata più di me, ha usato l’ironia e poi il sarcasmo e siamo quasi arrivate alle minacce reciproche.

I bambini a casa raccontano tutto e i genitori mi telefonano ogni due giorni per il suo comportamento. Sono riuscita per due volte a evitare che andassero dalla preside, ora non riesco più a difenderla e sto cominciando a pensare di andare io a parlare con la preside che conosce bene il Coronavirus per averlo preso in primavera e essere stata due mesi ricoverata in ospedale.

Davvero non so che fare. Datemi un consiglio, per favore.

 Detesto chi fa la spia. Sto però iniziando a detestare la mia collega. Il nostro rapporto ventennale è sempre stato sereno, mai amichevole perché lei non è disposta all’amicizia verso nessuno e io di lei ho rispettato anche questo.

Ora sto vacillando.

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