Se vi trovate a Vienna consiglio di andare a visitare la Hofburg, residenza invernale della famiglia imperiale e, tra i vari musei presenti all’interno, non dimenticate il Sisi Museum, dedicato alla mitica principessa.
L’imperatrice Elisabetta di Baviera in abito da ballo (1865). Dipinto di Franz Xaver Winterhalter (dettaglio)
E’ una visita molto interessante che vi proietterà immediatamente nel mondo dorato della nobiltà del tempo e che offre tante gradevoli curiosità. Non sto ad elencarle tutte, ma già al pianterreno vi accoglie il museo delle argenterie e dei servizi da tavola di corte, eccezionale raccolta degli oggetti un tempo necessari al governo della casa imperiale. I visitatori hanno qui occasione di familiarizzare con le tradizioni e gli addobbi della mensa imperiale: si possono vedere spettacolari centrotavola, gli argenti, le stoviglie e centinaia di servizi da tavola pregiatissimi.
Al piano superiore, poi, c’è davvero da restare basiti per le tante curiosità che via via incontri: dagli abiti più famosi della principessa Sissi ai gioielli (tutti copie), dal baule delle medicine da viaggio (enorme) alle velette, dalle spazzole ai guanti e le sue ricette di bellezza, la sua maschera mortuaria, la lima originale che fu l’arma dell’attentato, ecc…
Interessante la sezione cinematografica e multimediale e nell’ultima stanza si può ammirare la tavola apparecchiata per i pranzi ufficiali di Francesco Giuseppe. Bella, vero?
La tavola era solennemente addobbata con centrotavola dorati adorni di fiori, frutta e confetteria. Sui piatti c’erano i segnaposto d’argento. Ogni portata aveva il suo piatto: la minestra e i dolci venivano serviti in piatti di porcellana, mentre per tutte le altre portate si utilizzavano piatti d’argento (e capirai…). Sulle posate, sempre d’argento eh, c’era il simbolo dell’aquila bicipite. Con ogni portata veniva servito un vino diverso, e per ciascuno di essi era prescritto un bicchiere a parte; ogni commensale aveva una propria caraffa dell’acqua e del vino e una saliera personale.
L’imperatore era seduto al centro della tavola, di fronte a lui l’ospite d’onore; seguivano poi gli altri commensali secondo il grado di parentela o il rango. Gli uomini si alternavano sempre alle donne e la conversazione era concessa soltanto con i vicini di tavola (questa è un po’ dura…). Gli invitati venivano serviti contemporaneamente all’imperatore, che iniziava immediatamente a mangiare. Una pietanza veniva dichiarata terminata non appena l’imperatore deponeva le posate e immediatamente sparecchiata, quindi niente tentennamenti nel mangiare! L’imperatore, però, pare stesse attento a deporre le posate soltanto quando gli invitati avevano terminato. Un pranzo comprendeva da 9 a 13 portate (no comment…) e durava al massimo 45 minuti.Il caffè e i liquori venivano serviti al termine in un’ altra stanza dove era inoltre concesso ai signori di fumare.
Spettacolare il tovagliolo. Sapientemente piegato “in stile imperiale”, in ciascuna delle cavità della piega ospitava un panino. La piegatura dei tovaglioli, in fine cotone damascato e della misura di una tovaglia da the, era autorizzata soltanto nei pranzi di corte cui fosse presente l’imperatore ed era un segreto ben custodito, tramandato oralmente soltanto a poche persone selezionate. Tuttora questa piegatura dei tovaglioli può essere utilizzata soltanto nelle visite di stato di teste coronate e presidenti e sembra che esistano soltanto due persone che ne conoscono il segreto che non rivelano a nessuno! Beh…io non ci tengo a conoscerlo. Preferisco il tovagliolo “Strelitzia ” di Laura che, inoltre, nel suo blog di cucina ci insegna come realizzarlo e senza segreti di Stato!
Spettacoloso!
Va detto, a beneficio del grande imperatore (il mio papà sosteneva che sotto l’Austria saremmo stati meglio), che in Gran Bretagna il re non era altrettanto cortese con gli ospiti… quando finiva, finiva.
Un post veramente bellissimo, mia cara.
ma come?? e la proverbiale educazione inglese? Sarà che certi regnanti ne erano esenti…
🙂
Caspita quanto mangiavano!
Il tovagliolo ripiegato in quel modo particolare è bellissimo ,mi è piaciuto subito.
Però che traffico per apparecchiare ,meno male che avevano i servitori 😉
Un abbraccio Marirò 🙂
liù
ho letto che nei pranzi di gala ogni commensale aveva un servitore alle spalle, sempre pronto a riempire le caraffe e a togliere e mettere piatti: che vita!!
La principessa Sissi e la sua regia penso un posto da favola non sono mai stato in austria ci faccio un pensiero… Ciao Maria rosaria un abbraccio per una serena giornata
L’Austria vale un pensiero sicuramente. Anche due 🙂
Ho guardato di nuovo le foto con quella tavola apparecchiata da far paura. E quel tovagliolo identico al mio piegato in due al meglio se non addirittura quello di carta perché più igienico e pratico, magari colorato a fantasia, un centrotavola faidate che l’ultima volta (pranzo di conoscenza con i consuoceri) l’ho preparato comprando al supermercato le primule. Le ho tagliate ed infilate nella spugna e successivamente nel cestino. Bhe…non era il pranzo di Sissi, ma “avemmo magnato” lo stesso…
Ciaoooooooooooooo
🙂
Oggi il mio centrotavola è stato un ciuffetto di lavanda messo dentro un bicchiere di carta. Ma gli spaghetti allo scoglio son venuti superbi 🙂
Ho sempre adorato la figura di Sissi, e andrei subito a visitare questa stupenda residenza non solo per la sua grande bellezza, ma anche perché mi permetterebbe di sentirla più vicina, conoscerla meglio. A volte luoghi e oggetti hanno questa magia, sono quasi uno “stargate” che ci dà l’impressione di viaggiare nel tempo.
Grazie di cuore per questo bel post e buon proseguimento di settimana cara Marirò, ti abbraccio con affetto ♥
Vero, Dony, certi luoghi mantengono questa magia.
Felice weekend, ciao.
Magnifica Vienna e stupendo l’Hofburg… ci sono stata la prima volta e sono rimasta delusa dalla città, la seconda volta, con una maturità diversa, l’ho apprezzata a fondo…. bellissimo il post, l’ho letto con immenso piacere!
Ciao e un bacio! 🙂
Grazie, Tatiana. Ho apprezzato Vienna lentamente, non è stato amore a prima vista così come mi capitò, ad esempio, con Parigi.
Un sorriso a te, ciao 🙂
Non conosco Vienna ma curiosità è grande. La tua descrizione e le foto sono formidabili. Quanta ricchezza (dico sprecata) ostentavano di fronte alla povertà del popolo!! Ma questa era la monarchia. Oggi, nonostante la democrazia, c’è chi ostenta e chi gratta gli avanzi.
Buon inizio di settimana
vero! Sprechi tantissimi e oggi pare tutto assurdo e stonato. ma un certo fascino rimane e ci incanta.
Una magia tutto.
Dovrei tornarci per visitarla come merita
Grazie Marirò, un post molto bello
Felice giorno
Senty
Sì, Vienna merita così come tante altre capitali europee e città italiane.
Serena notte, ciao.
Visita meravigliosa… e che spettacolo quella tavola e soprattutto quel tovagliolo! Spettacolo imperdibile per una foodblogger come me. Ciao Ostriche
ciao Ostriche, benvenuta 🙂
Ho visto nel tuo blog che anche tu non scherzi in raffinatezze culinarie e non. Lieta di conoscerti, ciao
Piacere mio e benvenuta su Ostriche!
Penso che potrà piacerti anche un post che si chiama L’arte della tavola, dedicato a un hotel particulier di Parigi
Ciao
su (per) Vienna “ho già dato” grazie 🙂
se potete andateci durante il periodo natalizio e vi renderete conto che forse molte fiabe sono state ispirate dalla capitale asburgica. Soprattutto in quel periodo è una città letteralmente… fiabesca.
Una decina di anni fa andammo a Vienna per una settimana, era agosto e comprammo dei piumini per via del freddo! Chissà a natale…ma deve essere davvero da fiaba…
🙂
Ci sono stata quest’estate e al termine della visita ho comprato, nello shop apposito, degli orecchini simili a quelli della principessa Sissi, che, ahimè, sono durati pochissimo, mi si sono spezzati in valigia, lasciandomi con un senso di delusione 😦
Un bacione e buon viaggio!
e te, Angelo, volevi fare la principessa?? 🙂
Un abbraccio, ciaoooo
Ah, ah, ah, preferisco fare Mimma piuttosto che la principessa Sissi, oltretutto non ho nessuna intenzione di morire a quel modo, per quanto oggi come oggi non si può mai dire: stai passeggiando svagata e ti colpiscono alle spalle, ti ritrovi in purgatorio come niente.
Molto carino questo post, con il tovagliolo e la tavola principeschi. e la bella immagine di Sissi, autrice di delicate e accorate poesie.
Già…gli allucinati si possono incontrare anche senza essere una Lady di rango. Sarà per questo che le nostre Lady della politica vanno a fare lo shopping con 5 uomini di scorta…
Grazie, Mimma,
felice settimana 🙂
ciao Marirò auguri e buona domenica
trascorsa bene la festa della mamma? auguri a te e buona nuova settimana 🙂
wow!!! mi piacciono sempre i tuoi ‘racconti’!! che dire??? praticamente una tavola … ehmmmmm … uguale, uguale alla mia di tutti i giorni (“l’argenteria” di ikea, a casa mia, spopola!!) … tranne per le saliere … 😉
mamma mia che fatica essere Imperatrice!! 😉
PS: Vienna è una delle mete prefissate, prima o poi … 🙂
eheheheh…ed io con le terraglie di Caltagirone…come la mettiamo??
A noi arriva la versione fiabesca e cinematografica delle vite dei reali, ma chissà che fatica davvero. Le vere vite di Elisabetta di Baviera e di Diana Spencer dicono altro: entrambe anoressiche con tavolate del genere!! cose da pizzi pazzi…
Prima o poi te lo consiglio e…guarda che Vienna ha parchi bellissimi e adatti anche ai passeggini dei nipotini 😉
allora la visiterò tra un po’ … quando avrò un passeggino da spingere! 😉
Al solito molto meticolosa nella descrizione, apprezzo sempre la tua capacità di annotare in testa i particolari.
Ho fatto un calcolo 13 portate in 45′ sono circa 4′ a portata senza intervalli tra una portata e l’altra, dei bidoni aspiratutto a prova di maloox 😉
ahahahah…ma sai che pensavo la stessa cosa? I loro pranzi erano soprattutto per questioni di Stato e quindi mica si poteva perdere tempo a masticare e deglutire!! Penso alla cacciagione che in Austria va forte: gustare in 4 minuti un cosciotto d’anatra…rischi di inghiottire anche gli ossicini! 😉
Ciao, quest’estate ci vado, è da un pò che sogno Vienna, e dire che non è molto distante da me. Come piegano i tovaglioli in Austria… , m’incanto ogni volta, ho comperato anche un libro con tutte le spiegazioni per rivivere a casa un pò dell’atmosfera austriaca… (ma senza troppo bon ton 😉 )
Buona domenica♥
non posso certo dirlo a te che saprai prepararla alla perfezione, ma io in quest’ultima fermata a Vienna mi sono incantata davanti ad una fetta di Sacher con ricciolo di panna al fianco 🙂
bon ton? mentre ascoltavo l’audioguida al Sisi museo pensavo alle tavolate tra amici a casa mia: uomini tutti da un lato e donne dall’altro per chiacchierare meglio. Ah, se lo sapessero i viennesi…
🙂
P.S. …e tovaglioli di carta piegati a triangolo…
E’ così che si fa 😀
Magnifico tutto, pur nella sua formalità. Buona domenica Marirò.
Lorena.
e la formalità doveva essere davvero tanta e soffocante però quell’alone di sogno noi “umani” ce lo teniamo stretto nelle apparenze.
grazie del passaggio, felice lunedì. Ciao
Pian piano il mondo perde queste belle arte dai imperiali… la mia Austria sta cambinando.. cambiato il modo di vivere e pensare.. e rimane solo un ricordo ai tempi migliori di una epoca da storia… a volte mi sento persa nei nostri tempi… forse sono nata tropo tardi e tropo presto… bellissimo post cara Marirò, mi hai portato per un attimo in un mondo perduto… abbi una serena domenica con amicizia Pif
Tutto si modifica, ma le tracce sono testimonianza di un passato e a Vienna ne trovi tantissime: alcune fanno sognare noi donne. Sissi, causa anche la cinematografia, resta sempre un mito nonostante sappiamo della sua vita triste e sofferta che somiglia tanto a quella della principessa Diana d’Inghilterra.
Buona nuova settimana, ciao, un abbraccio 🙂
E vero, la vita di Elisabeth non era facile.. ottimo paragone a quella di Diana.. non vorrei cambiare con nessuna di loro..
Vienna una città che sogno di poter visitare prima o poi…
Serena notte e buona domenica 🙂
lella
è una bella città, val sicuramente la pena. In questi ultimi anni, causa aeroporto, ci sono capitata più volte e ogni volta sono riuscita a ritagliarmi mezza giornata per visitare meglio qualcosa in più,
Buon lunedì, ciao 🙂