50 anni fa le Sue parole. A TUTTI noi il DOVERE di far vivere il Sogno.
Pachino (SR) – 16 Agosto 2013
Dal Sabatini Coletti – Razzismo:
Ideologia che, fondata su un’arbitraria distinzione dell’uomo in razze, giustifica la supremazia di un’etnia sulle altre e intende realizzarla attraverso politiche discriminatorie e persecutorie.
Da “Il razzismo spiegato a mia figlia”, di Tahar Ben Jelloun – Ed Bompiani
“Ogni faccia è un miracolo. E’ unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un’altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità”.
Alessandra Bianchi ha detto:
E quando qui noi andavamo in giro con le corna in testa, in Sicilia fiorivano arte, scienze e filosofia!
sentimental ha detto:
Ricordare per non dimenticare
Ma per nostra sfortuna i Sogni, spesso, vengono dimenticati
Felice mese, Marirò
Alidada ha detto:
chissà se quel sogno si avvererà mai.. gli uomini sono sempre il lotta tra di loro, sembra che l’odio e la guerra ce l’abbiano nel sangue. Tema molto sentito e sempre attuale quello del razzismo e si vede dai tanti bei commenti. Buona domenica Marirò
ili6 ha detto:
Sì, Ali, è la lotta del predominio e la paura di perderlo in qualche modo.
Che poi questo aver paura delle differenze…se ci ragioniamo un attimo è proprio assurdo.Le differenze ci sono, esistono in ogni cosa, essere e dove ed è grazie alle differenze che noi apprendiamo. E’ grazie alle differenze che entriamo in relazione con l’altro. La conoscenza, tu lo sai bene, avviene per discriminazione, per categorizzazione. Discriminare significa far differenza,distinzione e non implica il giudizio di buono e cattivo. Non dovrebbe, almeno…
Buona domenica a te, ciao.
Albrecht ha detto:
io vorrei capire una cosa una volta e per tutta. ammesso e non concesso (come diceva Totò) che esistano differenze di razze, ma dove sta scritto che quella bianca è superiore? che facciamo una scala meritocratica basata sulla cromaticità? allora così i finlandesi sarebbero superiori ai tedeschi che sarebbero superiori agli spagnoli che sarebbero superiori agli arabi. ma per favore!
ili6 ha detto:
Bentornato, Albrecht 🙂
Già, dove sta scritto che la razza bianca è superiore? E nella stessa razza bianca, quella più bianca? Che poi la moderna scienza antropologica abbia ampiamente dimostrato che non esistono razze, ma un’unica specie, homo sapiens, pare a molti non interessare.
la verità è che si ha paura del diverso, del diverso da noi, diverso in ogni ambito sociale o sfumatura, anche a volte la più banale. Solo così si spiega l’intolleranza tra culture diverse e, nelle stesse culture, tra persone semplicemente di altra provenienza territoriale. Paura di perdere il predominio, ignoranza ed indifferenza.
Oggi noi italiani abbiamo paura degli extracomunitari e dei cinesi, e scordiamo che un tempo non molto lontano gli extracomunitari eravamo noi. (e ancora lo siamo). La storia può insegnare tanto. Lo diceva anche Gramsci, ma aggiunse che la storia spesso non ha scolari.
Alessandra Bianchi ha detto:
Sono più che d’accordo!
Se penso a Bush Jr., poi…
Un caro saluto ^^
Alessandra Bianchi ha detto:
Bah… chissà perché il mio ultimo commento non è apparso dove intendevo metterlo io…
ili6 ha detto:
Rispondo qui che c’è più spazio 😀
Obama può avere i suoi lati negativi, può aver fatto i suoi errori. Mi riferivo alla scelta degli americani di averlo come loro Presidente, scelta che non fu ostacolata dalla quisquilia del colore della pelle.
Serena giornata, ciao
fab ha detto:
Grazie!
ili6 ha detto:
A te, Fab 🙂
nives1950 ha detto:
Aiutiamo gli EROI….Crediamo profondamente ad un mondo fraterno…
Rendiamo finalmente OMAGGIO alla Vita!!!
Nives
ili6 ha detto:
Certo, cara Nives, dovrebbe essere l’impegno di ogni essere umano degno di tale nome.
Un sorriso, ciao.
Donatella ha detto:
Rispetto e dignità sono la chiave per vivere in armonia… se solo tutti se ne ricordassero, quanta pace regnerebbe nel mondo! Grazie cara Marirò per aver postato questo stupendo pensiero. Buona giornata e un bacione ♥
ili6 ha detto:
Concordo pienamente. Grazie a te, un sorriso e felice serata.
Alessandra Bianchi ha detto:
Una sola parola: STREPITOSO!
ili6 ha detto:
Sì, il discorso di Martin lo è e non si può negare che da allora qualcosa si è smossa. E’ stata e continua ad essere una lunga e lenta marcia verso i diritti civili e l’integrazione. L’augurio è che si continui nel cammino.
lucetta ha detto:
Il sogno di Martin Luther King è il sogno di tanti uomini e donne di buona volontà che cercano quotidianamente di realizzarlo anche se c’è una controparte che lo ignora completamente anzi fa di tutto perchè non si avveri. Ma chi crede in Gesù, che ha salvato l’umanità dalla morte, SA che
un giorno sarà così per tutti coloro che avranno cercato di testimoniare nel loro vissuto quotidiano fiducia ed abbandono all’amore di Dio.
ili6 ha detto:
Il bello e il brutto dell’umanità è che non tutti la pensano e agiscono allo stesso modo. Rispetto e tolleranza dovrebbero essere alla base di ogni agire e di ogni sentire, ma non accade.
La tua Fede, cara Lucia, è forte, vera, degna e quieta. La storia ci insegna che altri hanno messo e continuano a mettere “in pratica” una fede (o pseudo tale) per lo stesso o altro Dio con un’efferatezza spaventosa verso altri esseri umani.
Hai ragione: non siamo tutti uguali.
Ti abbraccio con amicizia, ciao.
sentimental ha detto:
“Fa della Tua vita un sogno, e di un sogno una realtà”, questa frase di A. De Saint- Exupery (tu l’hai riportata in inglese) esprime in bellezza il consiglio a vivere la vita al meglio. Tutti hanno diritto al Sogno, l’umanità non ha colore, né pregiudizi (purtroppo so che non è così)
Passa una bella e serena sera
ili6 ha detto:
Tutti hanno diritto al sogno e tutti dovremmo avere il dovere di far sì che quel sogno non venga impedito.
Grazie Senty, buona serata a te.
overseadreamer ha detto:
Si, sarebbe proprio bello se riuscissimo a risolvere ogni controversia. Ma ciò può avvenire soltanto a discapito di qualcos’altro; è una legge di natura.
E come ogni cosa nuova e che viene da fuori c’è bisogno di inquadrarla bene prima di accettarla invogliati, possibilmente, dalla correttezza di coloro a cui abbiamo teso una mano. Stranamente questa gente è però alquanto restia a capire come se ogni cosa fosse dovuta e in questo sono avallati da alcuni che tenacemente difendono sempre e comunque l’accoglienza. A qualunque costo.
Leggevo qualche giorno fa questa lettera inviata (siamo nel 2007) dal Ministro della difesa Canadese che si può inquadrare nel nostro discorso.
Dove sono i volontari qui da noi disposti non solo a farsi belli davanti ad una telecamera o scrivendo su FB i loro punti di vista?
Come il ministro canadese vi invito anche io a prenderne uno o due in casa e a gestirli voi togliendo l’incombenza (e le spese) allo Stato.
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Una canadese “pacifista” scrive al proprio Governo lamentandosi di come vengono trattati i terroristi detenuti in Afghanistan.
Le risponde il Ministro della Difesa.
Stimata cittadina attivista,
Grazie per la Sua lettera con la quale ci esprime la preoccupazione per come trattiamo i terroristi talebani e di Al Qaeda nelle mani delle Forze Armate Canadesi. Per rispondere alle lamentele che riceviamo da cittadini attivisti come Lei, abbiamo creato un nuovo programma di pacifismo ed integrazione per i terroristi.
In base a questo programma, abbiamo deciso di selezionare un terrorista e destinarlo alla pari nella Sua famiglia.
Da lunedì prossimo avrà il piacere di ricevere a casa Sua Alí Mohamed Amé Ben Mahmud ( può chiamarlo semplicemente Amé).
Mi auguro che possiate trattarlo esattamente come Lei chiede nella Sua lettera di protesta. E’ probabile che dovrà richiedere l’aiuto di altre persone per questo compito.
Ogni settimana il nostro Dipartimento Le farà una visita di ispezione per verificare che vengano rispettati i principi e le attenzioni che Lei rivendica nella Sua lettera.
Mi sento nel dovere di avvisarLa che Amé è uno psicopatico esageratamente violento, però confidiamo che, con la sensibilità che ha manifestato nella Sua lettera, potrà brillantemente superare questo inconveniente.
Inoltre, il Suo ospite è estremamente efficiente nel combattimento corpo a corpo e può uccidere con una semplice matita o un tagliaunghie. Infine, Amé è abile a fabbricare artefatti esplosivi con prodotti casalinghi; Le consigliamo quindi di tenere lontano dalla sua portata questi prodotti a meno che non ritenga che questo atteggiamento possa offendere la sensibilità di Amé.
Il terrorista non vorrà avere rapporti né con Lei né con Le Sue figlie (eccezion fatta per i rapporti sessuali) in quanto considera le donne come semplici oggetti. Questo è un aspetto molto delicato in quanto ha manifestato reazioni violente verso le donne che non rispettano la legge islamica, perciò, mi aspetto che non Le dia fastidio portare sempre il burka; in tal modo Lei contribuirà al rispetto della cultura nonché dei principi che ha espresso nella Sua lettera.
Ancora grazie per la Sua preoccupazione, siamo orgogliosi di persone come Lei e renderemo pubblica a tutti i nostri connazionali la sua cooperazione.
Auguri e che Dio La benedica !
Cordialmente – Gordon O’Connor. – Ministro della Difesa.
ili6 ha detto:
Ma sai, caro Overseadreams, io credo che madre Natura avesse agli albori predisposto spazi, ambienti, cibo e situazioni perchè tutti gli esseri, diversi tra loro, potessero vivere e convivere pacificamente. Poi arrivò la legge del più forte, del -si salvi chi può-, della sopravvivenza e della supremazia e lì gli equilibri vacillarono. E iniziammo a sbranarci.
La lettera del ministro…sì, ha fatto il giro del mondo dal giorno della sua pubblicazione e un fondo di verità lo contiene. Mai nessuno ha affermato che il razzismo è cosa facile da abolire e mai nessuno afferma che educare e civilizzare un popolo, specie se invasato da ideologie pseudo religiose, sia cosa semplice. Tutt’altro.
Tornando a martin luther king: un tempo certe popolazioni avevano forse caratteristiche anche vagamente somiglianti ad Amè. Qualcuno, anche un folle se vuoi, iniziò a credere alla loro educazione, al cambiamento e si adoperò con dei progetti anche rimettendoci la vita. Seguirono altri folli e altri sognatori. Questa, caro Bruno, si chiama evoluzione.
Non crederci è facile (e comodo), al contrario diventa estremamente impegnativo.
Ci hanno creduto molti americani e oggi sono orgogliosi di avere Barak Obama loro Presidente.Ed io con loro.
3Ilisenda ha detto:
La tua risposta è giusta e potrei perfino condividerla ma non risponde al punto sollevato. Dove sono i volontari che tanto strombazzano? Dimostrino che c’è un certo collegamento tra il cervello, parola e azione. Non serve dare a questa gente “una mano” solo per scendere dal barcone (come mostrato nella foto).
Non si tratta di razzismo si tratta di “quanto si è disposti a sopportare”. Il concetto è diverso; non è una cosa innata ma è uno stimolo generato dallo stesso oggetto di discussione.
Ne riparleremo più avanti se le cose non verranno messe davvero in riga e al più presto.
ili6 ha detto:
Oh, Ilisenda, mi par di conoscerti… 🙂
Quella foto mi piace: mi piacciono quelle due donne che aiutano, sorreggono ed accolgono come possono una signora tanto diversa da loro per cultura e religione. Un piccolo gesto, piccolo ed importante. Si inizia anche così.
Capisco ciò che vuoi dire: “quanto si è disposti a sopportare” ? E quanto si è disposti a lasciarsi aiutare, educare, crescere? E quanti e quali ostacoli si frappongono nel contempo?
Mi piacerebbe raccontarti una storia che parla di due bambini che ho incontrato nel mio percorso. Due bambini appartenenti ad un brutto ambiente, senza regole, anzi con le loro regole in forte contrasto con la convivenza democratica, senza valide prospettive future e con mille problemi di quotidianità.Per uno, bello come il sole, forte, intelligente, scaltro, la famiglia era completamente assente. L’altro, appena più timido e riservato, poteva contare sulla presenza di un papà che voleva tentare qualcosa di meglio per il figlio.
Progetti, azioni, interventi anche personali e molto oltre il lavoro, discussioni, coinvolgimenti familiari, ecc… Giorni che mi pareva di avercela fatta a destare in loro quella scintilla che poteva portarli a diventare grandi con una vita diversa, giorni che ricadevo nella delusione. Non fu facile, per nulla, nè per me e per le mie colleghe nè per i compagni.Entrambi mi promisero alla fine del percorso insieme che avrebbero continuato a studiare, che non avrebbero combinato guai e rispettato gli altri.
Sono passati molti anni e il secondo ragazzo si è sposato, ha due bimbi, una vita tranquilla ed è diventato il mio gommista di fiducia. Il ragazzo bello come il sole ha trascorso molti anni in un collegio di tipo correttivo per aver spaccato la testa a un coetaneo quando aveva 12 anni. Ora si dice che sia in fuga dalla legge.
Un successo ed un fallimento.
Mi pesa molto più il fallimento al quale come insegnante, come cittadina credo in qualche maniera di aver contribuito.
Adesso riprendo il lavoro e mi chiedo che fare con quel bimbetto di appena 7 anni che mi attende e che è bello come il sole. Cambia il nome, cambia il colore degli occhi, non cambiano certe situazioni. Sarà un’ulteriore sconfitta? Forse, ma non posso non tentare. No, non è una cosa innata. E’, tuttavia, un dovere che nasce dentro.
Alessandra Bianchi ha detto:
Mia cara amica, concordo con te al cento per cento!
Novantanove… diciamo.
Perché, colore della pelle a parte (altrimenti sarebbe razzismo alla rovescia), io non lo stimo affatto.
L’uccisione di bin Laden è stata un’azione inqualificabile.
Avrebbero dovuto processarlo.
Un bacio affettuoso, Marirò.
liù ha detto:
Il razzismo sui blog non l’ho per fortuna mai incontrato,ma so per certo che ci sono bloggers che non nascondono affatto nei loro post di essere razzisti sia verso l’extracomunitario che verso il loro stesso connazionale che abita al Sud.
Pochi giorni fa ho letto un post molto amareggiato di una cara amica Campana, che aveva incontrato due di questi blog che inneggiavano alla morte per colera di tutti gli abitanti della Campania ,almeno mi è parso di capire così.
Ho cercato di consolarla dicendole che la madre degli stupidi e degli imbecilli è sempre incinta,magra consolazione lo so!
Spero per il loro bene di non leggere mai con i miei occhi certe cose.
Un caro saluto Marirò ,buona serata♣
Ps: ti ho commentata anche su Anobii
ili6 ha detto:
Il web è vario e in esso si trovano tutte le sfumature del reale, anche le peggiori e tra queste il razzismo.
Quello che più mi imbestialisce è che in uno Stato democratico come l’Italia si permetta a certi movimenti politici di portare avanti il loro pensiero chiaramente razzista, discriminatorio ed anticostituzionale. E quei tizi ancora prendono voti dagli italiani! Uno è addirittura, e nonostante i chiari misfatti di ladrocinio del suo partito, presidente di una regione. E poi ci lamentiamo…
Alessandra Bianchi ha detto:
Non ho parole, cara Marirò!
(mi riferisco al commento di liù).
ili6 ha detto:
A volte gioco online a literati, su yahoo e nel tavolo c’è un rigo per scrivere un saluto, un’opinione sul gioco, ecc… Mi è capitato che mi chiedessero da dove dgt e alla mia risposta, Sicilia, qualcuno ha interrotto immediatamente la partita scrivendo :-scusa, ma coi terroni non gioco.
Sai qual è la cosa più triste? che quel sito è frequentato soprattutto da giovani. E i giovani oggi si dice che siano cosmopoliti. Si dice…
Silvia ha detto:
Bisogna sempre ricordare uomini come questi e i loro insegnamenti, buon pomeriggio Marirò! 🙂
ili6 ha detto:
Vero e farne tesoro per noi e per le generazioni future. Se un futuro migliore vogliamo.
Buona serata a te, grazie, ciao.
luciabaciocchi ha detto:
Bellissimo post, doveroso ricordare…per non dimenticare!
Un caro saluto
Lucia
ili6 ha detto:
…e per mettere in pratica.
Siamo pieni, cara Lucia, di razzismo ed intolleranza. Basta ascoltare certi vergognosi cori da stadio, leggere ancora certe scritte sui muri delle città, certi articoli sui blog, certe dichiarazioni di uomini e donne che fanno politica (purtroppo) e che non provano nemmeno vergogna. E la lista potrebbe continuare. Meglio rivolgere il nostro pensiero a chi la pensa in modo più saggio, più giusto, più nobile. E Martin Luther King era uno di questi grandi e veri Uomini.
Ciao, un affettuoso saluto a te.
Marirò
Bruno ha detto:
Mah, non saprei quanto possa essere giusto ricordare…io ho sempre pensato che sarebbe stato meglio ancellare del tutto, creare un vuoto perche’ ricordando a chiunque fosse malintenzionato verrebbe facile emulare mentre ricreare qualcosa di spiacevole richiede molto tempo; pensiero, maturazione e messa in pratica……
H2O ha detto:
anche io quando l’ho visto oggi nel TG, avevo pensato che meritava d’essere ricordato anche qui…
brava Marirò!
ili6 ha detto:
ancora in stand by, Roberta?
H2O ha detto:
sì e no…
vorrei uscire dallo stand-by ma non trovo niente per farlo 😀
vediamo…
H2O ha detto:
forse mi farò aiutare dai pinguini 😀
ili6 ha detto:
i pinguini? Sono arrivati qui con questo caldo??
🙂