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Marirò

~ "L'esistenza è uno spazio che ci hanno regalato e che dobbiamo riempire di senso, sempre e comunque"

Marirò

Archivi tag: femminicidio

“Tempesta emotiva”

02 sabato Mar 2019

Posted by ili6 in Articoli, Senza categoria

≈ 57 commenti

Tag

assassinio, Corte d'Assisi di Bologna, dimezzamento della pena, femminicidio, gelosia, mimose, Olga Mattei, tempesta emotiva:scusante.

 

Le motivazioni della sentenza dei magistrati si sono conosciute poco fa.

Qualche psicologo mi spiega che cos’è una tempesta emotiva? Conosco le tempeste ormonali, conosco le “botte di nervi”, la tempesta emotiva per gelosia mi manca. Eppure deve essere qualcosa di importante per causare  un assassinio, un femminicidio e  soprattutto determinare il successivo dimezzamento della pena di uno che ha ucciso una donna che conosceva da un mese e temeva che lei lo tradisse o lasciasse.  L’ha strangolata a mani nude. In appena un mese di conoscenza già aveva assunto la veste di padre-padrone. Cos’è stato, quindi, un delitto d’onore avallato, nel 2019, dalla legge!?!

Senza parole. Solo:

VERGOGNA!

pugno e mimose

Foto web

Senza parole

25 venerdì Nov 2016

Posted by ili6 in Articoli, Senza categoria

≈ 41 commenti

Tag

donne, emozioni, femminicidio, l'altra metà del cielo, la bellezza di essere donna, la violenza è il rifugio degli incapaci, mai più immagini violente sulle donne, noi siamo così

25 novembre

 

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Una coppia di anziani a passeggio in un giardino in una foto d'archivio. ANSA
Una coppia di anziani a passeggio in un giardino in una foto d’archivio. ANSA
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Chi sbaglia, paga. (?)

14 domenica Set 2014

Posted by ili6 in Articoli, costume e società, Notizie e politica, Senza categoria

≈ 53 commenti

Tag

denuncia, errori, femminicidio, giustizia, immunità, riforma giudiziaria, Stato, uguaglianza

Ne siamo sicuri? Abbiamo la certezza che chi sbaglia poi pagherà per i suoi errori? No, non ne siamo per nulla certi e oltre a poterla fare franca siamo anche consapevolmente  incazzati della consapevolezza che a pagare potrà essere chi di stolto non ha nulla!

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Foto web presa qui

La notizia è di ieri, non è nuova e comunque ci ha fatto gridare “Giusto!” , ma ci ha  indignati l’eventuale  (sottolineato) modalità di risarcimento danni ad errore accertato. Perché qualcuno pare sia stato negligente e a pagare, sempre eventualmente, sarebbe lo Stato, cioè io! Io, contribuente italiana, dovrei ancora una volta pagare per  l’eventuale incompetenza altrui.

Ieri è stato accettato il ricorso a procedere verso dei  PM colpevoli di superficialità. Grande casta quella togata, lo sappiamo,  e garante per gli errori, al di là di qualche ritocchino sullo stipendio, qualche periodo di ferie alle Maldive o trasferimento di sede lavorativa, garante degli errori se ne fa lo Stato.

Ma i PM non sono dei lavoratori come gli altri? Cioè gente che studia, vince un concorso e lavora prendendo uno stipendio? (E che stipendio!!)

Ogni lavoratore ha diritti e doveri, un contratto da firmare e responsabilità civili e penali, giusto? Se un comune lavoratore sbaglia, paga di persona.  Un medico che sbaglia un intervento chirurgico o una diagnosi, viene giudicato, può perdere il posto, può dover risarcire economicamente il paziente. Lui o la sua assicurazione o l’ente ospedaliero a cui appartiene. Un insegnante che maltratta gli alunni che gli sono stati affidati va giustamente in galera; se non si accorge di un filo elettrico scoperto nella sua aula, va in galera insieme al suo dirigente e ne risponde economicamente. Una sarta che sbaglia a tagliare un vestito risarcisce di tasca sua il costo della stoffa al cliente e perde il cliente. Un giostraio che devasta un parco comunale dovrà risarcire il comune.  Un automobilista che non sa guidare e danneggia un tratto autostradale, pagherà i danni alla società che ha in gestione quel tratto di strada. E fin qui ci siamo.

Ma a un giudice che non prende in considerazione una  denuncia,che lascia in giro un pazzo di marito,  che sbaglia e mette in galera un innocente, che mette in libertà un pericoloso condannato per decadenza dei termini o mancato deposito degli atti giudiziari, ecc…, ecc… che succede? che rischia? Nulla, poco o niente. Per  i suoi errori paga lo Stato, cioè io che pago le tasse allo Stato. (Legge 117 del 1988 e successivi  miseri tentativi di riforma della giustizia. Statistiche ufficiali  ci informano che in soli 4 anni, tra il 2003 e il 2007, ci sono stati 20mila errori giudiziari. Altre statistiche ufficiali ci dicono che dal 1988 sono stati condannati per responsabilità civile QUATTRO (4) giudici, per dolo NESSUNO (zero) Qualcosa nella 117 evidentemente non va).

 

femminicidio4

Foto e cronaca qui

Marianna aveva denunciato dodici (12) volte il marito alla procura di Caltagirone  per violenza  e minacce di morte davanti a testimoni.  DODICI volte! NON è stata ascoltata, NON è stata creduta, NON è stata considerata, NON contava nulla. Il marito l’ha uccisa a coltellate nella pubblica strada. Marianna aveva 32 anni e tre figlioletti in tenera età.

All’assassino hanno dato 20 anni di galera. I figli minorenni sono stati affidati ad un parente. Marianna è morta.

Ieri è stata accettata dalla Cassazione la denuncia  del parente che ha in affido i tre bambini ai  PM per negligenza, denuncia di  responsabilità civile. Mi chiedo perché responsabilità civile e non penale visto che quella di Marianna era una morte annunciata, la sua, quella che lei stessa disperatamente aveva  tentato di denunciare, di segnalare per ben dodici volte alle toghe.

Questo ricorso farà il suo iter (ventennale?) e alla fine, se si riconoscerà la negligenza dei giudici, a risarcire quei bambini per la perdita della mamma sarà lo Stato, cioè sempre io.

Giustissimo un risarcimento ( che mai sarà esaustivo) per quei bambini, ma perché dovrei farlo io che non c’entro nulla? Perché non dovrebbero farlo le persone che non hanno saputo ascoltare il grido di allarme di una donna e che pare  non sappiano fare il mestiere per il quale vengono lautamente pagati??

Ma come perché!  Ti dice nulla il termine IMMUNITA’?

Sì,  ma la Legge non è uguale per tutti?

 Sì, è uguale per tutti. Mai sentito il termine PRIVILEGI ?

 E tu hai sentito mai parlare di UGUAGLIANZA? Continuo ad urlare che  deve pagare chi sbaglia!

Oh, sì, certo,  tu urla pure  di uguaglianza…ma ricorda che  cane non mangia cane.

Già…, e non si può trovare  una volpe, un orso, una tigre che giudichi serenamente un  cane in profumo di palese errore?

Si potrebbe, ma lo zoo resta ancora con le gabbie ben chiuse.

E chi è il custode delle gabbie?

Il cane.

Mimose striate di sangue

09 domenica Mar 2014

Posted by ili6 in Articoli, costume e società, emozioni, Il decennio delle donne, Notizie e politica, Orrore, racconti, Senza categoria

≈ 39 commenti

Tag

8 marzo. mimose, donna, femminicidio, Ferite a morte, No More, racconti, Serena Dandini, teatro, uomini

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Mimose striate di sangue: troppo sangue, inutile, crudele, stupido sangue. Che tristezza, che bassezze, che vergogna, uomo!Sì, uomo, perchè il  femminicidio è soprattutto un problema di uomini, di una fetta di uomini sempre più consistente, purtroppo. Uomini  malati, fragili, deboli,  terrorizzati dal confronto con gli altri uomini, incapaci di sopportare un dolore, un lutto, una perdita, impossibilitati a controllare i loro peggiori istinti, uomini che dovrebbero riunirsi in piccoli gruppi,  tematizzare la loro angoscia, descrivere la perdita di potere nel privato, che subiscono senza parlarne da decenni. Sono loro che devono commentare e approfondire il fenomeno del femminicidio, loro che devono accettare l’idea di essere malati e farsi curare. La violenza contro le donne, non è un problema nostro. È un problema loro. Loro e di alcune donne-madri che allevano il “cucciolo” di casa nel concetto di superiorità  di “masculo“.  Noi siamo le vittime di certi uomini e certe donne e ancora oggi ci sorprendiamo, ci incantiamo, ci meravigliamo per come i nostri uomini ci stiano massacrando: 177 donne ammazzate in Italia nel 2013 dai loro uomini, 16 le donne uccise in questi primi mesi del 2014.

Per favore, poeti e scrittori, non pronunciate mai la parola amore in queste storie, che l’Amore non c’entra proprio nulla!

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Serena Dandini ha  raccolto delle storie di mogli, fidanzate ed ex-fidanzate, compagne vittime di femminicidio, le ha riscritte con leggerezza, a volte ironia, facendo parlare le donne morte, facendo raccontare la storia a loro stesse e le ha messe in scena nello spettacolo teatrale “Ferite a morte” che sta girando per l’Italia e l’Europa con grande impatto emotivo tra gli spettatori. Ho letto alcune di queste storie e colpiscono, tra l’altro, per la delicatezza e il disincanto perchè, così come nella chiusa di uno dei monologhi,  “Noi donne non ci possiamo credere che gli uomini ci uccidano”.  Eccone una:

MAZZO DI CHIAVI 

Allora questa è del cancello, questa del portoncino blindato, no questa è del garage….. Se cambio la serratura ha detto che m’ammazza, dice che è anche casa sua, solo perché ci ha abitato , ma io ci stavo in affitto da prima che arrivasse lui, ma se cambio la serratura ora m’ammazza. La cambio?, non la cambio???… 
E io non l’ho cambiata, così è entrato di notte tranquillo con le sue chiavi e mi ha strangolata mentre dormivo. Il ragazzino non si è accorto di nulla, ha continuato a dormire. 
Era bravo con il ragazzino, lo portava ai campi sportivi a vedere le partitelle, è stato quello che mi ha ingannato, se uno è buono con il ragazzino è buono pure con me, pensavo… 
Mi sentivo tanto sola, la fabbrica , il ragazzino, mi piaceva vedere un uomo dentro casa la mattina, son belli i maschi in bagno mentre si fanno la barba con quel buon profumo di pulito….. per essere pulito era pulito , si cambiava due camice tutti i giorni, io non ero una grande stiratrice ,lo so, ma lui era un po’ fissato, è colpa delle madri che abituano questi maschi come al Grand Hotel, e poi quando escono nel mondo vero non ci si ritrovano più… 
Se avessi avuto i soldi c’andavo io al Grand Hotel insieme al ragazzino e lasciavo quella maledetta casa, me l’avevano detto al centro anti-violenza, cambia la serratura , ma io c’avevo paura che m’ammazzava , l’aveva urlato ai quattroventi :”se cambia la serratura l’ammazzo”. E io non l’ho cambiata….e infatti è entrato e m’ammazzato…non c’è una logica…. Chi ci capisce qualcosa è bravo…
Allora questa è della porta principale, no del portoncino…

Entrava e usciva a tutte le ore come gli pareva, accendeva la televisione a tutto volume di notte, mi svegliava il ragazzino, svuotava il frigorifero, si mangiava la spesa di due giorni, era abituato a servirsi a piacimento …poi veniva in camera da letto, lì non c’erano proprio le serrature, apriva e anche lì si serviva a piacimento, solo del bagno non aveva le chiavi, lì potevo chiudermi a piangere in santa pace.

Eppure dopo l’ultima discussione sembrava quietato, vedrai che ha capito, ho pensato, non mi ha neanche detto: “se cambi la serratura t’ammazzo”, allora mi son detta, quasi quasi domani la cambio…ma mi ha ucciso prima… 
Io non lo volevo offendere, volevo solo lasciarlo o meglio volevo che lui ci lasciasse in pace a me e al ragazzino… 
Ma lui dalla madre non ci voleva tornare, eppure la madre stirava meglio di me, me lo diceva sempre, dovresti imparare da mia madre, non ho fatto in tempo…

Scusate glielo dite voi alle ragazze del centro anti-violenza che c’avevano ragione, io non le ho più trovate, dice che hanno dovuto chiudere per via dei tagli , ora al posto loro c’è una banca, ma il mutuo non me l’hanno dato, peccato volevo tanto cambiare casa… ora mi son rimaste solo queste chiavi e non mi ricordo neanche cosa aprono… questa è del cancello… e questa??

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