Caterina l’attende con gioia e quando Katy arriva col suo splendido bambino, si scambiano affettuosamente gli auguri di Natale. Poi chiacchierano amabilmente di tante cose mentre sgranocchiano del buon torrone. A Caterina è sempre piaciuto parlare con lei, così brillante nel conversare, colta, attenta, sensibile e le piace vedere Katy veramente in forma nei suoi nemmeno 40 anni: la maternità l’ha resa radiosa, il lavoro da poco conquistato le ha regalato fierezza e sicurezza e quel bambolotto che cresce che è una meraviglia, è il suo orgoglio. Sì, Caterina è contenta di vederla serena e tranquilla; sa che le feste non le sono congeniali, come non lo sono in tante famiglie allargate e per tante donne madri, e sa che sono motivo di sofferenza per lei e il suo bambino con quel padre che non vuole prendere decisioni.
Tra le due donne c’è sempre stato affetto e, nonostante la differenza di età, anche una discreta confidenza. Caterina è stata vicina nei periodi in salita della vita di Katy e le è stata anche solidale, pur sapendo che si stava ficcando in situazioni molto complicate con quell’uomo già padre di altri figli, ma Katy è passionale, determinata, capace di scelte forti, coraggiose e, dopo vari consigli e avvertimenti, non restò che sostenerla.
Caterina gioca a lungo col bimbo e quando arriva l’ora di andar via, li accompagna sino al cancello e accenna a un saluto al compagno di Katy. “No, siamo io e lui” dice lei, facendo un segno verso il figlio, “io e lui. Sto iniziando a sistemare tante cose ed è meglio così. Suo padre sarà una presenza saltuaria.” Caterina perde le parole mentre cerca di capire e Katy le viene incontro e l’abbraccia : “ Tranquilla, saltuariamente mi piace persino di più.” Poi sale in macchina, mette in moto e va via, salutandola con un sorriso.
“Auguri, Katy, buon Natale, felice anno nuovo. Un padre non può essere saltuario, non per un figlio.” Ma Katy non può sentirla, è già lontana e forse è meglio così.
Mary Cassatt – Reine Lefebre and Margot before a window – 1902
Bel racconto che parla di una realtà sempre più presente…
Buon 2016!!!! 😃😃😃😃
Una situazione secondo me assurda!
Buon anno, carissima!
Sicuramente situazioni difficoltose.
Grazie, Alessandra, serenità e sogni realizzati a te. Buon 2016 ❤
Grazie, Pif, ricambio con affetto 🙂
😉
“Perchè il sesso è divertente?”
Non arrossire, l’ho scritto virgolettato, è il titolo di un libro di antropologia di Jared Diamond (sottotitolo: Per capire come siamo fatti),
Ebbene in quel testo viene analizzato il comportamento della balia nera (ficedula hypoleuca) un simpatico passeraceo migratore il cui maschio prima costruisce un bel nido e quando una femmina attratta da un così bell’ambiente depone l’uovo lui inizia a corteggiare le femmine degli altri nidi che, visto il vigore del maschietto, son felici di essere condivise. Il poveretto si barcamena tra la femmin primaria e la secondaria, ma mentre alla prole della prima fa 14 consegne di cibo giornaliere, a quelli della secondaria ne riserva la metà (sto poveretto in autunno deve anche tornare alla base di partenza, non si può svenare). Il nome popolare di balia nera ha qualche attinenza con questo comportamento anomalo per una specie come gli uccelli notoriamete monogama?
In ogni caso meglio un figlio proiettato nel futuro che un aborto nel passato.
ahahah, il povero passero maschio avrà il fiato corto a saltare da nido a nido portando cibo…mischineddu, ma chi glielo fa fare??? però mica sa rifiutarsi, eh!
Sicuramente meglio un figlio proiettato nel futuro che il nero della morte. Inoltre, certe matasse ingarbugliate possono anche dipanarsi pian pianino e i fili riuscire a scorrere sereni ed equilibrati, senza eccessivi strappi. L’augurio sta tutto qui.
Beh, siamo tutti diversi ma…ti do ragione, un papa’ per un figlio non deve essere “saltuario”. Se si decide insieme di avere un figlio bisogna che entrambi sappiano essere presenti e responsabili al di la’ delle sorti della relazione. ciao!
La penso come te, un figlio è una grande responsabilità, un serio impegno. Poi le storie possono avere vari esiti, ma un padre, una madre, devono restare sempre tali per i figli.
Un caro saluto, a presto
ciao
Storie di vita che si intrecciano tra realtà e fantasia, dove le esperienze aggiungono un gusto dolce e amaro alla consistenza dei nostri giorni.
L’augurio per una lieta conclusione di 2015 e per l’inizio del nuovo anno.
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Ci sono vite che, a volerne scrivere un libro, questo si scriverebbe da solo.
Grazie Alberto, mille auguri a te 🙂
Molto bella la storia, hai tanta fantasia, ma credo essere in sieme anni per anni con bambini qualcosa di vero c’è sotto questa storia… ti abbraccio cara Marirò ♥
sì, cara Rebecca, c’è tanta fantasia ma anche realtà e nel mio lavoro ne incontro di bimbi in questa situazione. Non è una passeggiata. Ma in fondo ogni vita ha le sue salite e le sue discese.
Un sorriso per te, ciao 🙂
Cara Marirò… anche io avevo una infanzia muovimentata sembravano onde del mare a volte anche tempeste.. ma questi alti e bassi mi hanno formarto la mia vita…un bacio ♥
E tu sei un bellissimo esempio di chi ha saputo fronteggiare le alte maree della vita e ce l’ha fatta ❤
sono grate la vita per le turbolenze … leggi qui ti piace sicuro buon 2016 https://rebeccaantolini.wordpress.com/2015/12/31/san-silvestro-e-le-mie-usanze-buon-anno-2016/
Una storia che rispecchia tante situazioni reali, tante Katy che nella vita devono fare scelte e che si ritrovano con un compagno che poi alla fine non è veramente tale, avendo già un’altra famiglia. Auguri a tutte le Katy e soprattutto ai loro bambini.
Un abbraccio a te carissima Marirò e serena notte.
Pat
Sono tante queste realtà e spesso sono scelte consapevoli, al maschile e al femminile. Gli auguri vanno soprattutto ai loro bambini, dici bene.
Ciao Pat, a presto. Un abbraccio 🙂
Bellissimo racconto e veramente cara ,Molte realtà in ogni riga..
serena serata
Grazie, Maria,
serena notte 🙂
Ciao Marirò ❤
Un abbraccio, Libera,
❤
Se è una storia vera…..auguro a Kety di avere la forza e la capacità per crescere suo figlio da sola ma anche di trovare un uomo deciso e coraggioso che sappia prendersi cura di entrambi. Ciao Marirò, un abbraccio.
Questo lo auguriamo a tutte le Katy del mondo.
La storia è di mia fantasia, ma tanto vicina a molte realtà.
Ricambio l’abbraccio, ciao
Bel racconto ili! 65Luna
Grazie, cara Luna. Un saluto sorridente per te 🙂
Una bella storia, quelle che ormai sono la quotidianità della vita, ma a volte un padre saltuario può dare più che un padre presente/assente……e se Katy vive serenamente tutto questo, crescerà sereno anche il figlio…..
Dipende dalla relazione che si instaura tra padre e figlio. Di certo il bambino crescerà e inizierà a farsi delle domande. Auguriamogli di trovare risposte convincenti. Katy…sì, sicuramente meglio viverla con serenità…
Grazie Mariro’ per il bellissimo racconto, molto vero, ho visto il libro che stai leggendo, sai che voglio provare a fare le cassatelle siciliane, quelle della foto, poi ti diro’, 🙂 baci cara, buona serata, ❤
Il libro è troppo bello, la Torregrossa, siciliana legatissima alla Sicilia, come scrittrice mi piace parecchio e poi è un libro che parla anche di tradizioni, usi e costumi dei Siciliani, specie dei catanesi e del rapporto con S. Agata, protettrice della città e del seno delle donne. Le cassatelle con la ricotta, dette minne di S, Aituzza, sono i dolci tipici della festa e attorno ad esse si sviluppano leggende, superstizioni, devozioni e mille altre storie. Sono alle ultime pagine e nelle prime due c’è la ricetta dei dolci, che si raccomanda devono essere sempre pari. Se stai cercando la ricetta faccio due foto alle pagine e te le spedisco per mail.
Notte serena, ciao 🙂
Mandamele Mariro’, voglio, poi con calma, provare la ricetta, la storia m’incurioscisce e il libro, come hai scritto tu, dev’essere molto bello, ti mando un bacio cara, buonanotte e grazie, ❤
ricetta appena inviata
buona notte, ciao
Ricevuta, grazie cara, buonanotte, le faro’, sono troppo curiosa, il 5 febbraio come consigli tu, 😉
Fatte da te sono certa del risultato:saranno buonissime!
🙂
Poi vedrai, devo trovare lo stampo rotondo e piccolo, 🙂
Bellissimo racconto che rispecchia tante realtà purtroppo. Buone feste Marirò! 🙂
Molte realtà veramente. E alla lunga a pagarne un prezzo saranno i piccoli.
Grazie, Silvia, buone feste a voi! 🙂