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buon pomeriggio, buonanotte, buongiorno, chat, colleghi, difetti, eccessi, gruppi, messaggistica, mode e tendenze, NO, non se ne può più, referendum, Whatsapp
Lei è una mia collega, garbata, preparata e sensibile, ma ha un piccolo neo. Chi non ne possiede di nei, grandi e piccoli? Ne abbiamo tutti e il problema è che spesso non ce ne accorgiamo e non ci rendiamo conto che quel particolare aspetto o abitudine di noi può, alla lunga, infastidire. Ci vorrebbe ogni tanto qualcuno che, con coraggio, con delicatezza, con attenzione, ce lo dicesse e magari quel difettuccio, quell’abitudine antipatica, quell’eccesso che può disturbare gli altri, magari riusciremo a modificarlo e correggerlo. Personalmente apprezzerei se qualcuno, nella dovuta maniera, me lo dicesse perchè se non prendi consapevolezza non riesci a correggerti e a migliorare.
Il neo della mia collega è irrisorio, una sciocchezzuola che, però, alla lunga stanca anche perché devi compiere azioni di conseguenza che eviteresti volentieri. Di che si tratta? Di qualcosa che sicuramente conoscete in tanti: i buongiorno-buon pomeriggio-buonanotte su whatsapp che invia a ogni suo contatto per TRE volte al giorno, più altro. Con lei ho un contatto personale (usato pochissimo per argomenti seri) e in tre altri gruppi, quindi tre (3) volte al giorno, domenica compresa, 3 x 365 giorni l’anno x 4 chat , dalla mia collega in quasi due anni ho ricevuto (io e quasi tutti gli insegnanti della scuola) immagini, gif e filmati augurali. Tutti uguali, 12 foto giornaliere uguali nei 4 contatti che vanno puntualmente a intasare la memoria del telefonino. Facendo due conti da lei in due anni ho ricevuto 4380 tra immagini e video, più tutte le feste consacrate e le occasioni extra!
Inutile dire che ho silenziato i suoi contatti, che non guardo quasi più ciò che invia, anche perché periodicamente li ripete uguali, che rispondo con uno stringato grazie ogni venti giorni, che a scuola tutti ironizzano su questa sua mania (e ciò mi spiace perché lei mi sta simpatica), che ogni tot giorni perdo tempo a cancellare tutto quello che invia per liberare spazio sul telefono e che la cosa non crea ormai alcuna emozione. Il suo resta un gesto gentile, ma…non se ne può più!
Che fare? Dirglielo? Cancellare i contatti e i gruppi dove lei è presente?? Eliminare whatsapp??? Proporre una raccolta di firme a livello nazionale per un decreto legislativo che multi severamente chi intasa lo spazio tecnologico altrui??? Forse quest’ultima idea è la migliore: un quesito referendario!
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