Tag
caos dicembrino, dicembre, discriminazione, divieto di festeggiare a scuola il Natale, festeggiamenti, intercultura, lavoretti natalizi, maestre in tilt, Natale, Natale a scuola, preside di Bergamo, recite scolastiche, religione, rispetto delle tradizioni italiane
Se dovessi attribuire un aggettivo al mese di dicembre, lo definirei di certo caotico, almeno sino al 26. Poi viene la parte bella. Pochi giorni, lo so, ma di meritato relax, di vera vacanza, ovunque, anche a ciabattare a casa.
Al di là delle situazioni familiari e dello shopping obbligato, che incidono parecchio e sempre più, ciò che per me determina buona parte del caos dicembrino è il lavoro. Da giorno 1 noi maestre diveniamo delle folli esagitate perché entriamo nel conto alla rovescia che culmina con la “recita” e la consegna del “lavoretto” dell’ultimo giorno di scuola.
Ho sentito dire che tutto questo dal prossimo anno sarà vietato: EVVIVA!! EVVVVVIVA!!!!!!
No, cioè, mi spiego: le “recite” (più che virgolettate, eh…) e i lavoretti natalizi rappresentano comunque momenti di crescita per gli alunni che si cimentano in attività di vario tipo e che difficilmente si farebbero a scuola se non ci fosse il tradizionale scambio di auguri di dicembre: manipolazione, canto, minirecitazione, miniballetto, mini di tutto, ma sufficientemente ben fatto. Inoltre si misurano con una mini-prestazione e quindi con il superamento della timidezza e dell’impaccio, con un microfono, con un pubblico (genitori, nonni, zii, cugini, madrine, ecc…tutti ammassati in un’auletta, manco a dirlo…, ma con tanto di fotocamera in mano, mica si scherza, neh!). Che poi il pubblico, a furia di sentire letture, filastrocche e poesiole di pastorelli, angioletti e Babbi Natale, si annoi sino a tagliarsi le vene è cosa che a me non interessa: li avete messi al mondo i figli? Ora beccatevi la recita scolastica!
Ma anche questo non è poi così vero, ‘che alla fine questi momenti molti genitori li ricordano con emozione per parecchio tempo.
Il vero problema non è per i bambini che, tra l’altro, nel caos natalizio si divertono da matti, il problema è per noi maestre e per il nostro apparato cardiocircolatorio e fonico. Inutile dire che mi trovo nel pieno della questione, ma mi do coraggio da sola pensando che sarà quasi sicuramente (la preside si è già espressa…) l’ultimo anno: evviva!! Baci e abbracci ai ministri illuminati, a quel preside di Bergamo, all’intercultura, al rispetto dell’immigrazione, delle altre religioni, degli atei, dei credi di qua e dei credi di là, dei credi di ciò che vuoiiiii: viva, viva, vivaaaaa! Stop alle recite scolastiche, ai presepi a scuola, alla visita in chiesa, alle gite per paesi natalizi, ai lavoretti di Natale, alle letterine a babbo Natale e alla befana, stooooppete!
Vabbè, poi forse tutto questo mi mancherà. O forse no. Non lo so.
A dirla davvero tutta e tralasciando la fatica del momento (che poi miracolosamente passa) mi fa un tantino rabbia, cioè mi dispiace un pochetto dover rinunciare alle nostre tradizioni anche a scuola. Massimo rispetto per chi la pensa diversamente, ma un po’ di rispetto anche al mio pensare ci vorrebbe. Tutte le volte che ho visitato le moschee ho tolto le scarpe anche se quel rituale non mi apparteneva: ero in un altro Paese e ho rispettato credo, usi e costumi del luogo. Discorso lungo, questo…e sono troppo stanca per affrontarlo ora.
A pensarci bene che Natale sarebbe senza un angolino luccicante in classe? Senza le finestrelle dell’Avvento da aprire ogni mattina recitando una preghierina? Senza quella rima carina da inventare sul Presepe o sulla stella cometa? Senza le storie e le leggende natalizie da leggere e recitare per incantare i visetti dei bambini? Senza quei bigliettini d’auguri per mamma e papà e quel lavoretto sgangherato da costruire in gran segreto? Senza un panettone da gustare insieme ? Senza una casa (della maestra) cosparsa ovunque di pezzettini di cartoncino bianco, rosso, oro e verde? Senza le mani (della maestra) tatuate dalla colla a caldo? Senza polverina e glitter sui capelli di adulti e piccini? Senza impasto di das e similari con relative palline spiaccicate ai muri dell’aula? Senza lo sguardo di quel bambino che dimentica la parte da dire e mi chiede disperato aiuto? Senza quelle canzoni cantate centinaia di volte e poi urlate e stonate, ma con tanto di l’immancabile applauso finale? Senza i loro disegni? Senza…
No, no, sarebbe un Natale opaco.
Non toccate il Natale dei bambini, di quei bambini che amano prepararsi e festeggiarlo così come sono abituati a farlo! E non toccate il mio Natale finchè andrò in pensione!
Foto web – Se tutto andrà bene… il lavoretto di Natale dei miei alunni sarà somigliante a questo (e non sarà l’ultimo)
Buona Immacolata Concezione a tutti. 🙂
a noi nessuno ha parlato di ultimo anno per lo stress natalizio !?
Comunque finalmente ho finito anch’io (mhh non proprio), a dicembre però il tempo era tutto a scuola e dintorni, cioè scuola, corso di nativi digitali, corso di matematica, web del blog di classe, sito dell’Istituto… insomma un “tutto scuola” coronato dal Natale!!!
Ti metto il laboratorio del mio “lavoretto”, non è preciso, preciso come il tuo, ma all’insegna della laboriosità, progettualità, economia e allegria dei fanciulli…
Nei prossimi giorni, con calma, leggerò il tuo racconto 😉
Maria
è deliziosa la vostra renna, avevo già visto il video nel blog della tua classe e anche il video tutorial per disegnare la renna. La foto degli angioletti è da web, i nostri sono venuti un attimo diversi, qualcuno pasticciato, qualche altro ammaccato, due con l’occhio pesto….ma carinissimi. Sono stati bravi i miei alunni e ora sono cosciente di averli impegnati in troppe cose, ma ce l’hanno fatta, anche divertendosi.
Ora meritate vacanze per loro e anche per noi 🙂
come vanno le cose in sala prove???
siamo pronti per la performance teatrale natalizia???
Fatta, wow! E’ andata anche quest’anno e sono sopravvissuta :))
bella, bella, con la netta sensazione che se fossi rimasta a casa loro, i bambini avrebbero fatto comunque bene da soli, tanto sono bravi!
E i genitori hanno apprezzato (anche la brevità del tutto 🙂
Guai a far scomparire le tradizioni, cara Marirò. Già i tempi sono cambiati e le usanze di un tempo sono mutate: le famiglie sono meno unite e il Natale è fatto per lo più di una corsa al regalo. Le recite scolastiche, che nostalgia, e i lavoretti, sono qualcosa di speciale che fanno vivere l’attesa del momento magico. E’ vero che è un gran lavorio per voi maestre, ma quei teneri sguardi carichi di riconoscenza sono una ricompensa immensa. La mia nipotina di quattro anni l’anno scorso ha recitato una poesia natalizia davanti all’albero, che emozione. E’ una gran fatica, ma ne vale la pena!
Un saluto serale
annamaria
Una fatica, vero, ma ben riposta. I miei alunni in questo Natale hanno creato un libriccino con le loro filastrocche natalizie. Il tutto in gran segreto e svolto in classe (e a casa della maestra). Beh, quando ieri lo hanno donato ai genitori, con tanto di copertina patinata e firme e logo, è scappata qualche lacrima. Che, però, non si mettano in testa mamme e papà di avere figli poeti (che altrimenti son rovinata 🙂
Un caro abbraccio, buon fine settimana
Sempre post interessanti e ben scritti
Ti lascio l’ augurio di un buono e sereno Natale a Te e Fam.
Un saluto affettuoso
E.
Grazie, Eloise, Natale è davvero arrivato e con le solite corse. Auguri affettuosi a te e ai tuoi cari.
Ciao
Sempre più convinta : evviva Te
ma grassieee, cara Elena 🙂
Chiedo scusa a tutti, ho da due giorni dei problemi a navigare sul web e ad entrare nei vostri blog. Riesco ad entrare solo in pochissimi, forse in quelli con poche foto, gli altri non si caricano, compreso il mio. Posso leggere solo la mia bacheca e la pagina lettore e a commentare da questa nei blog aperti.
Penso siano problemi di megabyte, di connessione. Cercherò di risolverli. Buona domenica, a presto (spero)
Marirò
funziona 😉
m’è preso il panico all’idea che il blog fosse potuto sparire!
( e non ne ho mai fatto una copia…) mamma mia come ci tengo! preoccupante ‘sta cosa…
diciamo che quando non funziona girano gli ammennicoli, se poi viene la paranoia di perdere tutto… ancora peggio. Niente di preoccupante, il blog è un contenitore che custodisce i nostri pensieri, i timori sono più che giustificati.
Buon we, 65Luna
grazie, buona domenica sera a te
Buona Santa Lucia cara Marirò, non avevo nessun problema di entrare nel tuo blog… forse la WP fa aggiornamenti… non so altro…tvb Pif
sono entrata con una password di un router in prestito e tutto funziona. Ora so che wp o il pc non c’entrano, ma è un problema di connessione e il mio gestore telefonico domani dovrà vedersela con me…
Io ogni tanto mi lamento della telecom, ma poi alla fine mi tratano veramente bene…mi hanno gia due volte mandato un tecnico a sistemare le cose… reccentemente uso le fibre ottiche a 30 mega , e ho tutte telefonate gratis versu tutti tel italiani e tutti cel italiani.. 😀
qui non so se ci sono già le fibre ottiche.
Sto pensando comunque di tornare a telecom. Ho appena scoperto che teletù al momento mi sta inviando UN MEGA SCARSO!!!!! (e pago per 7 mega !) Ecco perchè non mi si aprono un sacco di pagine!
Domani mi sentiranno!!
io prima della fibre ottiche avevo alice 20 mega.. comunque non c’è tanta diffrenza di internet fra adesso e prima… per il fatto che fin ora non arriva la fibra non proprio in casa… magari fra qualche anno si… ma nonostante la telecom e la migliore
Ciao Ili6-Mariro’-. “Dicembre”, “natale”, “vacanze”. I tuoi alunni aspettano. dicembre proprio per le VACANZE : lol: , ne sono sicuro. Mariro’ Ciao 🙂
Marghian
Alle vacanze di dicembre io preferisco le vacanze di luglio-agosto. Con tutto il rispetto per il Natale, l’estate e’ l’estate 🙂
L’estate ha IL MARE e non si discute!
🙂
L’estate ha il MARE..ed ha anche la SALUTE, perche’ d’estate non mi becco sei o sette raffreddori. D’inverno si’.
anche, ma soprattutto loro aspettano i regali di babbo Natale!
🙂
Fino al…penultimo “comma”…non Ti riconoscevo più!
Sei proprio una maestra!…come si deve!… GRANDE E BRAVA!
Buona continuazione Marirò…di caos e…soddisfazioni!
VIVA DICEMBRE….VIVA LE MAESTRE…VIVA I BIMBI CHE CANTANO IL NATALE!
Nives
ehehehe, bisogna leggere sempre sino alla fine 🙂
Ancora il caos è totale, ma pian pianino stiamo completando qualche obiettivo. Il presepe è pronto, gli striscioni già attaccati alle pareti dell’aula, i biglietti per mamma e papà solo da rifinire, il libretto è in stamperia, gli angioletti aspettano di avere le ali e quasi i bambini conoscono la parte da recitare.
L’esperienza mi conforta perchè so che alla fine i bambini NON DELUDONO MAI e anche questo sarà per loro e per tutti un significativo Natale!
Grazie, Nives. Sogni d’oro
Con i bambini si ha il vero Natale. Arabi? mmmmm non comment! Aspetto il 26 per il vero relax come hai detto tu! Un abbraccio
non solo gli stranieri, sai, anche i bambini italiani ma non di religione cattolica. E sono parecchi e alcuni hanno genitori inflessibili. Io in classe ne ho tre di alunni italiani appartenenti ad altre religioni. La scuola per mancanza di insegnanti non riesce ad offrire giuste alternative a questi bimbi nelle ore di religione o in certe festività come il Natale ( che a dicembre praticamente non si fa altro in classe…). E’ una continua attenta mediazione per non turbare nessuno delle parti. Così se 22 bimbi costruiranno un angioletto, 3 faranno un pupazzetto di neve. E la maestra corre e corre…ma il 26 prima o poi arriverà 🙂
E arrivera’ per te il meritato riposo! Ma poche sono attente e attive come te!
Sei fortissima: “Che poi il pubblico, a furia di sentire letture, filastrocche e poesiole di pastorelli, angioletti e Babbi Natale, si annoi sino a tagliarsi le vene è cosa che a me non interessa.”
Ciao!
eh, dico io!
Mettono al mondo i figli e vogliono evitarsi le recite scolastiche???? Giammai!
🙂
dicci la verità…
ti piace calarti nel ruolo della sceneggiatrice e della regista, vero??? 😉
oh, ma si nota così tanto??
😉
Possiamo continuare a parlare italiano, oppure toccherà a noi imparare l’arabo?
eh, mi sa che….
non ci sarebbe nulla di male a imparare l’arabo, se non che è difficilissimo (penso) e che prima di tutto dovremmo imparare bene l’italiano e l’inglese e il tedesco e lo spagnolo. Quante vite serviranno???
Era soltanto una frase ironica per evidenziare il fatto che siamo noi a doverci adattare a chi arriva anzichè il contrario.
Il Natale, come giusto che sia, deve essere una festa meravigliosa per i bambini e per la loro creatività nell’affrontarlo. Gli adulti lo sentono meno. Proprio perché, con l’età adulta, svaniscono anche certi stati d’animo che rendono le persone più propense a sognare e a credere nell’incredibile.
L’augurio per una serena giornata a te.
^___^
I bambini amano il Natale e la magia che vi sta attorno, anche quella commerciale, purtroppo, anche quella…
Noi adulti, disincantati e non sempre sorretti dal credo, spesso lo viviamo bene grazie a loro. I miei Natali più belli, oltre la scuola, sono stati quelli coi miei nipoti piccolini e tutto quello che per loro si organizzava in casa.
Buon proseguo di settimana, Key. Grazie, ciao
Ti lascio l’augurio per un sereno Natale e per uno splendido inizio di anno nuovo.
^___^
Grazie Key
sono indietro in tutto e con tutti. Me ne scuso. In queste vacanze cercherò di recuperare.
Ricambio a te e famiglia l’augurio di buon Natale con un gran sorriso
🙂
Il voler essere a tutti i costi “al passo coi tempi” senza poi realmente sopperire e risolvere le problematiche di integrazione, mi sembra una cosa veramente stupida sinceramente. Un po’ come qualche anno fa ci fu l’idea di togliere il crocefisso dalle aule per rispetto alle altre religioni. Sono discorsi che si devono anche approntare ma poi nei fatti manca la sostanza se è vero che in Italia restano quasi semrpe “immigrati” e mai per loro si usa un termine diverso o se ne favorisce l’integrazione!
Mah…
anche alla luce degli ultimi vergognosi scandali capitolini… noi italiani non siamo propensi a integrare nessuno o lo facciamo solo se da certe situazioni ne possiamo trarre un beneficio.Amaro dirlo, ma è così. Vero è anche che nell’ultimo decennio è arrivata una massa tale di stranieri, dal sud e dall’est che ci ha trovati impreparati. “Marenostrum”, tanto per dirne uno, continua a spaccare l’Italia (e l’Europa). Altro che crocifisso e presepe…
….continua a spaccare l’Italia (e l’Europa) perché c’è gente che, nonostante tutto, crede ancora nell’ideologia pseudo buonista e pseudo moralmente superiore della sinistra. Dove, quando e come è nata questa convinzione di superiorità? Ah si; devono averla scritta nello stesso momento in cui hanno scritto la storia alla fine della seconda guerra mondiale….e si sa che la storia la scrivono sempre i vincitori. Per come fa più comodo a loro.
Ora che abbiamo visto che “la cultura dell’accoglienza” e successiva “integrazione” non era figlia del buonismo né della superiorità morale di chi l’ha proposta e difesa vorrei sapere dove sono cosa ne pensano coloro i quali l’hanno sempre difesa. Se non sbaglio prima di iniziare questa massiccia immigrazione gli stessi dicevano che ” i popoli vanno aiutati a casa loro migliorando le condizioni di vita”.
Poi è arrivato il sussidio per l’accoglienza ed eccoci qua.
Vi propongo la lettura di un discorso di Oriana Fallaci pubblicò nel 2005, quando fu insignita del Annie Taylor Award.
……e visto che parliamo di invasione, ditemi perché in Europa gli immigrati mussulmani materializzano così bene l’avvertimento che nel 1974 ci rivolse l’Onu e il leader algerino Boumedienne. «Presto irromperemo nell’emisfero del nord. E non vi irromperemo da amici, no. Vi irromperemo per conquistarvi. E vi conquisteremo popolando i vostri territori coi nostri figli. Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria». Bando alle illusioni: noi italiani, francesi, tedeschi, inglesi, spagnoli, svedesi, danesi, olandesi eccetera stiamo per diventare ciò che diventarono i Comanci e gli Apache e i Cherokee e i Navajos e gli Cheyenne quando gli rubammo l’America. Stranieri in casa nostra. Anno 2016? Anno 2100? Parlando della futura dominazione mussulmana dell’Europa-Eurabia, alcuni studiosi già riferiscono a noi come ai «nativi». Agli «indigeni». Agli «aborigeni». Di questo passo finiremo anche noi dentro le Riserve come i Pellerossa.
Concludendo riflettiamo su una frase di Dean Rusk (segretario di stato degli USA durante la presidenza Kennedy e Johnson e quindi democratico):
“Il pacifismo serve solo a rendere l’aggressore più aggressivo”.
ogni tanto il web riserva piacevoli sorprese, superfluo dire che condivido in toto.
sai che sono un po’ più aperta a questo discorso, forse perchè come italiana mi sento figlia di migranti. E’ la storia che, cambiando luoghi, tempi e personaggi va a ripetersi. Furono trattati male gli italiani in America, lo so, sono guardati male gli italiani oggi in Germania o altrove. Ora sono altri popoli a chiedere accoglienza e integrazione.
Ho letto quasi tutto della Fallaci e in tante cose concordo pienamente.
La differenza tra gli italiani migratori di allora e di oggi e quella dei mussulmani che ora arrivano in italia può anche essere di ideologia, di fine, di mezzo e non solo di disperazione. E’ un indubbio campanello di allarme.
Ciao
Penso che questa cosa sia semplicemente assurda,il Natale con la sua celebrazione fa parte della nostra tradizione ed è giusto che a scuola sia al centro delle attività in questo periodo dell’anno
Quel preside ha un’idea ben sbagliata di cosa sia l’integrazione
Come già scritto se si va in un paese con usi diversi dai nostri ci si deve adeguare e allo stesso modo chi sceglie di vivere qui deve accettare il nostro modo di vivere
Le nostre cittadine risplendono di colori e luminarie,i mercatini mettono allegria e i canti di natale sono dolcissimi: dovremmo perdere tutto questo per far contenti gli ospiti di altre tradizioni? Non credo proprio!
Il lavoretto è bellissimo !
Concordiamo in tutto.
Non siamo noi a dover rinunciare alla nostra indole, al nostro credo, alle nostre tradizioni. Rispetto e amicizia verso chi ci rispetta, indubbiamente, anche aiuti e solidarietà, ma chiediamo stessi sentimenti da chi arriva a casa nostra.
Il vero Natale è quello dei bambini … chi ha la fortuna di vivere il periodo natalizio accanto ad uno o più bambini può sentirne in pieno l’atmosfera magica. Buona Festa dell’Immacolata cara Marirò ❤ baci
Vero, dove c’è anche un solo bambino è inevitabilmente e meravigliosamente Natale ❤
Un abbraccio, ciao 🙂
Casa mia fa concorrenza ai supermarket del ehiiiii e’ Natale! Buona giornata 😊
quindi sarà bellissima!
oho, ma il presepe nella tua casetta virtuale??? anche quello è una bella tradizione a cui siamo affezionati e da non abbandonare 🙂
Già …lo devo fare hai ragione passi chi vuole! 😊
Natale ha un difetto: arriva il 25, quarta settimana. Quest’anno c’è enfasi per San Nicola (il 6) e Santa Lucia (il 12) prima e seconda settimana, maggiori disponibilità di spesa, mentre a Roma trionfa l’Epifania per inizio gennaio. Magari il ministero ha dato Direttive pensando a questo senza verbalizzarlo.
Ora vado a finire il presepe.
Ciao 😉
E infatti lo dicevo che dicembre è birichino e caotico…comunque non c’è S. Lucia o befana che tengano: il re della festa (dopo Gesù Bambino, si spera…) è l’amatissimo Babbo Natale!
I miei alunni hanno scritto delle filastrocche, potevano scegliere qualsiasi soggetto o tema del Natale. Indovina chi è presente in ogni filastrocca…proprio lui, santa Claus!
beh, che il Ministero pensi alle befane in fondo fa bene perchè col discorso pensione….il corpo docente è ormai sempre più pieno di befane e…gli insegnanti sono sempre da festeggiare! 😉
Phsi, phsi (nel senso che te lo sussurro all’orecchio): babbo Natale fa ingrassare, ha i colori della Coca Cola, delle Marlboro, della bandiera USA, insomma fa male alla salute delle giovani generazioni 😉
ehhhh, lo so, ma raccontalo a loro….
Oh, ma la bandiera USA è bella, molto bella (come tutte le bandiere )
🙂
Io ovviamente parlo sempre come austrica cara Marirò… ho belli ricordi della mia infanzia dei primo 4 anni della scuola materna.. durante il periodo d’vvento si faceva tante cose belle a scuola fra “basteln” ( cose fatto a mano ) cantare le canzone natalizie, ( e noi abbiamo veramente tanti ) abbiamo avuto anche il calendario d’Avvento in classe (eraviamo 24 bambini) e pero ognuno era una porta da aprire )
Anche quando eo in germania il natale e tutto il periodo d’avvento aveva un grande fascino per me..
Sono ancora bambina dentro e in qualche maniera mi piace aspettare alla grande serata alla viglilia di Natale… poi le due giorni festivi di natale .. e poi pian piano si torna alla normalità …
per me il dicembre e il mese più sereno .. ( i regali per me non hanno prirorità ) decidiamo sempre nei ultimi giorni se mettiamo qualcosa sotto l’albero.. almeno per la piccola Tatanka… Pif
Ma è bellissimo portare dentro un pizzico dei bambini che siamo stati! Io, poi, attorniata sempre dai bambini, ne porto due pizzichi. E mi piace 🙂
🙂
Cara Marirò, come non essere d’accordo? Sarebbe pura demagogia come lo è quella del preside che vieta il presepe per favorire a suo dire ”l’ integrazione”. Il Natale qui da noi è ”soprattutto” presepe e poi albero ( importato questo come usanza dalle regioni nordiche). E tutto il contorno che ne deriva ( a scuola lavoretti o quant’altro, regali, dolcetti, addobbi ) ma anche nelle nostre case, è ciò che crea festa per tutti. Finiamola con le sciocchezze sull’integrazione, che non è certo vietare ciò che ci appartiene per tradizione. Un caro abbraccio e buona festa dell’Immacolata. Isabella
A quel preside di Bergamo che ha vietato il presepe a scuola per rispettare gli alunni stranieri e non turbarli con le nostre tradizioni e la nostra fede, io chiederei cosa ha fatto o detto agli stessi alunni stranieri quando pochi mesi fa nella città di Bergamo sono state messe le panchine anti clochard e antimmigrati,( non so se ora rimosse dalla nuova giunta comunale dopo la vergogna che hanno suscitato in mezza Italia).
Integrazione significa accogliere, cogliere, spiegare, comprendere, arricchirsi a vicenda e certamente non vietare, dici bene cara Isabella.
Felice serata, grazie, ciao
Grazie, felice serata anche a te cara Marirò. Isabella
Se questa gente si vuole integrare deve vivere secondo le nostre leggi e le nostre abitudini. Non gli piace il Natale? Bene, in quei giorni non frequentino chi lo festeggia. E’ assurdo non fare il presepe in una scuola perché c’è un bambino di un altra fede. Si adegui. Si INTEGRI. Non gli farà certo male osservare (non dico piegarsi) ad un altra religione.
Di questo passo, allora, tra qualche anno ci vieteranno i salami e i prosciutti perché uno di loro si scandalizza entrando in un supermercato?
Federico II di Svevia un giorno si trovava ospite presso un sultano in medio oriente e questi, sapendo che il suo ospite non fosse musulmano, impedì al muezzin di richiamare i fedeli alla preghiera per non offendere la sensibilità di Federico. Quando Federico lo venne a sapere disse al sultano che aveva fatto male perché quelle sono tradizioni del posto che l’ ospite deve rispettare e lo informò che il giorno che il sultano avrebbe ricambiato la visita egli non avrebbe certo impedito il suono delle campane.
Leggete evoluzione o regresso nelle moderne ideologie?
Io ci leggo solo falso buonismo elettorale in quella che si può definire la peggiore classe politica che la penisola italiana abbia mai prodotto negli ultimi 2000 anni.
Sono pienamente d’accordo.Soprattutto con la tua conclusione che condivido in toto.Grazie del tuo commento.Mi fa piacere constatare che si vedano le cose per quello che sono senza false ipocrisie. Buona giornata .Isabella
Concordo in pieno, caro Bruno.
Tu che hai girato mezzo mondo, e forse più, ti sei adeguato tantissime volte a usanze e tradizioni non tue, rispettandole. Certo, da turisti o per brevi soggiorni non è come vivere in un luogo, lavorarci, andare a scuola, ecc.. ma il comune denominatore del senso del rispetto di ciò che trovi dove hai deciso di stare, è sacrosanto. Sta comunque a noi italiani difendere la nostra indole, le nostre tradizioni, le usanze, il credo, il nostro essere, proponendoli e promuovendoli. Altro che cancellare!
Mariro’ io ti adoro, 😀 Lo sai che ti ho immaginata in tutto quello che hai scritto, le dita incollate, la casa piena di foglietti di tutti i colori, senza voce, 🙂 dolcissima maestra, sei fantastica! ❤ Io posso dirti la mia versione da mamma di una bellissima bimba che imparava velocemente tutto, filastrocche, canzoni, balletti, era la sua passione, con la sua bella vocina un anno, faceva la seconda, ci ha fatto piangere tutti, mamma, papa', nonni, bisnonni, zii, amici.. le recite di Natale sono un gran lavoro, lo so, ho visto le preparazioni, ho anche partecipato portando torte, dolcetti, addobbi e aiutando quando ero alla materna, prima di essere assunta in ufficio, hai ragione sai, non si tocca il Natale!! Il lavoretto dei tuoi alunni sara' bellissimo, mi piace la tua idea! Dimenticavo, ti vedo anche ciabattare per casa, 😀 un bacione cara, buona festa dell' Immacolata, con affetto, Laura.
Che bel commento, Laura!
Le recite a scuola mi distruggono, ma so che fanno bene ai bambini e agli adulti, quindi cerco di affrontarle al meglio.
Un giorno sentii discorrere delle mamme di figli già grandi, eravamo in campagna e si parlava di scuola e di ricordi di scuola. I ricordi delle mamme erano tutti incentrati su queste festicciole scolastiche e sulle emozioni provate.
Sul lavoretto speriamo bene…io do solo la traccia, poi dovranno farlo i bambini di tutto punto. Sai che da due anni è assolutamente vietato consumare a scuola dolci casalinghi? Ora io immagino te, mamma eccezionale anche coi dolci e le tue torte che a scuola non potranno più essere gustate. Ti rendi conto?!?
Grazie Mariro’, ma scrivi cosi’ bene che e’ impossibile non immaginare quello che racconti, dovresti scrivere dei libri, a me piace molto leggere libri dove c’e’ la descrizione dei luoghi e delle persone, quando leggo penso di essere dentro la storia, sono sempre stata cosi’, quando leggo sono cosi’ assorta che non mi accorgo di cosa capita intorno, 😀 Chiara adesso e’ grande, non va piu’ a scuola ma non capisco come mai non si puo’ portare i dolci,fino a qualche anno facevamo feste e anche gare portando torte e biscotti, troppo strana questa cosa! Baci cara, buona serata! ❤
Grazie a te, Lauretta 🙂
La legge di 3 anni fa è ampia e la approvo quasi in toto. Vieta i festeggiamenti a scuola e il consumo di pietanze casalinghe.
Vieta le feste perchè momenti di caos e confusione, quindi per la sicurezza, per il tempo (non prettamente scolastico) che si impiega e per evitare eventuali discriminazioni. Sono ammesse solo le cerimonie decise dai presidi e approvati dai provveditorati. A scuola capitava di festeggiare i compleanni dei bambini su richiesta dei genitori che non avevano possibilità di festeggiare in casa o nei costosi locali. In effetti si perdeva parecchio tempo, c’era il problema della pulizia straordinaria dell’aula, ma si faceva contento un bambino e bastavano un ciambellone fatto dalla mamma e due caramelle per far festa.
A scuola ora non si possono consumare dolci e pietanze casalinghi per via della tracciabilità degli ingredienti legata alle allergie alimentari e per igiene non garantita. E’ consentito l’uso di prodotti industriali con chiara etichetta degli ingredienti. Sono consentiti i prodotti di un bar solo se il titolare fornisce e sottoscrive gli ingredienti utilizzati.
Se una mamma prepara una torta con la crema di nocciole e un alunno è allergico alle nocciole e io maestra consento che quella torta venga offerta al bambino che poi starà male, io rischio la galera.
E dire che i dolci casalinghi per bontà e genuinità nulla hanno a che vedere coi prodotti industriali….che peccato! 😦 Ma la legge ha le sue valide ragioni.
Sulle le allergie sono pienamente d’accordo, per carita’, sia per il bimbo che non ne puo’ niente che per la maestra, ma sono convinta Mariro’ che c’e’ speculazione anche in questa legge che vuole tutelare la salute dei piccoli, altrimenti come si fanno a vendere i prodotti industriali! Spero di sbagliarmi, un abbraccio, ❤
se si tolgono queste cose, al Natale dei bambini, cosa resta?
in molte case non c’è più modo di vivere il natale come una volta… gli adulti non hanno tempo e poi, coi tempi che corrono, certe cose non le “sentono” più…
Non c’è tempo, non c’è voglia, non c’è credo. Si va verso l’appiattimento, mascherato dal rispetto…
A buona parte dei bambini, tolto il Natale a scuola e in parrocchia (per chi ancora la frequenta) restano i centri commerciali, frequentatissimi anche senza un soldo in tasca, solo per passare il tempo 😦
CONCORDO IN TUTTO…HAI RAGIONE CARA…
SERENA SERATA
grazie, buona serata a te, ciao 🙂
Sono assolutamente d’accordo con te, se andiamo noi all’estero ci dobbiamo adeguare ai loro usi e costumi e perché loro non possono far lo stesso??? Se qualche addobbo gli da fastidio basta guardare da un’altra parte!
Fermo restando il rispetto per l’accoglienza, non condivido il doverci snaturare per gli stranieri. La pensiamo alla stessa maniera.
Buona serata, ciao