Caterina l’attende con gioia e quando Katy arriva col suo splendido bambino, si scambiano affettuosamente gli auguri di Natale. Poi chiacchierano amabilmente di tante cose mentre sgranocchiano del buon torrone. A Caterina è sempre piaciuto parlare con lei, così brillante nel conversare, colta, attenta, sensibile e le piace vedere Katy veramente in forma nei suoi nemmeno 40 anni: la maternità l’ha resa radiosa, il lavoro da poco conquistato le ha regalato fierezza e sicurezza e quel bambolotto che cresce che è una meraviglia, è il suo orgoglio. Sì, Caterina è contenta di vederla serena e tranquilla; sa che le feste non le sono congeniali, come non lo sono in tante famiglie allargate e per tante donne madri, e sa che sono motivo di sofferenza per lei e il suo bambino con quel padre che non vuole prendere decisioni.
Tra le due donne c’è sempre stato affetto e, nonostante la differenza di età, anche una discreta confidenza. Caterina è stata vicina nei periodi in salita della vita di Katy e le è stata anche solidale, pur sapendo che si stava ficcando in situazioni molto complicate con quell’uomo già padre di altri figli, ma Katy è passionale, determinata, capace di scelte forti, coraggiose e, dopo vari consigli e avvertimenti, non restò che sostenerla.
Caterina gioca a lungo col bimbo e quando arriva l’ora di andar via, li accompagna sino al cancello e accenna a un saluto al compagno di Katy. “No, siamo io e lui” dice lei, facendo un segno verso il figlio, “io e lui. Sto iniziando a sistemare tante cose ed è meglio così. Suo padre sarà una presenza saltuaria.” Caterina perde le parole mentre cerca di capire e Katy le viene incontro e l’abbraccia : “ Tranquilla, saltuariamente mi piace persino di più.” Poi sale in macchina, mette in moto e va via, salutandola con un sorriso.
“Auguri, Katy, buon Natale, felice anno nuovo. Un padre non può essere saltuario, non per un figlio.” Ma Katy non può sentirla, è già lontana e forse è meglio così.
Mary Cassatt – Reine Lefebre and Margot before a window – 1902