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Marirò

~ "L'esistenza è uno spazio che ci hanno regalato e che dobbiamo riempire di senso, sempre e comunque"

Marirò

Archivi tag: donna

Tutta nuda

04 lunedì Set 2017

Posted by ili6 in Arte, Articoli, costume e società, Senza categoria

≈ 50 commenti

Tag

art. 612 bis codice penale, Catania, costumi e società deviata, diritti, donna, era digitale, estate, fatti di cronaca, ladri di itimità, Luciano Folgore, malafede, nudo, privacy, Serge Marshennikov, smartphone, sollazzi stupidi, violazione

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“Morning light” di Serge Marshennikov 

Estate torrida, questa che in Sicilia pare non debba finire mai. E il gran caldo, si sa, può portare a prendersi delle libertà tra le mura della propria casa. Questo ha pensato e fatto una giovane signora della mia città: girava nuda per casa certa di non essere vista da nessuno. Il caseggiato di fronte è disabitato da anni e lei stava esercitando un semplice diritto, intimo e privato, nella tranquillità e solitudine della sua dimora. La signora, però, non si era accorta che da alcuni giorni nella casa dirimpettaia erano stati avviati dei lavori di ristrutturazione e che un gruppo di muratori l’aveva notata. Notata, filmata, fotografata e …condivisa. Appena compreso ciò , la giovane donna non ha esitato un attimo a denunciare il fatto alla polizia. Due uomini ora rischiano la galera  per interferenze illecite nella vita privata mediante l’uso di strumenti di ripresa visiva. Il reato è punibile con una condanna compresa tra 6 mesi e 4 anni di reclusione ( articolo 615 bis del codice penale che punisce chiunque, mediante l’uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, si procura indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata che si svolgono all’interno di abitazioni private o di altri luoghi di privata dimora).

Il fatto non ci sorprende, purtroppo. Siamo nell’era 3.0, dello smanettamento forsennato, del non rispetto, del sollazzo stupido o, peggio, finalizzato a turpi azioni di tipo ricattatorio. Qualcuno si è sorpreso per la denuncia della vittima, altri si sono meravigliati per la severità dell’eventuale condanna, molti hanno dimostrato solidarietà alla signora e non è mancato chi ha incolpato la stessa che avrebbe comunque dovuto provvedere ad abbassare le tapparelle delle finestre invece di rischiare e di costringere dei lavoratori a interrompere le proprie mansioni. Stendiamo un velo pietoso su questi “illuminati” pensatori.

In parecchi, invece, abbiamo riflettuto sulla vacuità dei nostri giorni. Come si cambia! Un tempo riuscire a carpire fortuitamente la visione di un corpo nudo di donna, financo di una caviglia, avrebbe ispirato sentimenti e  intimi e inconfessabili turbamenti, splendidi versi poetici, mirabili brani letterari, tele strepitose. Oggi…si fa un  filmino di pessimo gusto e qualità da condividere, nell’ipotesi migliore, con gli amici della birreria. E si finisce, si spera, in carcere.

Siamo ormai terra terra.

Da persona, donna o uomo che io possa essere, rivendico, insieme alla mia concittadina, il diritto di girare nuda per casa mia, estate o inverno che sia, in assoluta intimità e di non avere violata la mia privacy per nessun motivo. Da donna potrei, forse, solo accettare di divenire inconsapevole Musa di splendidi versi poetici ma, ahimè,  sarei dovuta nascere in altra epoca.

“Tutta nuda”

Te, nuda dinanzi la lampada rosa,

e gli avori, gli argenti, le madreperle,

pieni di riflessi

della tua carne dolcemente luminosa.

Un brivido nello spogliatoio di seta,

un mormorio sulla finestra socchiusa,

un filo d’odore, venuto

dalla notte delle acacie aperte,

e una grande farfalla che ignora

che intorno a te

non si bruciano le ali,

ma l’anima.

Luciano Folgore

(da Città veloce. 1919)

Marzo

02 mercoledì Mar 2016

Posted by ili6 in Articoli, Senza categoria

≈ 44 commenti

Tag

Angelo Branduardi, auguri, donna, giornata della donna, marzo, mimose, Tautogramma

Magico, matto  Marzo!

Momenti mutevoli, mesti,  maliziosi.

Margherite minute, mimose mattutine, maestrali marini.

Meraviglie mormorano melodie mai mancate.

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La mimosa in questo mese non può  mancare. In Sicilia, con le miti temperature di questo 2016, è  già in fiore con le sue chiome di sole che splendono ovunque. E’ un albero forte, coriaceo, che si adatta con facilità anche ai terreni più impervi, ma desidera un clima mite. Ha radici profonde,  fusto e rami robusti.  I rami sbocciano a fine inverno e  smorzano all’istante il grigiore della triste stagione per portare l’allegria, il colore, la vivacità della primavera: difficile non notarli.  I suoi fiori, delicatamente profumati,  si concedono con parsimonia e abbondanza insieme,  una volta all’anno e per un lungo periodo. Se, però,  spezzi  i rami fioriti dalle radici, lo splendore  svanisce e i fiori abbandonano molto velocemente bellezza  e profumo.

No, la mimosa non è fiore da vasetto, non sta bene in cattività, è pianta che nasce libera e spontanea e tale chiede di restare.  Teme il gelo, il vento sferzante e la siccità. Sole, terra, radici, aria, acqua, vento gentile  sono gli elementi che devi offrirle se della sua bellezza  vuoi godere.  Non a caso è dedicata a Lei.

 

Mimose striate di sangue

09 domenica Mar 2014

Posted by ili6 in Articoli, costume e società, emozioni, Il decennio delle donne, Notizie e politica, Orrore, racconti, Senza categoria

≈ 39 commenti

Tag

8 marzo. mimose, donna, femminicidio, Ferite a morte, No More, racconti, Serena Dandini, teatro, uomini

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Mimose striate di sangue: troppo sangue, inutile, crudele, stupido sangue. Che tristezza, che bassezze, che vergogna, uomo!Sì, uomo, perchè il  femminicidio è soprattutto un problema di uomini, di una fetta di uomini sempre più consistente, purtroppo. Uomini  malati, fragili, deboli,  terrorizzati dal confronto con gli altri uomini, incapaci di sopportare un dolore, un lutto, una perdita, impossibilitati a controllare i loro peggiori istinti, uomini che dovrebbero riunirsi in piccoli gruppi,  tematizzare la loro angoscia, descrivere la perdita di potere nel privato, che subiscono senza parlarne da decenni. Sono loro che devono commentare e approfondire il fenomeno del femminicidio, loro che devono accettare l’idea di essere malati e farsi curare. La violenza contro le donne, non è un problema nostro. È un problema loro. Loro e di alcune donne-madri che allevano il “cucciolo” di casa nel concetto di superiorità  di “masculo“.  Noi siamo le vittime di certi uomini e certe donne e ancora oggi ci sorprendiamo, ci incantiamo, ci meravigliamo per come i nostri uomini ci stiano massacrando: 177 donne ammazzate in Italia nel 2013 dai loro uomini, 16 le donne uccise in questi primi mesi del 2014.

Per favore, poeti e scrittori, non pronunciate mai la parola amore in queste storie, che l’Amore non c’entra proprio nulla!

femminicidio-2

Serena Dandini ha  raccolto delle storie di mogli, fidanzate ed ex-fidanzate, compagne vittime di femminicidio, le ha riscritte con leggerezza, a volte ironia, facendo parlare le donne morte, facendo raccontare la storia a loro stesse e le ha messe in scena nello spettacolo teatrale “Ferite a morte” che sta girando per l’Italia e l’Europa con grande impatto emotivo tra gli spettatori. Ho letto alcune di queste storie e colpiscono, tra l’altro, per la delicatezza e il disincanto perchè, così come nella chiusa di uno dei monologhi,  “Noi donne non ci possiamo credere che gli uomini ci uccidano”.  Eccone una:

MAZZO DI CHIAVI 

Allora questa è del cancello, questa del portoncino blindato, no questa è del garage….. Se cambio la serratura ha detto che m’ammazza, dice che è anche casa sua, solo perché ci ha abitato , ma io ci stavo in affitto da prima che arrivasse lui, ma se cambio la serratura ora m’ammazza. La cambio?, non la cambio???… 
E io non l’ho cambiata, così è entrato di notte tranquillo con le sue chiavi e mi ha strangolata mentre dormivo. Il ragazzino non si è accorto di nulla, ha continuato a dormire. 
Era bravo con il ragazzino, lo portava ai campi sportivi a vedere le partitelle, è stato quello che mi ha ingannato, se uno è buono con il ragazzino è buono pure con me, pensavo… 
Mi sentivo tanto sola, la fabbrica , il ragazzino, mi piaceva vedere un uomo dentro casa la mattina, son belli i maschi in bagno mentre si fanno la barba con quel buon profumo di pulito….. per essere pulito era pulito , si cambiava due camice tutti i giorni, io non ero una grande stiratrice ,lo so, ma lui era un po’ fissato, è colpa delle madri che abituano questi maschi come al Grand Hotel, e poi quando escono nel mondo vero non ci si ritrovano più… 
Se avessi avuto i soldi c’andavo io al Grand Hotel insieme al ragazzino e lasciavo quella maledetta casa, me l’avevano detto al centro anti-violenza, cambia la serratura , ma io c’avevo paura che m’ammazzava , l’aveva urlato ai quattroventi :”se cambia la serratura l’ammazzo”. E io non l’ho cambiata….e infatti è entrato e m’ammazzato…non c’è una logica…. Chi ci capisce qualcosa è bravo…
Allora questa è della porta principale, no del portoncino…

Entrava e usciva a tutte le ore come gli pareva, accendeva la televisione a tutto volume di notte, mi svegliava il ragazzino, svuotava il frigorifero, si mangiava la spesa di due giorni, era abituato a servirsi a piacimento …poi veniva in camera da letto, lì non c’erano proprio le serrature, apriva e anche lì si serviva a piacimento, solo del bagno non aveva le chiavi, lì potevo chiudermi a piangere in santa pace.

Eppure dopo l’ultima discussione sembrava quietato, vedrai che ha capito, ho pensato, non mi ha neanche detto: “se cambi la serratura t’ammazzo”, allora mi son detta, quasi quasi domani la cambio…ma mi ha ucciso prima… 
Io non lo volevo offendere, volevo solo lasciarlo o meglio volevo che lui ci lasciasse in pace a me e al ragazzino… 
Ma lui dalla madre non ci voleva tornare, eppure la madre stirava meglio di me, me lo diceva sempre, dovresti imparare da mia madre, non ho fatto in tempo…

Scusate glielo dite voi alle ragazze del centro anti-violenza che c’avevano ragione, io non le ho più trovate, dice che hanno dovuto chiudere per via dei tagli , ora al posto loro c’è una banca, ma il mutuo non me l’hanno dato, peccato volevo tanto cambiare casa… ora mi son rimaste solo queste chiavi e non mi ricordo neanche cosa aprono… questa è del cancello… e questa??

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Sì o No

21 martedì Gen 2014

Posted by ili6 in Arte, Articoli, Libri, Senza categoria

≈ 37 commenti

Tag

Alessandro Baricco, brani famosi, dati di persuasione, donna, Hopper, opinioni, ottiche diverse, parole, persuasione, Perugini, sì o no, sperimentazione

Per sperimentare e giocare un po’ con le parole, provo a mettere sotto il riflettore  un famoso brano di Alessandro Baricco. Propongo così due critiche opposte, due testi persuasivi che vorrebbero essere convincenti. Non ho adottato specifiche tecniche  di scrittura perché non si tratta di copywriting,  né sto mettendo in discussione  lo scrittore, col quale mi scuso per l’esperimento. Sono due angolazioni, due modi diversi di leggere lo stesso brano, di interpretarlo  in ottiche diametralmente opposte.

……..

Era una donna semplice, di quelle che sognano dietro ai libri e alle poesie, e se la vita è carogna non importa, una ragione buona per sorridere la trovi comunque. Era un tipo così.  Ed era carina, questo bisogna dirlo. Non del genere vistoso, quelle che ti giri a guardarle. Più semplice. Ma aveva qualcosa che ti accalappiava, niente da dire, ce l’aveva. Come una specie di limpidezza, di trasparenza. Era quel tipo di donna che quando ce l’hai tra le braccia,sai che lei è lì, proprio tra le tue braccia e da nessuna altra parte. Non so se avete presente. Ma è una cosa rara. E bellissima, nel suo genere.

 da “Barnum”, di Alessandro Baricco

……..

A

Poetico e delicato brano di  Baricco che pone al centro la donna, esaltandone l’aspetto romantico  e  la semplicità. Una donna  magnetica, che attira per la limpidezza e la semplicità e non per la bellezza esteriore.  Una donna che sa far sentire la sua presenza quando la stringi a te perché la senti complice, innamorata, tua. Una donna colta e forte, che riesce a sorridere nonostante le avversità della vita, che sa essere, quindi, compagna, amica, amante, sostegno. Una donna così, ricca di quel delicato bagaglio di sogni  che mai guasta bensì sublima, una donna così è rara e averla accanto, sfiorarla, incrociarne lo sguardo e il respiro , è puro privilegio. E’ costante emozione. E’ qualcosa che capita così di rado che quasi non ci credi. Una fata, una principessa, un essere delicato e cortese. Ma che bello! Quale donna non vorrebbe assomigliarle? Quale uomo non vorrebbe stringerla   tra le braccia per sempre, facendola sua sposa? Grazie, Alessandro, grazie di cuore per aver saputo  tratteggiare, e in modo magistrale, i contorni di una vera DONNA!

5-perugini-charles-e-donna-che-legge-1878Charles Edward Perugini -Donna che legge – 

B

Mi chiedo come si  possa esultare leggendo questo brano di Baricco. Un brano sdolcinato, che sfocia nella banalità e nel dire vetusto e consueto. Lo scrittore descrive una donna ancorata al romanticismo, che quasi la immagini, sognante e danzante, davanti a un libro di Harmony o a una poesia del buon Pascoli. Una donna che sotto il cappellino di paglia e col mazzetto di fiori in mano, sorride a tutte le ore:  praticamente un’ebete! Lo scrittore le concede la simpatia: quel –carina-, ammesso con sforzo, che quasi non ci credi e che, in modo labile, attira qualche sguardo di passaggio. Una donna senza schermo, senza protezione, che si abbandona tra le braccia di un uomo, senza nulla chiedersi. E dulcis in fundo…la rarità!!! Oh, signor Alessandro, la rarità! E’ rara una donna che quando ce l’hai tra le braccia, la senti lì e da nessun’altra parte? Le donne potrebbero sentirsi offese, sa? Dimentica che le donne sono per natura  sensibili e fedeli e sono  anche colte e istruite, che dosano i sogni con la concretezza, che non si abbandonano al primo sguardo che un uomo vuol concederle. E non considera nemmeno che la bellezza  e il fascino sono in  ogni DONNA, in ogni vera donna, libera di essere oggi semplice, domani curata e appariscente . Per se stessa  e non per apparire e accalappiare sguardi e abbracci qua e là!

compartment-c3- Edward Hopper (1938)

Edward Hopper –  Compartment Car

A o B ?

—-….—-….—-….—-….—-….—-….—-….—-

Questi fiori sono per Liù, per ringraziarla del Liebster Award che ha voluto assegnare al mio blog.

croco

Grazie, Liù!  🙂

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