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calendario, costume e società, Diritti dei bambini e degli adolescenti, diritti e doveri, fratellanza, Laura Pausini, ONU, paure, UNICEF
Sono stata e sono ancora impegnata in un corposo lavoro scolastico sui Diritti dei Bambini e dell’Adolescenza che abbraccia legalità e convivenza democratica, nonché tutta l’inquietante realtà che ci sta circondando, dai migranti a Parigi, dalla Siria all’Isis. Gli alunni stanno seguendo con interesse e interagendo in maniera tale che da giorni e giorni non riesco ad assegnare uno straccio di compito: ognuno deve intervenire, ognuno vuole portare un esempio, qualcuno ha una soluzione pronta, tutti hanno sentito alla televisione che… ,ecc… : assicurati diritto di espressione, parola e opinione! E i doveri? Anche, anche…
Dopo aver presentato i 54 diritti della Convenzione Onu del 1989 e aver letto, discusso e analizzato i 40 riscritti con linguaggio semplificato dall’Unicef, dopo aver letto due libri sui diritti umani e aver fatto vedere documentari, filmati, immagini che evidenziano come non tutti i bambini del mondo hanno assicurati i diritti, nemmeno i fondamentali come cibo, medicine e una casa, dopo fiumi di parole, esempi e conversazioni , chiedo agli alunni di riflettere con calma e di scegliere due diritti ciascuno tra i quaranta esaminati, quelli che ritengono inviolabili, quelli che dovrebbero avere tutti i bimbi del mondo e di indicarmeli l’indomani, anche dopo averne discusso coi genitori, per arrivare alla selezione di 12 diritti al fine di realizzare un calendario illustrato.
Certa che avrebbero scelto il diritto di avere una casa, di giocare, di andare a scuola, di avere un nome, una famiglia, di essere tutti uguali, di rispettare le varie religioni, di non lavorare, preparo materiale e disegni, foto, canzoni, poesie su questi diritti per offrire degli stimoli maggiori alla riflessione, ai disegni, al pensiero scritto.
Stamattina a scuola si va alla scelta e alla selezione dei 12 diritti che illustreranno nel nostro calendario 2016 e… arrivano le sorprese. Le mie previsioni erano quasi tutte sbagliate. Gli alunni non hanno scelto i diritti che già posseggono, ma che altri bambini del mondo non hanno, hanno scelto ciò che stanno inseguendo e, soprattutto, hanno scelto le loro paure.
A votazione e stragrande maggioranza hanno deciso per il diritto di privacy, il diritto di formare gruppi, di opinione ed espressione, di essere informati e difesi se rapiti, diritto a mantenere contatti con entrambi i genitori anche se separati, diritto ad essere difesi dalle droghe e dagli abusi sessuali, diritto di non lavorare, diritto alla salute. Dovendo arrivare a 12, mi hanno quasi fatto un favore personale quando ho suggerito il diritto al gioco, i diritti dei disabili e il diritto alla vita.
Non sono mancati suggerimenti chiari ed espliciti, molti già contenuti nella Convenzione dei Diritti, ma che loro avrebbero voluto rimarcare meglio: il diritto di essere una bambina uguale a un bambino, senza divieti e ostacoli perché femmina, il diritto di fare un lavoretto estivo per genitori e parenti con relativo aumento di paghetta , il diritto di non andare a scuola se la sera si è fatto tardi, il diritto (da italiano) di mettere una guardia giurata accanto a ogni migrante che accogliamo per capire se è pericoloso o meno.
Alla fine mi chiedo se sono stata io a non aver saputo coinvolgere la classe a tal punto da far comprendere che certe necessità umane che loro hanno la fortuna di possedere, diventano sogno per altri bambini meno fortunati o se ho messo troppo impeto su certi diritti e meno su altri, influenzandoli. Può darsi o forse sono loro che, dando per sicuri e scontati alcuni diritti, sono andati decisi verso altri aspetti che (giustamente, per carità!) li preoccupano per il loro futuro, mettendo in secondo piano la globalità e la fratellanza insita nell’argomento.
Individualismo? Personalizzazione? Un bel pizzico di egoismo? Insicurezza? Maturità? Coerenza? Non so. So che sono sì bambini di nove anni, ma non smettono di sorprendermi, nel bene e nel meno bene.
nives1950 ha detto:
Forse dovremmo ritornare a leggere il Libro CUORE!
Complimenti per l’amore ai bambini….sei speciale, Marirò!
Nives
ili6 ha detto:
Non farebbe assolutamente male, cara Nives.
Grazie per il video, lo farò vedere ad alunni e genitori quando ci scambieremo gli auguri.
Ti abbraccio, ciao :))
Elle ha detto:
Riflessione interessante. Anche io all’inizio immaginavo risposte come quelle che hai pensato tu: era quello che avrei risposto io a scuola, perché era regola non scritta che dovessimo rispondere così. Qualche “altro” diritto l’avrei pensato, forse avrei avuto il coraggio di proporne uno, ma sapendo già che sarei stata contrastata da chi la lezione la conosceva bene: bisogna pensare ai bambini meno fortunati. Cose che da grandi spesso si dimenticano, proprio perché essere altruista rientra fra i doveri dei bambini. Ne concludo che oggigiorno non si sta più dietro alle regole non scritte di altruismo sbandierato, si è senza vergogna più egoisti. Se questo sia influsso del genitore dalla nascita o solo al momento di affrontare certi argomenti, non so dire… ma forse è proprio questo: la condanna a chi non si mostrava altruista, un tempo era più pesante?
Ciao Maria Rosaria, ti ho ritrovata in un commento a un mio post legato a Scriveregiocando e son venuta a curiosare 😉
Buona domenica
Elle
ili6 ha detto:
Ciao Elle, lieta del tuo curiosare 😉
Le vite sono spesso accompagnate da regole non scritte, osservate, ma poco sentite e quindi presto allontanate. Un tempo queste regole non si discutevano minimamente e in un certo senso aiutavano a non mettersi nei pasticci e a crescere in armonia. Oggi un genitore dice al figlio che se riceve uno schiaffo deve difendersi con un pugno se non vuole passare per pirla. Non so a cosa questa libertà di dire e di fare porterà nel tempo…
Ho letto le tue due pagine di Scriveregiocando 2015, complimenti e…sul pranzo di Natale la penso esattamente come te, ma ai miei ospiti non posso dirlo! :))
MARGHIAN ha detto:
Mariro’, sono bambini di nove anni. Appunto, e’ da parte loro che si manifesta- ancora-slancio, ricchezza di pensiero, voglia di cambiare (o di non cambiare, se la societa’ tende a volere che cambino in peggio), rivendicazione di diritti, egoistici o altruistici che siano. I bambini di nove anni, o di sette o di dieci hanno piu’ da dire di molta gente “cresciuta”, credimi. La sera, prima di cena, io sono solito recarmi in piazza. Non sento una parola- o quasi- si tematiche sociali, su cose che accadono oggi, non una parola che non siano di calcio, di lavoro o scambi di battute cretine, con preferenza allo sfondo sessuale. Vuoto assoluto, o quasi. Conto con le dita di una mano le persone della mia eta’ con le quali posso argomentare (finalmente, un tizio indelligente sta arrivando..). Il resto, quasi vuoto assoluto. Imagina che onere, per te, se questo compito tu lo avessi assegnato a questa gente, che si crede cresciuta.
E’ normale, Mariro’, che le “scelte” cadano principalmente su diritti che ci riguardino (questo a prescindere dall’eta’, bambina adolescente o adulta). Un disoccupato “pigia il tasto” sul lavoro, un gay su diritti che gli rigurdano, cosi’ pure uno studente sulla scuola, o una donna sulle questioni femminili (emancipaizone, parita’ eccetera). In generale, ovviamente. Ciao 🙂
Marghian
MARGHIAN ha detto:
“su diritti che gli rigurdano”..segnalo pure in rosso, Mariro’, (ti faccio lavorare anche qui)…..”che lo… riguardano” 🙂
ili6 ha detto:
😀
non ci penso minimamente a lavorare anche qui 😀
la tastiera colpisce tutti :))
MARGHIAN ha detto:
“La tastiera colpisce tutti”..fugurati io, ceh ne ho due- anche quella musicale, dove gli errori non mancano nemmeno li’ 🙂
Ciao.
ili6 ha detto:
Di “Vuoti” purtroppo ne notiamo ovunque e in ogni stato e situazione sociale.
I bambini hanno tantissimo da dire, vero, a condizione che li solleciti e li ascolti e qui l’adulto ha un mare di doveri da dover affrontare. In questa breve poesia sul diritto del bambino ad essere educato, Tognolini lo spiega bene:
Se mi insegni, io lo imparo
Se mi parli, mi è più chiaro
Se lo fai, mi entra in testa
Se con me tu impari, resta.
Sì, è normale, ma sarebbe anche normale che i bambini mantenessero un po’ di quel candore che da sempre li caratterizza-va. Oggi, invece, a 9 anni tendono a ragionare come uno di 19. Ma ne hanno pur sempre 9 di anni.
Ciao, buona notte 🙂
MARGHIAN ha detto:
Ciao, Mariro’, finalmente risco a risponderti.
“Se mi insegni, io lo imparo
Se mi parli, mi è più chiaro
Se lo fai, mi entra in testa.
Se con me tu impari, resta”.
Ed e’ sempre il dialogo, l’interrelazione e la reciproca partecipazione ad essere importante. Parlare ed ascoltare, parlarsi ed ascoltarsi..Ed e’ questo, Mariro’, che si sta perdendo. “Ma ne hanno pur sempre 9 di anni.”, e’ vero, non si dovrebbe “forzare la mano”. Cio’ che mi preoccupa, lo ripeto, e’ il vuoto- vuoto culturale, di valori, eccetera che vige nei grandi, e tale vuoto(o carenza) ricade poi sui figli. Ciao, ‘notte 🙂
Marghian
ili6 ha detto:
Dialogo e interrelazione sono la base di qualsiasi educazione: non si possono perdere!
Grazie Marghian, ‘notte a te. A presto 🙂
MARGHIAN ha detto:
Ciao Mariro’, buona domenica. Vuoi venire a vedere il mio albero di Natale? Quello virtuale, quello reale – in casa- non ce’ 🙂
TADS ha detto:
complimentoni Marirò,
sei veramente una GRANDE insegnante, lo penso veramente, credo tu non abbia niente da rimproverarti, i bambini sono lo specchio dei tempi e della società, direi omologati su tanti fronti condivisi
ili6 ha detto:
Oh, Tads, grazie, mi confondi e conforti. 30 e passa anni di lavoro e sto sempre a mettermi in discussione! Crescerò prima o poi 😉
Diritti, doveri, Costituzione, sono argomenti complessi per i bambini e la scuola non deve esimersi dall’affrontarli. Anche i piccoli sono parecchio omologati: hanno rivolto un pensierino verso i coetanei meno fortunati per soffermarsi, poi, con attenzione su ciò che più può coinvolgere la loro quotidianità e il loro futuro. In fondo non riesco a dargli torto.
keypaxx ha detto:
I bambini riflettono le sensazioni che pervadono l’aria, perché sono molto più ricettivi di quanto tendiamo a considerarli – difficile, infatti, rammentare i medesimi standard di pensiero nella nostra età dell’innocenza -. Regna sovrana l’insicurezza e i suoi derivati (diffidenza, paura, pessimismo, sgomento); perché questo è quanto hanno assorbito le famiglie di oggi e, pur involontariamente, trasmettono ai figli. Una realtà che non piace, ma è, appunto, risultato del nostro tempo.
Un sorriso per la giornata.
^___^
ili6 ha detto:
Proprio così, i bambini sono specchio del nostro tempo. La scuola cerca di dare insegnamenti di più largo respiro che a volte vengono ben recepiti, altre meno.
Quando consegnerò ai genitori il lavoro sui diritti che gli alunni stanno facendo, e che sta venendo comunque molto carino, dovrò accennare sulle scelte che i bambini hanno liberamente fatto. E chissà se i genitori si soffermeranno a riflettere…
Ciao, buona continuazione di settimana. 🙂
keypaxx ha detto:
Buona festività anche a te.
^____^
ili6 ha detto:
Felice domenica 🙂
Lady Nadia ha detto:
Niente e’ piu’ semplice come quando i bambini eravamo noi. ciao Mariro’😊
ili6 ha detto:
Ciao Nadia, grazie del passaggio 🙂
annamaria49 ha detto:
Sono bambini intelligenti e tu hai fatto un ottimo lavoro: hai saputo far comprendere il diritto alla libertà. Vero è che al primo posto vi sono i diritti sacrosanti che conosciamo, ma i tempi sono cambiati e loro vanno al passo con i tempi, sono ragazzini molto maturi e questo è bello: è ciò di cui ha bisogno la società del futuro.
Complimenti, Marirò.
un abbraccio
annamaria
ili6 ha detto:
I bambini di oggi sono molto informati e parecchio decisi: hanno le loro priorità, fanno scelte e sanno opinionare. Peccano, però, di superficialità e frettolosità perchè tendono a bruciare le informazioni, accantonandole per inseguirne altre e altre e poi sono intasati da tutti gli impegni che gli prepariamo. Amano essere ascoltati e questo noi adulti glielo dobbiamo. Ascoltarli è, inoltre, un grande piacere.
Un abbraccio a te, grazie, a presto. Ciao.
popof1955 ha detto:
I bambini, anzi no quando eravamo bambini, sembravamo dei fogli bianchi in cui gli adulti potevano scrivere qualsiasi cosa. Ma la scuola, la famiglia, l’oratorio …. non sono tutta la vita. Oggi il tutto è composto, molto più che un tempo, anche di notizie e immagini che lascino il segno. In questi giorni il demone della paura ha lascito i segno, specie su quei fogli bianchi.
ili6 ha detto:
Ci sono oggi troppi stimoli contrastanti per i bambini, stimoli che recepiscono in fretta, ma in modo confuso e spesso quei fogli bianchi se li scrivono da soli e coi pari.
Marisa Cossu ha detto:
Il diritto più importante è quello alla libertà e le libertà sono tante! Un saluto. Marisa Cossu
ili6 ha detto:
Sicuramente, condivido appieno. Un saluto a te, grazie, ciao.
Rebecca Antolini ha detto:
Sai tu secondo me sei una insegnante come erano anche nei tempi quando io era piccola.. rimane sempre cosi e tutto va bene.. a volte le cose non dipendano da noi ♥
ili6 ha detto:
Difficile cambiare alla (quasi) soglia della pensione, ma di corse ne faccio parecchie per stare aggiornata e dietro all’infanzia che cambia. Grazie, Pif, vengo a leggere di Tatanka, ho visto una foto tenerissima ❤
Rebecca Antolini ha detto:
Ciao Marirò, abbi un buon primo Avvento… quanto vai in pensione?
Tatanka non sta tanto bene poveretta.. ti abbraccio 😉
ili6 ha detto:
In pensione? Bohhh… quattro – sei, sette anni…pensione ancora troppo lontana per fare seriamente i conti.
Rebecca Antolini ha detto:
Allora hai ancora la possibilità di trasmettere buone cose ♥
ili6 ha detto:
Che bello quello che hai scritto, grazie 🙂
Continuo a provarci.
Rebecca Antolini ha detto:
Non ti conosco personalmente, ma daquello che leggo da te, penso che sei una brava insegnate .. e questo e fondamentale… ♥
Alessandra Bianchi ha detto:
Non ho risposte, se non una: tu sei una grande insegnante!
Un abbraccio 🙂
ili6 ha detto:
bah, ci provo da una vita a diventare grande. E cronologicamente ci siamo 😀
rosarioboc (Sarino) ha detto:
invece dovresti essere orgogliosa di quello che hai saputo fare e grata per avere la possibilità di insegnare a bambini con così tanta maturità, quando intorno ci sono adulti che non possiedono neanche la capacità di esprimere un concetto se non ripetere bovinamente quello di qualcun’altro, del solito imbonitore di turno. Sei stata capace -e di questo ti lascio i miei più sinceri complimenti- di responsabilizzarli mettendoli alla prova con argomenti di non facile comprensione per un bambino di nove anni… ma come spesso capita i veri bambini siamo noi adulti, loro -quelli veri- sanno sempre come sorprenderci :). Ciao
ili6 ha detto:
In questi giorni mi sono un po’ mangiata le mani per aver proposto questo lavoro così delicato e impegnativo, nonchè gigantesco perchè ogni punto ne apre un altro. Ed è una grossa responsabilità per un’insegnante. Ma ne sono contenta, la fatica poi passa e vedo questi piccolini molto interessati, curiosi, avidi di sapere e di capire. Per loro, ad esempio, è stato scioccante sapere che in altre parti del mondo bambine della loro età sono costrette a sposare dei vecchi. Ma l’argomento droga è stato quello che ha aperto più discussioni, più inquietudini, domande a non finire e sinceramente non me lo aspettavo.Sicuramente è indice di maturità. Sai alla fine cosa hanno liberamente disegnato su questo? Una sequenza in tre parti: un uomo appoggiato ai muri di una scuola col sigaro in bocca che invita un bambino a prendere una bustina gratis, un compagno grida NO, E’ MORTE! e nell’ultima sequenza un papà stende il pusher e lo lega a un palo in attesa dei carabinieri.Quando il gruppetto di alunni ha finito il disegno i compagni hanno approvato con un grosso (e liberatorio) applauso.
lucetta ha detto:
Si sono orientati verso ciò che potrebbe togliere loro ciò che già hanno. E’ comprensibile, tu puoi proporre ma non inculcare loro sentimenti che non provano.
Non ti colpevolizzare.
ili6 ha detto:
Sì, hanno puntato su ciò che potrebbe modificare in peggio la loro vita, che sentono sicura in molti aspetti. Avvertono la fragilità che stiamo vivendo, ma non si sentono in serio pericolo. E non sarò certo io a spaventarli.
No, non mi colpevolizzo. Ma sai che sono una che si fa mille domande.
Ti abbraccio 🙂
Laura ha detto:
I tuoi bambini sono fantastici Mariro’ ma con la maestra bravissima che hanno non poteva essere diversamente, stai facendo un bel lavoro, complimenti, un abbraccio cara, spero tanto che questo momento tremendo non porti piu’ morti, almeno quello, 😦 bacioni e buon weekend, ❤
ili6 ha detto:
Sono testoni e supermovimentati, ma anche bravi, propositivi
e aperti al nuovo. Mi fanno sudare 😉
Felice domenica!
Laura ha detto:
🙂 Un abbraccio cara, buona domenica, ❤
maria cavallaro ha detto:
I bambini non hanno scelto le certezze che già hanno, ma le paure che queste certezze possano svanire. Egoisticamente pensano a sé stessi e alla loro tranquillità e incolumità, piuttosto che alle necessità di altri bambini che non conoscono se non per sentito dire. In fondo i bambini sono lo specchio della nostra società materialista e conservatrice dei propri agi e delle proprie convinzioni. Hai ragione a sentirti confusa dalla loro risposta inattesa, ma in fondo hanno ragionato con la loro testa ed era questo che tu volevi. Secondo me hai raggiunto il tuo obbiettivo.
ili6 ha detto:
Non potevo non dare loro il diritto di scelta, visto l’argomento in questione, sarei stata contraddittoria. Sì, desideravo portarli alla discussione, al confronto, alla riflessione libera e ho lasciato tanto spazio al loro pensiero.
Sarà un calendario meno convenzionale dei soliti, ma sarà espressione delle loro esigenze, dei timori e della loro libertà.
Buona notte, ciao.
Silvia ha detto:
Non è colpa tua….non riescono a comprendere ancora, fanno fatica anche molti adulti che pensano ancora che badando solo al proprio orticello sono al sicuro….figurati!
Buona serata un abbraccio!
ili6 ha detto:
Già, un pizzichino, ino ino di delusione per la poca solidarietà c’è stata. Sai, il candore dei bambini…macchè!
Ti faccio sorridere: Ieri a gruppetti hanno abbozzato i disegni dei vari diritti scelti e sulla privacy, -al primo posto, eh!-, hanno disegnato una mamma che spia furtiva nella stanzetta della figlia dove ci sono un PC, un diario con tanto di lucchetto, un pacco e una busta chiusi, un televisore e un telefonino. Potevano mancare??? E, gigantesco, hanno scritto SECRET!
Buona domenica 🙂
Silvia ha detto:
però…..ci si rimane davvero male… 🙂
buona domenica a te Marirò!
Diemme ha detto:
Purtroppo una realtà diversa da quella che si vive è una realtà astratta, difficile da elaborare.
Mi ricordo quando insegnavo a una ragazza in una casa famiglia lo stoccaggio degli alimenti, e le parlai di come in casa si mettono gli alimenti nel frigorifero… quella mi scoppiò a piangere, e poi la suora mi spiegò che non aveva mai avuto una casa, provviste di alimenti, e figuriamoci un frigorifero! Un esempio che non era in grado di capire…
ili6 ha detto:
Sì, è proprio così. Una delle discussioni più difficili che in questi giorni mi sono ritrovata ad affrontare è stata quella dei bambini migranti non accompagnati, che arrivano da soli pur di scappare dagli orrori. Ebbene, i miei alunni non hanno giustificato i genitori di quei bambini messi soli sui barconi. Inutile dire che non avrebbero avuto chance se fossero rimasti a casa. Non hanno idea degli orrori da cui cercano di scappare e non ammettono l’abbandono.Un mio alunno, il più pestifero, si è sciolto in lacrime: “meglio morire che lasciare mamma e papà!”
A tratti mi sono vista persa…
mairitombako ha detto:
MI FAI SENTIRE STRANA PERCHE ANCHIO LA PENSO COME LA PENSI TU MIA CARA CARISSIMA ..
NON SO CHE DIRE E NON VORREI AGGIUNGERE ALTRO DA TUTTO CIO CHE HO GIA LETTO SOPRA SCRITTO DA PARTE TUA
UN ABBRACCIONE
ili6 ha detto:
e io che pensavo che nella hit parade dei diritti ci fosse il gioco!
Stanno crescendo anche questi alunni …e in fondo è un bene 🙂
Buona serata, un abbraccio 🙂