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Chiara Saraceno: «La buona scuola è aperta anche d’estate»
questo è il breve articolo
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e questo è il mio commento al pensiero della Signora Chiara Saraceno, filosofa e sociologa. Chissà se lo pubblicheranno…al momento è in moderazione…
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“Scuole aperte, va bene: ma con quali docenti?
Con quelli che ci sono. Saranno anche pagati poco, ma sono pure l’unico settore professionale con due mesi di ferie….”
Ahahahah, brutta cosa è l’invidia!
Comunque, poi mi spiegherà, Signora sociologa, dove sono i DUE mesi di ferie. Le ferie dei docenti sono 32+4 giorni e stop. Nelle scuole secondarie i prof sono impegnati sino a metà Luglio per gli esami, nelle Primarie idem per varie commissioni di insegnanti e l’ultima settimana di Agosto si sta a disposizione dei dirigenti per formazione delle classi e organizzazioni orarie. Stamattina ero a scuola, scuola statale del sud, e c’erano 39 gradi. Munirete le aule di condizionatori o dovremo dire alle famiglie di portare i ventilatori e le borse thermos con l’acqua fredda? Già portano la carta igienica da casa e tra poco anche i gessetti…. Dovranno pagare anche gli straordinari dei bidelli? O dovranno pensarci le Amministrazioni comunali? Perchè la Buona(?) Scuola ormai si è capito come funziona…
Che le scuole possano diventare dei grest o centri estivi gratuiti (o no?) per i ragazzi non è fondamentalmente sbagliato, ma teniamo netta la distinzione tra attività scolastiche e attività estive (ripeto: con 40 gradi all’ombra) con del personale specializzato NON gratuito (animatori, educatori, professionisti specializzati) per attività varie, ludiche o di approfondimento giocoso, nei periodi in cui la scuola è chiusa allo studio. Lei che sa di sociologia mi insegna che il motivo per cui in tutto il mondo gli alunni (e anche i docenti) nelle scuole difficilmente passano fra i banchi più di 200 giorni all’anno è perché, molto banalmente, fargliene passare dentro la scuola a far lezione di più si è scoperto che non ha senso, anzi alle volte è controproducente.Lei mi insegna che il tempo del riposo, delle vacanze, dell’ozio buono produce un diverso tipo di apprendimento agli alunni (e anche agli insegnanti) necessario alla crescita.I tre mesi di “stacco” delle vacanze per i nostri alunni non sono “non fare nulla”: sono periodi in cui il loro corpo e la loro testa continua a muoversi, fa nuove esperienze, reinterpreta alla luce della crescita intellettuale e fisica quelle pregresse. Lei mi insegna pure che i ragazzini devono anche stare coi familiari. Sa, gli anziani zii, i nonni…spesso si incontrano solo d’estate e sono ricchezze di vita.Nel dolce far nulla, sovente i nostri ragazzi fanno tanto.
Buona estate, Signora Saraceno. Sereno relax.
Marirò
Un sorriso per il fine settimana, in attesa del tuo ritorno online.
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Un saluto marir’, ciao buon weekend, torna presto 🙂
“marir’”. …o'” 🙂
Dove sei? Tutto bene? 🙂
Ciao Ale
sono al mare con connessione zig zag e un tablet che mi fa impazzire.
tutto bene, tutto solito, grazie 🙂
Altro che se servono i tre mesi di vacanza per i ragazzi. Qui nella Bassa Pianura Bergamasca d’estate funzionano a meraviglia i CRE (Centri Ricreativi Estivi) gestiti dagli oratori, la cosa più bella che io abbia mai visto in giro (e lo dico da mangiaprete), migliaia di ragazzi che vi partecipano e che crescono insieme, che imparano quello che non hanno imparato a scuola: a stare bene insieme e crescere, vedendo quelli più grandicelli fare volontariato, e in qualche caso i bambini ritrovano anche degli insegnanti (rari) che vivono quest’esperienza gratuita.
Ridurre il periodo di chiusura scolastica? L’argomentazione del caldo è da brividi Marirò, c’è chi asfalta le strade a quelle temperature e chi raccoglie pomodori o sta in fonderia, forse è solo una questione di allenamento.
Ecco, bravo, continuiamo a far svolgere le colonie estive a chi lo ha sempre fatto, e anche bene. Da me sono tutti a pagamento, anche e soprattutto quelle degli oratori, nonostante il volontariato di alcuni ragazzi.
Non confondiamo per piacere il volontariato, nobilissimo, dalla prescrizione a fare senza soldi. Sono cose diverse. Solo i nostri ben pasciuti governanti e altrettanto pasciuti intellettuali pensano sia la stessa cosa. Credo sia ora di finirla con questo continuo e umiliante sfruttamento dei giovani e meno giovani a lavorare gratis per amor di patria che nessuno campa di aria. Poi chi vuol fare volontariato nel suo mese di ferie che ben venga ma sia chiaro che i docenti e gli studenti nei mesi di scuola fanno scuola, cioè altro rispetto ai grest.Se inoltre si desidera dare gli edifici scolastici in uso per attività estive ad associazioni specifiche, che ben venga pure. Nella mia scuola al momento si fa pallacanestro ogni mattina e un gruppo di giovani disoccupsti e laureati in ed fisica guadagnano qualcosina. I prof si riposano e ricaricano, si aggiornano on line, vanno al mare, fanno passeggiate in montagna, chi può viaggia, molti fanno lezioni private x arrivare meglio a fine mese, altri fanno le badanti agli anziani genitori.
Non è una questione di abitudine o allenamento, ma di rispetto dei ruoli.
Scusa ma quali sarebbero i ruoli? Prima dell’invenzione dell’aria condizionata il lavoro intellettuale era esentato dalla calura o ci sono contratti di lavoro in cui è esplicitamente prevista?
Io ragiono con i numeri e 100/x*x=100, un insegnante sia che faccia 34 gg di ferie (che dovrebbero corrispondere a 41,8 gg di calendario) sia che ne faccia 90 percepisce sempre 100 suddiviso in 13 mensilità con qualsiasi stagione e nei contratti si stabilisce l’importo annuo suddiviso in “y” mensilità.
Certo è che, contrariamente a quanto si pensa, le ferie servono ai datori di lavoro (quindi anche allo Stato) per avere dei lavoratori ritemprati.
Di recente ho visto due scolaresche (una è sbarcata a Napoli e l’altra a Palermo, da dove si erano imbarcati 8 gg prima) prossime alla maturità geometri in gita scolastica su una nave della Costa: coincidenza? Un corpo insegnanti che organizza una gita di fine anno per geometri su una nave? Chi ha insegnato cosa e chi ha imparato? In un CRE avrebbero imparato molto di più.
Il rispetto dei ruoli è ciò che ha tentato di ignorare la Saraceno. Io sono una insegnante e devo insegnare le materie agli alunni. Devo, nel contempo, fare altre cose per farli stare bene a scuola nei periodi di scuola. Questo è il mio ruolo e per questo percepisco uno stipendio e mi danno turni di lavoro. Della calura so, eccome se so; a fine maggio spesso arriviamo oltre i 30 gradi e so quanto può rendere una giornata scolastica per gli alunni e anche per me. Vicina allo zero.
Beati quei futuri geometri! Hanno fatto una bella gitaa scolastica. La nave è un mezzo di trasporto come un altro. Nelle escursioni avranno visto e appreso, Napoli e Palermo sono splendide città, e nelle sere sulla nave si saranno divertiti a stare insieme e a partecipare alle varie animazioni organizzate da personale specializzato.
Vedi io penso che Darwin e non Marx sia stato il più grande rivoluzionario (il potere e i ruoli non vengono dall’alto dei cieli ma li fanno gli uomini). L’insegnamento trovo che sia uno dei compiti più importanti di una società, e le vacanze scolastiche siano solo un conciliare le attività con le scadenze climatiche e le festività laiche e religiose (ti lascio un link sulla situazione in Europa http://www.orizzontescuola.it/giorni-vacanza-nei-paesi-europei-stesso-numero-giorni-diversa-distribuzione/), certo da noi 6 festività sono state abolite una trentina d’anni fa per fini industriali 😉 ripristinarle tutte e rivedere il calendario lavorativo sarebbe un danno?
Per i futuri geom sulle navi prevedo un florido futuro, han passato tanto tempo a bordo piscina e sala slot, dove il personale specializzato raccoglieva i soldi da puntare alla roulette, e nemmeno un minuto in sala macchine, d’altronde non erano maturandi dell’Istituto Nautico, insomma erano in vacanza, un periodo di vuoto vagante.
Conosco la situazione vacanziera europea e non ti nascondo che mi piacerebbe avere 1 oppure 2 settimane di vacanza in più in inverno togliendole alla estate. Potrei così avvicinarmi meglio alla montagna o usufruire dei prezzi scontati delle crociere che in estate sono alquanto care. Ma dobbiamo fare i conti col solleone.
:-):-):-) benedetti ragazzi geometri! I futuri nautici ho il sospetto che faranno le gite scolastiche in mongolfiera:-)
Buon weekend Mariro’, ciao 🙂
Ciao Marghian
buon fine settimana. Grazie
La signore in questione NON CAPISCE NIENTE. Te l’hanno pubblicato? Sono curiosa. Se non l’hanno fatto sono degli emeriti……(concludi tu). Un abbraccio
Sì, Io Donna ha pubblicato il mio commento, che non è rimasto solo. Questa settimana non ho voluto comprare la rivista. Non è che comincia a starmi antipatica? In realtà mi infastidiscono i giornali che propongono articoli a “sensazione” pur di incrementare le vendite. Figurati chi si presta a tali manovre…
Ricambio l’abbraccio, cara Lucia. Grazie 🙂
Grande Mariro’ 🙂
“La scuola e’ finita, andate al mare”. “Sia ringraziata l’estate”. 😉
A parte le battute, spero chce la Saraceno ti accetti il commento. Altrimenti dimostra di essere ulteriore…-omissis-. (se e’ lei la moderatrice, non so…)
Io farei rientrare questa “idea” (parola troppo bella, “idea”…) in un contesto ben piu’ ampio, insieme con le varie altre belle “idee” tipo: “qualche ponte in meno, qualche festivo in meno, lavorare di piu’…”(l’allora capo del governo Silvio Berlusconi). E ancora:”occorre innalzare l’eta’ pensionabile!”- Emma Marcegaglia, allora presidente di Confindustria, la cui “idea” e’ stata poi eseguita dalla Fornero, su “ordini superiori”. Idee e proposte come “Aumento dell’orario di lavoro”, “riduzione delle ferie”, e quant’altro, sono proprio la tendenza -in generale- che io vedo, e non solo in Italia. Scusate una nota di colore ” politico”, ma ogni dove io vedo “venti di destra”. O, se non ci piace questa espressione “politichese”- ma le cose sembrano essere cosi’, che tendano ad andare cosi’- dico allora “la tendenza ad andare contro la liberta’ e dignita’ della gente”, dominarla, assoggettarla, “spremerla”, in nome di un “efficientismo” sempre crescente. Ma anche la gente stessa, poi, tende a questo “fare fare fare” da dire, molti di noi stessi, che “il riposo è tempo sprecato”. Mariro’, io non so nulla di scuola, ecco perche’ ti ho fatto un discrso piu’ “generale” e “volante”, diciamo cosi’. io penso poi anche ad una sorta di scia emotiva”, di chi ci da lavoro. “Ah, le scuole restano aperte? Allora anche noi- altri settori-, e si va verso quel “nuovo schiavismo”….mi fermo qui, ciao Mariro’ 🙂
Marghian
Il tuo discorso generale è condivisibile e fa saltare la mosca al naso quando, cioè sempre, a riempirsi la bocca sono i personaggi “illustri” che nemmeno sanno di cosa stanno parlando, ma intanto parlano e parlano, dai loro lussuosi luoghi di lavoro e di vacanza, pur di restare visibili.
Sulla scuola e della scuola parlano tutti, soprattutto dei due mesi di vacanza dei docenti, quello prude ai più. Che poi gli istituti statali strutturalmente siano allo sfascio, edifici fatiscenti, freddi d’inverno e caldi d’estate che gli stipendi siano di miseria, frega poco. I due mesi di ferieeeeeeeee!!!
Che ne sa la sociolfilosofa del lavoro quotidiano degli insegnanti, delle responsabilità, del logorio continuo? Lei fa altro, da sempre, e si permette di umiliare una categoria di lavoratori che cercano di mettercela tutta nonostante tutto e anche tutte quelle famiglie che non possono permettersi vacanze decenti, proponendo l’ammassamento dei figli in aule bollenti. La cosa che mi ha dato più fastidio è stato il NON riconoscimento delle competenze professionali dei docenti. Forse la signora non lo sa che noi andiamo a scuola per insegnare discipline di studio e NON per giochicchiare o fare le badanti.
Ciao Marghian
buon mare. Si sta preparando un altro fine settimana di fuoco.
Ciao Mariro’. Tutto giusto. “Che ne sa la sociolfilosofa del lavoro quotidiano degli insegnanti, delle responsabilità, del logorio continuo? “. A tal riguardo, ti riporto l’opinione espressa in tv tempo fa da un altro siciofilosofo, evidentemente migliore: “attenti, stiamo attendi a non distinguere troppo nettamente, e categoricamente, i llavori unsiranti e non usiranti. Certo, una distinzione fa fatta. Ma cosa sappiamo di quanto puo’ pesare il lavoro una maestrian che fa le sue sei ore. Cosa sappiamo del suo carattere, della sua situazione specifica, del suo stato di salute. E della famiglia, di…”. Anche per noi impiegai di altra categoria, la caccia alle streghe è abbastanza evidente. “io quando posso, dopo pranzo mi corico un’orettta”.– “Ma tu non ti stanchi…” (beccati questa). Cosi’ succede, anche. Ciao Mariro’.
Grazie del “buon mare”, a proposito, questo pomeriggio ci vado 🙂
“…di quanto puo’ pesare il lavoro una maestrian”- “…di quanto puo’ pesare il lavoro AD una maestriNA 🙂
Un passaggio veloce solo x dirti che la tua isola è fantastica😀😀😀oggi Noto Modica e Marzanemi!
🙂
Il barocco Il cioccolato Il pesce fresco
e tanto altro
grazie Mariella, buon proseguo di vacanza ❤
La scuola è un argomento spinoso, nel nostro paese. Ed è naturale che lo sia, perché ormai la cultura non è più di casa: a furia di taglia e cuci, le attività pubbliche sembrano diventate una sartoria.
Un sorriso per un sereno fine settimana.
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Infatti! Dici proprio il vero, una sartoria sempre più antiquata e noi operatori dobbiamo fare salti mortali per mantenere un minimo di dignità.
buona domenica, grazie 🙂
sulla Scuola hanno messo le mani, prima la Marystar mentre il colpo di grazia lo ha dato il “Fiorentino” (ma non aveva detto di voler andare via?)
Ah, la Marystar! Un mito ( al contrario) !!!
🤔 speriamo sia l’ennesima ca..ata
Me lo auguro.
Fa rabbia, però, notare come alcuni personaggi abbiano sempre qualcosa da dire, anche a sproposito, pur di dire e fare, fare e dire.
Oramai siamo al paradosso, questa gente ogni giorno ne spara una diversa. Bisognava chiedere alla Sig.ra Saraceno se ai suoi tempi quando andava a scuola, sarebbe stata felice di farsi le proprie vacanze sempre dove ha trascorso l’inverno e la primavera… La risposta ora sarebbe positiva – dall’alto della sua sapienza – mentre se qualche politico dei tempi andati avrebbe proposto questa, la “ragazza” Saraceno non sarebbe stata daccordo sulla sua stessa teoria del cavolo.
Ciao Marirò, buona serata 😉
Ciao Emilio,
queste manovre sono soprattutto indirizzate ai bambini di asilo e elementare. Figurarsi se i ragazzi liceali accettino di passare l estate tra i banchi di scuola! Lo si nota già nei tanti grest che ci sono, anche ben organizzati, ma funzionano sino ai 12 anni, poi i ragazzi vogliono altro e per tre mesi non vogliono sentir parlare di scuola, a ragione. I grest che funzionano sono quelli curati da seri animatori che propongono tante attività, primo fra tutti le escursioni e da gente specializzata in vari sport. Nella mia zona ci si iscrive a un grest se c’è la piscina altrimenti se ne fa a meno. Con i grest che funzionano ci sono bambini e genitori contenti e anche i giovani animatori che hanno la possibilità di guadagnare qualcosa nel mese di giugno luglio. Ad agosto i grest non funzionano perché non ci sono iscritti. Nemmeno a fucilate riusciresti a convincere un ragazzino a passare il mese di agosto in una aula scolastica!
ciao buon proseguimento di estate 🙂
ormai siamo dei baby parking a tempo pieno. Di studiare ed apprendere non se ne parla nemmeno, ma togliere i figli a dar noia alle famiglie tutte intente a fare le sue cose allora va bene. L’importante è che si badino… 😦
Invece di dare dignità alla professione docente, si preferisce, ed è più facile , umiliarla sempre più.
Come va la mamma ?
Al solito, sofferente. Questo caldo la distrugge, ma siamo qui. L ‘altro pomeriggio ha voluto rivedere i suoi album fotografici di scuola, è stata un’insegnante, e di moltissimi suoi alunn i ha ricordato aneddoti e situazioni.
A leggere certe cose si rimane stupefatti cara Marirò. Ma come ben sai in Italia prima che vada in porto qualcosa ce ne vuole. Quindi puoi ben sperare che ciò non si farà. Baci. Isabella
Mah, cara Isabella, in questa Italia c’è ormai da aspettarsi di tutto…anche che una persona che dicono colta e attenta ai valori familiari e femminili e con carriera luminosa e danarosa, si metta a disprezzare e a manifestare una ostilità faziosa verso una categoria , quella degli insegnanti, tra le più vessate, senza un minimo di pudore e di conoscenza psicopedagogica di base.
Baci ricambiato, ciao
assolutamente con te, mia sorella insegna quindi…so. la buona scuola…ovverp le macerie di una scuola che una volta, forse, era buona….ciao e buona giornata
Ci prendono per posteggiatori estivi! Se di questo si è tutti convinti….questo inizieremo a fare, estate e inverno!
Questa tizia filosofa credo non sappia minimamente che significhi insegnare in una scuola pubblica e in classi con 25 -30 alunni di tutti i generi e non ha la più pallida idea del lavoro che ogni insegnante è costretto a portarsi a casa. La signora fa o faceva la prof universitaria….e mille altre cose nel contempo….
non sa quello che dice, questo è sicuro, del resto questi sono i tempi delle parole ..alla va là che vai bene…
Certo da lei non me lo sarei aspettato. Una persona di solito attenta, mi pare che qui si sia fatta prendere dall’ormai comune (purtroppo) clima di svalutazione degli insegnanti, a cui tutti si sentono in diritto di dire come dovrebbero lavorare, quasi che fosse un lavoro che chiunque può fare. Gli stipendi bassi sono solo uno dei segni di questa scarsa considerazione sociale. E adesso mettiamoli anche a fare gli educatori, a fargli condurre attività musicali, sportive, di animazione, tanto si sa, sono cose che può fare chiunque, persino un insegnante. Sì, capisco che tu possa aver voglia di mordere, è venuta anche a me. Prima o poi ci toccherà riconoscere che quello dell’insegnante è un lavoro, e un lavoro professionale a tutti gli effetti, appagante e bellissimo, per chi lo fa con passione, ma è un lavoro e non una missione. Non si può chiedere agli insegnanti di essere esperti a 360 gradi e lavorare di più senza il riconoscimento (sì, anche economico) del valore delle loro competenze.
Grazie Alexandra per questo commento.
C è poco da aggiungere a quanto hai scritto e che indica quanto la scuola statale sia , per i pezzi importanti di questa italietta, solo un peso, da umiliare sempre più.E la prof Saraceno lo ha appena fatto.
La penso come te cara Mariro’, fammi sapere se ti risponde, sono curiosa, baci cara, buona settimana, ❤
Bah!
Sono sempre più perplessa, cara Laura e sempre più distante da certe situazioni e personaggi.Dalla Fornero in poi, tutto un disastro.
Ho ancora 5 – 7 anni di pieno lavoro e tante scempiaggini della buona-pessima scuola di questo governo, seguaci compresi, stanno ampiamente contribuendo a farmi passare la voglia. Eppure la professione insegnante sa essere così bella! Ma il troppo è troppo. E inizia a nauseare.
Ciao, scusa lo sfogo. Ti abbraccio
Hai ragione Mariro’, e’ bello insegnare ma stiamo toccando il fondo, non scusarti e parla sempre di queste cose, ti abbraccio tanto, ❤
Condivido il tuo pensiero, mia irata amica.
Troppo spesso succede di leggere scempiaggini.
Un abbraccio 🙂
La sociologa e filosofia in questione, unitamente alla ministra, ritiene che gli insegnanti siano balie.
Tu che sai l impegno che ci vuole, anche in termini di tempo, per scrivere mi spieghi come fa certa gente con cento incarichi importanti a sfornare libri e trattati come niente fosse? Io, col mio modesto lavoro di maestra e il mio essere moglie e figlia non trovo nemmeno il tempo per concentrarmi nella scrittura di un semplice post!
Stai incazzEta amica mia?? 😊
Tanto!