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beach soccer, blog, cuore di mamma, emozioni, estate, facebook, pandemia, ritorno alla normalità, scuola
Una settimana fa, prima pizza in pizzeria dopo un lungo intero anno: ero emozionata. Il contesto, inoltre, era perfetto: sul lungomare, noi due soli, sotto le stelle.
Eravamo in pochi nel piccolo spazio all’aperto della pizzeria, quasi timorosi l’un l’altro. Distanziamento tra i tavoli discreto, zona tavoli max 2 e zona tavoli max 4. Tendo a confondermi con le regole che cambiano in continuazione e coi colori che vanno e vengono, quindi mascherina fpp2 rigorosamente indossata e tolta solo all’arrivo delle patatine: non riesco ancora ad abbassare la guardia nonostante sia vaccinata con doppia dose e continuo a guardare storto chi non si comporta secondo le regole. Ci vorrà tempo per abbassare le difese, la pandemia mi ha turbata.
Mentre consumiamo la pizza, buona, anzi ottima per quel gusto in più chiamato “ritorno alla normalità”, notiamo una giovane signora che si ferma a discutere tra i vari tavoli con il cellulare in bella vista. Non ha fiori in mano da vendere, né oggettini vari. Parla coi clienti che iniziano a smanettare coi cellulari. Penso a una intervista, a un sondaggio, non so. Lo scopro quando arriva al nostro tavolo.
-Scusate, avete Facebook?
-Io no, mio marito.
Si rivolge, così, a mio marito:
-Per favore, mi serve un like. E’ per mio figlio, per un suo disegno sul beach soccer, il liceo deve scegliere il logo, vince il disegno che prende più like entro le 21.00 di stasera. Ho chiesto a tutti i miei amici e parenti, a tutti i gruppi Wapp che conosco, non so più a chi chiedere e l’altro disegno è in vantaggio. Mio figlio ci tiene tantissimo così non sono riuscita a stare ferma e sto girando tutti i locali, ho altri dieci minuti di tempo per aiutarlo.
Ha la voce tremula e concitata, chiaro che ha fretta di andare nelle altre due pizzerie vicine: -Per favore…la concorrenza è agguerrita…non ho più tempo…
Mio marito prende il cellulare, si fa guidare dalla signora e mette il like al disegno. Lei ringrazia e corre verso l’altra pizzeria.
Alcuni giorni dopo ho cercato sul web il sito del liceo che frequenta il ragazzo e ho scoperto che il suo disegno ha vinto il concorso per una manciata di likes in più rispetto al disegno rivale. Con la vittoria lo studente si aggiudica la partecipazione gratuita alle gare, pubblicazioni, interviste, notorietà paesana. E felicità.
-Cuore tecnologico di mamma- ha commentato mio marito.
Beh, il disegno che ha vinto è carino, l’iniziativa pure, il cuore tecnologico di mamma è pur sempre un vero cuore di mamma, ci sarà un ragazzino felice, la scuola è finita, si torna al mare e in pizzeria, riprendo il blog.
L’estate è arrivata! 🙂
All’autunno si penserà poi.
gianni ha detto:
Benritrovata 🙂
ili6 ha detto:
Grazie, benriletto 🙂
gianni ha detto:
^_^
TADS ha detto:
Ciao carissima, coma va? Mi auguro tutto bene 😉
La scena che descrivi nel post non mi stupisce più di tanto, un affidabile specchio dei tempi, pare siano milioni le mamme Italiane convinte di avere in casa la Ferragni del prossimo decennio, oppure un figlio che raggiungerà ricchezza, fama e gloria grazie ai social.
Una parte di ragione l’hanno, la tipa di Mondello (non ce n’è coviddi), ha da poco sparato su youtube un video in cui canta una canzone “home made” su un canotto, sta spopolando, addirittura ha creato una diatriba tra giornalisti, sociologi e massmediologi.
Siamo giunti a un livello in cui più che formazione culturale, vissuto personale e capacità intellettive, contano like e followers, l’unica moneta di scambio per non sentirsi emarginati, cioè, come si usava dire un tempo: “tagliati fuori”.
Purtroppo è sempre più bassa l’età dello “svezzamento”, grazie anche e soprattutto a “genitori competitor” che, totalmente travolti, assorbiti, drogati dalle regole d’ingaggio del web, fanno invidiare gli orfanelli.
Un salutissimo
TADS
ili6 ha detto:
Buonasera, TADS, bello rivederti nella blogsfera!
Sto bene, grazie, solo ko per il caldo incredibile di questo inizio d’estate. Spero tutto ok anche per te.
La scena che ho raccontato non sorprende, lo so, specchio dei tempi. La mamma, infatti, mi ha intenerita, la scuola mi ha imbufalita. Da insegnante non posso giustificare che un Liceo statale foraggi l’accaparramento di like, rinunciando a una valutazione basata sui contenuti e le competenze che la stessa scuola deve dare.
La tipa di Mondello ho sempre rifiutato di vederla o ascoltarla, vedrai che la sua visibilità, basata sul niente, durerà poco. Non possiamo essere così sciocchi. Mi rifiuto di pensarlo.
L’informatica, il web, i social, hanno cambiato molte cose e prospettive, specie nei giovani. Tutti tentano, tutti provano, i genitori spesso spalleggiano e fanno carte false. Si dimenticano, però, i contenuti, frutto di studi, cultura, intelligenza, caparbietà.
Un nome che mi sta venendo in mente mentre scrivo è Salvatore Aranzulla. Chi non ha mai avuto bisogno di Aranzulla e dei suoi consigli per risolvere situazioni informatiche? Giovanissimo, da un paesino sperduto al centro della Sicilia e con un vecchio pc, ha messo in campo, giorno dopo giorno, competenze utili a tutti, salvando la vita a noi che muovevamo i primi passi col pc e diventando un faro per gli italiani. Cento likes per lui, altro che la tipa di Mondello…
Un caro saluto anche a te, torna presto tra noi, ti aspettiamo.
wwayne ha detto:
La volontà smuove le montagne, e la storia di questa mamma ce lo conferma in pieno: infatti senza la sua determinazione suo figlio non avrebbe vinto.
ili6 ha detto:
eh sì, questa mamma di volontà ne ha da vendere. Fortunato il ragazzino 🙂
Buona serata wwayne, grazie del passaggio
wwayne ha detto:
Grazie a te per la risposta, e buona serata anche a te! 🙂
nives1950 ha detto:
Ben tornata Marirò! Sono felice di avere Tue notizie.
Sì, la Pandemia ha sconvolto il pianeta e le persone…Persino il nostro inconscio sembra reagire timidamente alla ripresa di quella che consideravamo “normalità”.
“Normalità”…come quel “cuore tecnologico di mamma”.
Oh, quanto abbiamo da riflettere su questo…
Ma ormai sono una mamma matusalemme!
Ah, ah, ah…
Carissima! Serena Estate!
Nives
ili6 ha detto:
Sei mamma e nonna sempre sprint! Donna colta e di sani valori e interessi.
Auguriamoci che la pandemia sia davvero in esaurimento grazie ai vaccini. Un altro anno di tensione minerebbe davvero la serenità di tanti.
Un caro abbraccio, a presto
nives1950 ha detto:
Troppo gentile cara Marirò!
Ricevo e ricambio la stima e l’abbraccio grande.
Restiamo serene.
Buona notte.
Alidada ha detto:
e noi siamo felici di riaverti in squadra 🙂 Bentornata ❤
ili6 ha detto:
Grazie, bentrovata 🙂
caterina rotondi ha detto:
Dai che un like te lo regalo io😉 con un sorriso 😊
Certo che la notorietà sui social oggi come oggi vale denaro, la Ferragni né è la prova schiacciante.
Sono felice per te…per la tua fuitina in pizzeria, ben merita.
Te ne auguro tante tante!
Ciao ili.🌻
ili6 ha detto:
Grazie per il passaggio e per il like 🙂
I social…per alcuni (pochi) sono una miniera d’oro, per altri (molti) illusione e amarezza. Per una frangia di persone un mero passatempo.
La Ferragni, premetto che non la seguo e che non mi sta affatto antipatica, è alquanto furba. Una parte di me la ammira, un’altra parte la ignora beatamente.
Ciao Caterina, buon proseguo d’estate 🙂
MARGHIAN ha detto:
I like e il bisogno di like nasce dall’uso dei “solitarial” (ma quale “social”!!!!). Rifletto su questo, ecco percheì ho facebpook fermo da mesi e mesi e faccio molto meno anche nei blog, di meno ma non niente, perche’ qui almeno trovo moooolta piu’ serieta’ e intelligenza e maturità. Ciao.
ili6 ha detto:
Su twitter, che ogni tanto apro. leggo spesso dei tweet di persone che chiedono disperatamente follower per raggiungere determinati numeri. A una ragazza ho chiesto se per caso si vince qualcosa e lei mi ha risposto PRESTIGIO!
Io su twitter in dieci anni dall’iscrizione avrò scritto una decina di tweet e ho meno di una ventina di follower attivi. Quindi “prestigio” sotto le scarpe 😀
Che dolor…
🙂
Il blog è un’altra storia.
Ciao
vikibaum ha detto:
non condivido non si vince barando o meglio raccattando voti tipo elemosina…non si educano così i ragazzini cara mamma tecnologica…ciao marirò un bacino di buon ritorno :D..
ili6 ha detto:
Grazie, Viki, ben ritrovata a te e a tutti 🙂
La mamma tecnologica si è adeguata al contesto e la posso comprendere.
E’ la scuola che non comprendo. Per essere precisa il concorso, indirizzato solo agli studenti liceali, è stato indetto dalle Pro Loco del distretto e la modalità di voto era già decisa da questi ultimi. Che un Liceo accetti la partecipazione dei suoi studenti avallando i voti di FB mi lascia alquanto perplessa.
vikibaum ha detto:
io allibita , ma resta cmq la penosa figura materna del resto in linea con i ns penosi tempi. riciauuu
ili6 ha detto:
Avresti dovuto vedere quella mamma…agitata, affannata, di corsa contro il tempo, preoccupata…
Pensa che mio marito non ha visto il disegno che ha votato, ha dato il cellulare alla signora che ha fatto tutto in un baleno. Sono stata io, mentre la signora correva verso l’altra pizzeria, a voler vedere la pagina di fb. Il disegno del ragazzino era più carino dell’altro, ma la modalità di voto resta come minimo dubbia.
vikibaum ha detto:
ti ho già detto tutto, tu ora mi completi ulteriolmente il quadro…
Laura ha detto:
Mariro’ cara che bello leggerti, la pizza non sono ancora andata a mangiarla lo faro’ prossimamente! Dolcissima la mamma, bacioni cara buona estate ❤
ili6 ha detto:
Laura cara, come state? Beh, tu nella pizza, e non solo, sei Maestra! 🙂
Andare in pizzeria dopo un intero anno è stato il bisogno di riprendere la normalità. Non che ne sia convinta appieno…credo che non sia finita, purtroppo.
La mamma, eh, cosa non si fa per i figli…
🙂
Laura ha detto:
Se riusciamo andiamo da Rosso Pomodoro dove fanno una pizza buonissima, ingredienti di ottima qualita’ e l’impasto della pizza che mi ricorda quella delle pizzerie di Salerno, citta’ dei miei genitori! Bacioni cara, buona serata ❤
ili6 ha detto:
Non sono mai andata da Rosso Pomodoro eppure ce n’è uno vicino casa. Rimedierò presto.
Baciotti 🙂
Laura ha detto:
Ad Alessandria si mangia bene, baci a te cara ❤
ili6 ha detto:
se non erro è un franchising
Laura ha detto:
Si Mariro’! Se vai fammi sapere, mio fratello e’ andato in Valle d’ Aosta ma non e’ la stessa cosa di Alessandria, dipende dallo chef del ristorante 🙂
ili6 ha detto:
Ti farò sapere, certo. In un franchising comunque la base pasta dovrebbe essere la stessa. Ma è vero che dipende dai pizzaioli locali.
Laura ha detto:
:*
luisa zambrotta ha detto:
Cuore di mamma 💓
A me personalmente non piace l’idea di chi vince perché accaparra più like, o televoti
Diemme ha detto:
Sono d’accordo con te. Oramai non vince chi merita, ma chi è più popolare nei social, o amico di chi è popolare, o etc. etc.: insomma, ci siamo capiti, alla fine la qualità di ciò che si vota è l’ultimo criterio.
luisa zambrotta ha detto:
Purtroppo è la triste realtà del nostro tempo 🌷
ili6 ha detto:
Concordo con te e con Diemme.
Mettendo da parte la mamma del ragazzino che si è comportata da mamma, comprensibile, non condivido che un Liceo statale aderisca a queste mode ormai diffuse dei likes. Di certo in quel liceo non mancano prof di arte che avrebbero potuto giudicare i disegni con la dovuta attenzione e con parametri legati alle competenze degli studenti.
luisa zambrotta ha detto:
Vero! Si sono invece lasciati coinvolgere (mi auguro che sia stato controvoglia) in una competizione sulla cui correttezza non potevano avere il minimo controllo
ili6 ha detto:
Nel sito del liceo hanno pubblicato un bel po’ di post sul concorso e tutti dai toni entusiasti per la bagarre finale.
Visibilità per il liceo, eh…
Comunque non sorprendiamoci: col televoto e coi followers la Ferragni ha deciso chi doveva vincere il festival di Sanremo.
luisa zambrotta ha detto:
Ma a una gran parte delle persone va bene così—
ili6 ha detto:
Già
MARGHIAN ha detto:
Ciao Mariro’. E’ bello rileggerti, ho letto e commentato (in risposta).
Io sono su facebook, ma lo apro solo per qualcoe commento, e qualche ppst che mi interessa. “Marghian” e “Marghian music blog” bastano e avanzano..anzi no, non avenza tempo. Non mi cancello anche perche’ a facebook si appoggia messenger.
I ragazzini si accontentano di poco, dovremmo imparare anche noi. Io da bambino godevo piu’ delle macchinine giocattolo che mi portava mia sorella per le ferie che oggi per la mia vera macchina.
Lel “crescere” decrescono gli entusiasmi. Una frase che questa volta non è mia: “la culla per un bambino è uno spazio infinito. Quando diventa grande, l’Universo gli sembra angusto”. Ciao Mariro’, welcome back again. In sasrdo “beni agattàda de nou” (“ben trovata nuovamente””, “ben ritrovata”) 🙂
Marghian
ili6 ha detto:
Grazie, Marghan, leggerò la tua risposta.
Le perle di R. ha detto:
I like, stanno diventando un’ossessione. Non condivido la scelta di far vincere qualcosa attraverso i like; preferisco la vecchia meritocrazia, se mai è esistita.
ili6 ha detto:
Vero, R. Io ero rimasta alle classiche giurie di prof e di esperti. Ora vince chi ha più amici nei social e chi si prodiga con fantasia per accumulare likes
Teresa ha detto:
Un abbraccio e felice estate anche a voi Marirò ❤
ili6 ha detto:
Grazie Teresa, ricambio l’augurio a te e alla tua famiglia 🌷🤗
Diemme ha detto:
Còre de mamma! ❤
Ma i figli lo capiranno mai quello che le madri fanno e sono disposte a fare per loro? E se sì, lo capiranno che non è dovuto, ma è solo amore puro?
ili6 ha detto:
Sì sì i figli lo capiscono, a volte con un po’ di ritardo, ma lo sanno e sanno che è per vero amore.
Paolo Popof ha detto:
Ma siamo stati davvero in loockdown? Siamo rimasti davvero in casa per dei mesi? Allora è tutto vero, non era un sogno?
E’ proprio vero ci si abitua e adegua a tutto è l’essere più malleabile che esista, ci si adegua anche con la tecnologia e dove non basta la comunicazione dei social interviene mamma anzi mammabook 🙂
Paolo Popof ha detto:
Mi son mangiato una parola, la frase corretta che volevo scrivere è: E’ proprio vero ci si abitua e adegua a tutto, l’uomo è l’essere più malleabile che esista, ci si adegua anche con la tecnologia e dove non basta la comunicazione dei social interviene mamma anzi mammabook 🙂
ili6 ha detto:
Non è stato un incubo? Allora cosa è stato?
In questi mesi più volte, guardandomi attorno, mi sembrava di vivere nell’irreale. Pensa che in un intero anno di scuola in presenza non ho visto il sorriso dei miei alunni con quelle odiose mascherine sempre addosso. Ci siamo adeguati con tanta sofferenza. Ora incrociamo le dita per il futuro.
😁mammaBook mi piace😊
In fondo le mamme sono sempre state un libro infinito e sempre sorprendente e attuale.
Sarino ha detto:
E che sia finalmente estate, buon tutto anche a te
ili6 ha detto:
Grazie, speriamo di viverla in serenità.