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Marirò

~ "L'esistenza è uno spazio che ci hanno regalato e che dobbiamo riempire di senso, sempre e comunque"

Marirò

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Per favore, un like…

16 mercoledì Giu 2021

Posted by ili6 in Articoli, Senza categoria, un pò di me

≈ 52 commenti

Tag

beach soccer, blog, cuore di mamma, emozioni, estate, facebook, pandemia, ritorno alla normalità, scuola

beachsoccer

Una settimana fa, prima pizza in pizzeria dopo un lungo intero anno: ero emozionata. Il contesto, inoltre, era perfetto: sul lungomare, noi due soli, sotto le stelle.

Eravamo in pochi nel piccolo spazio all’aperto della pizzeria, quasi timorosi l’un l’altro. Distanziamento tra i tavoli discreto, zona tavoli max 2 e zona tavoli max 4. Tendo a confondermi con le regole che cambiano in continuazione e coi colori che vanno e vengono, quindi mascherina fpp2 rigorosamente indossata e tolta solo all’arrivo delle patatine: non riesco ancora ad abbassare la guardia nonostante sia vaccinata con doppia dose e continuo a guardare storto chi non si comporta secondo le regole. Ci vorrà tempo per abbassare le difese, la pandemia mi ha turbata.

Mentre consumiamo la pizza, buona, anzi ottima per quel gusto in più chiamato “ritorno alla normalità”, notiamo una giovane signora che si ferma a discutere tra i vari tavoli con il cellulare in bella vista. Non ha fiori in mano da vendere, né oggettini vari. Parla coi clienti che iniziano a smanettare coi cellulari. Penso a una intervista, a un sondaggio, non so. Lo scopro quando arriva al nostro tavolo.

-Scusate, avete Facebook?

-Io no, mio marito.

Si rivolge, così, a mio marito:

-Per favore, mi serve un like. E’ per mio figlio, per un suo disegno sul beach soccer, il liceo deve scegliere il logo, vince il disegno che prende più like entro le 21.00 di stasera. Ho chiesto a tutti i miei amici e parenti, a tutti i gruppi Wapp che conosco, non so più a chi chiedere e l’altro disegno è in vantaggio. Mio figlio ci tiene tantissimo così non sono riuscita a stare ferma e sto girando tutti i locali, ho altri dieci minuti di tempo per aiutarlo.

Ha la voce tremula e concitata, chiaro che ha fretta di andare nelle altre due pizzerie vicine: -Per favore…la concorrenza è agguerrita…non ho più tempo…

Mio marito prende il cellulare, si fa guidare dalla signora e mette il like al disegno. Lei ringrazia e corre verso l’altra pizzeria.

Alcuni giorni dopo ho cercato sul web il sito del liceo che frequenta il ragazzo e ho scoperto che il suo disegno ha vinto il concorso per una manciata di likes in più rispetto al disegno rivale. Con la vittoria lo studente si aggiudica la partecipazione gratuita alle gare, pubblicazioni, interviste, notorietà paesana. E felicità.

-Cuore tecnologico di mamma- ha commentato mio marito.

Beh, il disegno che ha vinto è carino, l’iniziativa pure, il cuore tecnologico di mamma è pur sempre un vero cuore di mamma, ci sarà un ragazzino felice, la scuola è finita, si torna al mare e in pizzeria, riprendo il blog.

L’estate è arrivata! 🙂

All’autunno si penserà poi.

Fantastici e duraturi castelli di sabbia

17 mercoledì Ago 2016

Posted by ili6 in Articoli, I miei racconti, Senza categoria

≈ 30 commenti

Tag

castelli di sabbia, chat, estate, facebook, matrimonio, racconti sotto l'ombrellone

Ne convengono in tanti: la coppia più bella di questa estate, nel tratto di spiaggia che frequenta  Paola, è  proprio quella dei due giovani che  si sono conosciuti su Facebook. Belli lo erano anche la scorsa estate, con il loro bambino appena nato, ora lo sono  forse più per via del pancione del secondo figlio in arrivo. Qualcuno storce ancora il naso, ma poco importa.

Lui è uno schianto, un vichingo svedese che ha lasciato uomini e  donne (di tutte le età) a bocca aperta, non solo per la sua fisicità da 10 e lode, ma anche per affabilità, simpatia, cordialità, serietà. Lei è la classica bella donna mediterranea  che tutti in quella spiaggia erano abituati a vedere  sola e in compagnia di un libro. Un pomeriggio di alcuni anni fa, mentre era sdraiata a prendere il sole  e  intenta a smanettare col cellulare, chiese a Paola, l’amica di sua madre,  se era  su FB. Lei  rispose di no e Francesca  disse che si era iscritta da pochi mesi e che le si era aperto un mondo nuovo. Paola le raccomandò, dall’alto della sua moscia maturità, di stare attenta. A Natale Francesca le inviò  un messaggio di auguri dalla Svezia, aggiungendo che era il Natale più bello della sua vita. Nel Natale seguente  ricevette l’invito del su0 matrimonio e ora Paola sta tentando di costruire un castello di sabbia con il suo bambino.

Castelli di sabbia, già…così venne definita la storia dei due innamorati dalla maggior parte delle signore della spiaggia appena si seppe che lei si era trasferita  da lui. Paola ancora  ricorda i pianti dei genitori di Francesca, increduli che la loro unica, colta, educata, ricca figlia avesse preso una decisione così repentina e folle grazie a una banalissima e pericolosissima chat. Paola fu sincera con l’amica, le disse che era  felice per la ragazza, che non sopportava più di vedere una trentenne uscire nelle sere estive coi genitori e gli amici di questi, che dovevano smetterla di soffocarla, di cercare il buon partito da sposare, che dovevano lasciarla andare, anche a costo di errori, e fidarsi di lei.

 Ricorda ancora quella sera in pizzeria  quando si trovò a prendere le  difese della nuova coppia contro tutte le signore scandalizzate dal loro incontro tecnologico :-Senza sapere nulla delle famiglie, della provenienza? Dureranno meno di un anno! Un tuffo nel buio! Sul web puoi trovare il diavolo!!!

“Vero, puoi trovare il diavolo o la  normalità”, ribatteva Paola. Si schierò dalla parte dei due giovani  sin da subito e  a spada tratta, senza sapere  il  perché, o forse sì. Conosceva  Francesca da quando era una ragazzina e l’aveva sempre vista triste, annoiata, schiacciata dalla forte personalità dei genitori. Ma non era  solo questo La cosa che  le piacque  fu, intanto,  la loro naturale e bella sincerità: “Ci siamo conosciuti su Facebook”. Avrebbero potuto dire qualsiasi altra cosa, di essersi incontrati in un convegno universitario, al foyer di un teatro, in un museo, ovunque e non avrebbero sollevato vespai. Invece dissero la verità e la sottolinearono durante la festa del loro matrimonio con una delle torte con sopra decorato il logo di FB e un faccino ammiccante.

Torta-nuziale-ad-un-piano-tipo-Ruffle-cake

Durante quella pizza da incubo al femminile,  Paola fu disturbata da tutti quei declami delle signore bene contro il web, un puritanesimo falso e strisciante che non muore mai, capace di annientare chiunque. Si lanciò contro i mulini a vento, brandendo la spada verso tutte:- “Ma tu che dici che su Internet ci stanno solo mostri, significa che anche tuo figlio è un mostro! O credi che tuo figlio ora non stia  chattando con qualcuno mentre noi stiamo mangiando la pizza?” E fu persino cattiva verso un’altra signora che asseriva con veemenza l’importanza di conoscere le famiglie di provenienza:-“ E infatti tua nipote che ha sposato il figlio del dirimpettaio, è già divorziata!”

Alcune ne dissero di tutti i colori, altre le ammutolì lei con battute argute, poche stettero in un silenzio nascosto e imbarazzato,  una le chiese se per caso anche lei  stava a chattare e solo una signora ammise simpaticamente che, nonostante sposata e nonna come Paola, si divertiva  a colloquiare sui social di varie amenità, per gioco e passatempo. Lei tranquillizzò tutte dicendo che non era iscritta su FB, ma frequentava  i blog  e che, se l’argomento la interessava, lasciava commenti e scambi di opinione.  Si quietarono e si quietò pure lei. No, no,  Paola non disse che un tempo aveva frequentato  una chat che le aveva regalato momenti molto belli, puliti, semplici e anche tormentosi. Non disse che certi ricordi a distanza di anni ancora la accompagnano affettuosamente e serenamente, non lo disse perché quelli furono  momenti tutti suoi e che nessuno, all’infuori di lei, proprio nessuno potrà mai comprendere nella sua vera essenza senza sporcarli, anche solo lievemente.

Francesca ha un po’ di nausea:-”Torno a casa, posso lasciarti il bambino? Gioca così bene con te.”

“ Certo, vai tranquilla, riposati. Zia Paola sa costruire castelli di sabbia duraturi e fantastici!”

Come-costruire-un-castello-di-sabbia_image_ini_620x465_downonly

Sandcastle

Foto prese dal web

Navigatori

03 giovedì Lug 2014

Posted by ili6 in amicizia, Articoli, costume e società, Senza categoria, vacanze

≈ 58 commenti

Tag

amicizia, comunicazione, estate, facebook, gelato, ineducazione, isolamento, mare, navigatori dell'etere, ospitalità ai tempi di internet, social network, web

Quadri di barche di Milena Galeoto

Quadro di barche di Milena Galeoto

Le serate estive sono lunghe, si sa, e fa piacere trascorrerle in buona compagnia, magari attorno ad un tavolo con le carte da gioco e qualcosa da bere o semplicemente sulle sdraio a chiacchierare.

Nella casa al mare da tempo siamo soliti trascorrere così i dopocena quando non si decide di uscire per una passeggiata o altro. Nella mia o nelle terrazze del gruppetto di amici, si trascorrono  serate spesso piacevoli, divertenti, arricchenti. Non amiamo giocare a carte. Preferiamo chiacchierare e poiché sono persone simpatiche, colte, cordiali, le serate scorrono in maniera piacevole ed interessante.

Così è andata nelle estati precedenti. Così non è detto che più andrà perchè nelle terrazze  è arrivato FB.

L’argomento è ormai trito e un po’ tutti ci stiamo abituando a vedere sempre più persone completamente isolate dal mondo reale ed ingobbite su uno schermo. In ogni luogo e circostanza, sino a rasentare l’ineducazione. Perché in sostanza anche di questo si tratta. Parlo di ineducazione e non di maleducazione, intendiamoci: i nostri genitori, riferito a noi anta, non potevano certo educarci  su un uso adeguato del pc semplicemente perché ne sconoscevano l’esistenza. Mia madre mi insegnò a spegnere la tv tutte le volte che c’era un ospite in casa. Altri tempi? Direi di no, non esiste un tempo (passato) per l’educazione.

Alcune sere fa…

invitati dai soliti amici a trascorrere il dopocena per un gelato, appena arrivati troviamo la seguente situazione: padrona di casa accogliente e premurosa, un’altra amica affabile e attenta, i mariti di entrambe le signore  con un tablet in mano, i tre ragazzi, figli e genero, completamente sommersi dai cellulari. Arriva una coppia di cugini e si chiacchiera tra noi, cioè tra chi di noi non ha in mano un aggeggio informatico di nessun genere. I ragazzi non esistono: a stento hanno salutato e poi ognuno è  sparito da sé dietro un display. Vabbè, son giovani (mica tanto, sfiorano i 35 anni…). I due mariti (ultrasessantenni) col  tablet o Iphone che sia, discutono a tratti tra loro perché uno dei due si è appena iscritto su fb e chiede continuamente ragguagli all’altro. La padrona di casa richiama più volte il marito all’attenzione, ma nulla da fare, solo qualche smozzicata frase di convenienza. Prendiamo il gelato, chiacchieriamo tra noi non webbizzati e trascorre così quasi un’ora. Poi la signora che siede accanto a me, cugina  dei padroni di casa, si rivolge al cugino:

-Stai navigando su FB?

-Sì, rispondo ai commenti sul quadro di Sofonisba Anguissola che ho postato.

-Bene, ne parlavamo l’altra sera su FB, ricordi?

-Sì.

-E dicevamo che ne avremmo riparlato.

-Sì

-Ora io sono qui, davanti a te. Ma tu mi stai ignorando, così come stai ignorando gli altri tuoi ospiti.

-Sono su FB, un attimo, scusami.

-Lo so, sei su FB per comunicare. Puoi farlo ora con me. Con tutti noi.

-Sì, vero. Affascina e strega questo coso!

La moglie si alza, afferra il tablet e lo butta su un divano. Il marito la guarda stizzito e indeciso sul da farsi, poi prevale un certo buon senso e chiede a tutti noi:

-Allora, come state? Riprendiamo la stagione estiva finalmente e le belle serate insieme!

Non si era nemmeno reso conto che i suoi ospiti erano a casa sua da oltre un’ora.

Mio marito si alza, dice che è annoiato, che gli è venuto  sonno, che l’indomani dovrà alzarsi presto per una bella navigata in mare con la barca di Toni. Salutiamo e andiamo via tra le scuse della padrona di casa. Mentre usciamo sentiamo l’altro amico che, sempre chino sul display, esclama:

-Ho capito come si fa ad inserire un video!

Con un po’ di tristezza chiudiamo il cancelletto del terrazzo, stando attenti a non far rumore per non disturbare i navigatori dell’etere.

***

Per ringraziare Viola per avermi assegnato il The Inspiring Blogger Award non potevo che scegliere dei  Lillà da donarle con simpatia.

Syringa-vulgaris-fiore

Grazie, Viola! 🙂

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