Le ultime due donne sono state uccise a fucilate due giorni fa da un “uomo” che non accettava la separazione dalla moglie che per anni era stata vessata, bastonata e minacciata. E la signora si era rivolta ai carabinieri, denunciando e pregando gli stessi di togliere il porto d’armi e quindi i due fucili che l’uomo teneva in casa. Poi è andata a rifugiarsi dalla sorella. Sono state ammazzate entrambe con quel fucile che i Carabinieri non hanno ritenuto fonte di pericolo per quelle signore.
Ma certo! La signora era una donna e quindi era un’esagerata,una capricciosetta, una che andava dai carabinieri perché amava fare qualche passeggiatina e sfogarsi contro il marito! Sicuramente era una che aveva tempo da perdere e si trastullava a scrivere le denunce!
E magari era una schiavetta poco ubbidiente: non lucidava i marmi di casa, stirava frettolosamente, serviva la cena fredda al marito padrone, non lavava a puntino le camicie del capo, protestava un pò a voce alta per le botte,… chissà…. Vero, don Corsi di Lerici?!
O forse indossava la minigonna o abiti succinti o la lingerie seducente?? Vero, sig. avv. Bruno Volpe di Pontifex?!
Mi rifiuto di mettere il link del blog di Pontifex nel mio spazio: non voglio sporcarlo con certe schifezze. Chi vuole dia un’occhiata utilizzando google.
Da Donna,
da Essere Umano
sono offesa, indignata e disgustata!
Il vescovo della diocesi ligure si limita a far nascondere i volantini e il don annuncia le scuse, poi le ritira e dice di aver bisogno un periodo di riposo perchè stressato dai giornalisti (ai quali augura incidenti e malattie!). Il Volpe applaude il don.
E a ‘sti tizi dovrei anche dare il mio 8xmille?! Ma andate a fanculo!
A Franca e a Olga, ultime due vittime di femminicidio, come essere umano chiedo perdono per l’ignoranza, l’odio e la cattiveria brutale che hanno trovato in questa terra e, se esiste e se è giusta, invoco per loro la giustizia divina….proprio quella che il prete ligure e il pontifex sbandierano…proprio Quella!
fausto ha detto:
IL SILENZIO DELLE INNOCENTI
di Fausto Corsetti
Dopo una sconvolgente statistica delle Nazioni Unite si stima come, in tutto il Pianeta, una donna su tre sarà picchiata o stuprata nel corso della sua vita.
E’ triste costatare che, proprio secondo le statistiche, oltre il novanta per cento degli episodi di violenza sulle donne avviene in casa, per mano del marito o di altri familiari. E non soltanto in ambienti degradati: spesso le vittime sono persone colte e dovrebbero conoscere gli strumenti per difendersi; spesso svolgono anche un’attività lavorativa fuori dalle mura domestiche. La domanda che ci si pone, quindi, è sempre la stessa: perché non se ne vanno?
Casi estremi a parte, coloro si occupano di maltrattamenti alle donne sovente spiegano questo comportamento con la paura, con la dipendenza economica, con l’abilità del persecutore nel creare il vuoto intorno alla sua vittima. E’ vero: quando versa in una situazione di grande insicurezza, quando vive quasi prigioniera, la vittima non solo ha paura, ma considera il suo aguzzino l’unico in grado di aiutarla, anche a causa dell’isolamento in cui si trova. Ma queste ragioni non bastano a spiegare il dramma.
Possibile che una donna, oggi, sia isolata al punto tale da non sapere che esistono centri e associazioni in grado di sostenerla? Che non le capiti di incontrare un parente, un conoscente, un medico con cui confidarsi?
Probabilmente le capita. Ma qualcosa la frena, ed è ciò che viene chiamato “doppio legame”. Una forma speciale di dipendenza: da un lato vorrebbe eliminare la persona che le fa del male, dall’altro, quando ci prova, è colta da una specie di senso di colpa. Subentra un particolare tipo d’inerzia, di astenia che suscita da una parte i ricordi dei bei tempi trascorsi insieme, dall’altra il timore di sentirsi incapace di vivere senza di lui, sebbene quella convivenza implichi una violenza quotidiana.
Piuttosto che stare sole si accetta questo “essere con l’altro” che significa sofferenze e botte, segno dell’esistenza di un legame perverso. A volte, la violenza è percepita quasi come una forma di attenzione, arriva persino a essere interpretata come una specie di amore e, in qualche modo, malato qualche volta lo è: certi uomini violenti sono convinti di amare davvero le proprie compagne. E questa è la parte più terrificante.
Succede anche a ragazze giovani, belle, di buona famiglia, che per nessuna ragione dovrebbero temere la solitudine; eppure non riescono a lasciare un ragazzo che le manda al pronto soccorso. Più una storia si allunga, più lasciare è difficile, perché il legame si fa più solido e s’instaura una specie di dipendenza simile a quella della droga: lei ci riprova, lo perdona per l’ultima volta; solo che poi non è mai l’ultima. Le donne sperano, sperano sempre, sperano che lui cambi. Non succede.
L’unica scelta possibile è denunciare subito al primo episodio di violenza: altrimenti si comincia a sopportare, e non è giusto.
Non solo gli uomini devono cambiare, ma anche la testa delle donne: capire che non dovrebbero mai avere paura della persona cui sono legate, convincersi soprattutto che possono farcela, possono farcela da sole!
ili6 ha detto:
Non so dirti. Forse era così 20-30 anni fa, ma oggi le donne non hanno paura di restare da sole, denunciano, eccome se denunciano…vanno anche via e…e vengono spesso ammazzate!
Alla base di tutto sta l’educazione, quella dei figli maschi. Evidentemente ancora questa educazione non c’è, non è completa perchè è ovvio che c’è da tempo una svolta sociale e culturale nelle donne e quindi nella coppia. Molti uomini non sono preparati ad affrontarla e si caricano di insicurezze e retaggi mentali.
Le donne non torneranno indietro, dovranno essere gli uomini a sapere andare avanti e solo l’educazione familiare potrà aiutarli.
Grazie per l’esaustivo commento.
Cora ha detto:
Mi domando quale squallida mente possiedano alcuni…..
ili6 ha detto:
Già…
la speranza resta sempre la vera crescita morale, sociale e culturale con comune denominatore il Rispetto.
Lilla ... ha detto:
Ho sempre pensato che i dieci comandamenti potessero racchiudersi in un’unica parola: “RISPETTO” … rispetto per tutti gli esseri viventi e non … Se ci fosse rispetto, non ci sarebbero crudeltà verso chi è più indifeso … Quando non si tratta di donne, si tratta di bambini o animali … Obiettivi facili … Che tristezza …
ili6 ha detto:
Dici bene, Lilla, sta tutto in quella parola: il Rispetto.
Harielle ha detto:
Non posso che darti ragione e unirmi all’orrore. Ero a casa di parenti quando c’è stata l’ultima trovata di pontifex e mi è toccato litigare con un nemmeno anziano congiunto che sosteneva che tutto sommato sarebbe meglio se le donne badassero a fare le casalinghe e crescessero i figli, così si eviterebbero tanti problemi (sic!)
La nostra Italia purtroppo è un è paese della mentalità retrograda e poco evoluta che cresce solo in apparenza: in realtà c’è molto, ma molto da fare…
ili6 ha detto:
Ciao Harielle,
immagino che lo stesso tuo congiunto (lo prendo ad esempio generalizzato, naturalmente) sia contento dall’altro lato di avere una donna che lavora e che porta un pò di soldi a casa. Gli fa tanto comodo, vero? E fa comodo anche ai figli che più crescono e più apprezzano (i soldi)…Che poi questa donna sia costretta a fare le ore piccole per stirare e cucinare per l’indomani e per tanto altro, poco importa agli altri …ma di fare piccole rinunce di comodità per l’armonia familiare non se ne deve parlare.
In Italia, e non solo, la “crescita” è di superficie e se gratti la patina dorata che ricopre il pacchetto col fiocco scopri nei più mentalità grette e ferme al medioevo. E, mi spiace dirlo, la Chiesa non ha mai mosso un dito a favore della valorizzazione delle donne: abbiamo avuto ultimamente un Papa mediatico e ora ne abbiamo uno che cinguetta su Twitter ma se si parla di donne, noi restiamo sempre EVA!
jash ha detto:
Semplicemente Maria Rosaria esitono uomini scemi anche tra i Don… ma non si può fare di tutta un’erba un fascio. Non ridurti come al Don Corsi… Ci sono validi uomini nella Chiesa pii e caritatevoli ma al giorno d’oggi le bontà e le opere di bene non fanno notizia (a meno che non siano sponsorizzate). Ciao. J 🙂
ili6 ha detto:
Ciao, J.
So bene che ci sono idioti e mele marce ovunque così come ci sono persone splendide,donne, uomini e preti compresi. E nel mio blog ne trovi chiaro cenno in tanti post, compresi i più recenti.
Questo post non vuole essere un attacco alla Chiesa infatti ho fatto tanto di nomi e cognomi senza sparare nel mucchio. Una cosa, però, da cattolica me l’aspetto: un provvedimento serio del Vescovo di quella diocesi. Arriverà?
Ciao,
M.R.
arielisolabella ha detto:
la tragedia di questo secolo e’ tutta qui .la totale mancanza di buon senso comune Valori senso del dovere rispetto di se e dell’altro….Un lento inesauribile rotolare verso il basso….scuse per tutti e tutto giustizia inesistente legge del piu’ forte…e noi donne in mezzo in un equilibrio instabile precario e troppe volte pericoloso …sono molto triste per tutto cio’ che cmq condiziona anche la mia vita nel uscire con il cane alla sera come un fagotto nell’essere sempre pronta ad aggredire prima di venire aggredita ecc…ti abbraccio cara.
ili6 ha detto:
Le donne sono state sempre in equilibrio instabile e precario, succubi spesso di un padre-fratello-marito padrone ed esposte alla violenza.
E che ancora oggi qualcuno si permette di lanciare messaggi di “auto” giustificazione per certi indegni misfatti è per me pericolosissimo.
comprendo la tua tristezza e le tue paure: sono identiche alle mie.
Un abbraccio anche a te, ciao.
gabriarte ha detto:
Sono arrabbiata anch’io come te e non riesco a capire come mai,donne che hanno un potere mediatico più delle altre, non facciano sentire la loro voce gridare tutta la loro indignazione verso una politica di uomini che, usano le donne come oggetti ,dando un esempio vergognoso alla nostra società. Ci sono tanti uomini che si prostituiscono idealmente, forse più delle donne ma di loro non si parla. Preti che dovrebbero saper guardare in casa loro perchè l’anima può essere marcia anche se vestita e di anime marce ne abbiamo avute tante. E’ molto più facile per certi uomini frustrati colpire con la forza fisica perchè è l’unica cosa che possiedono. Ciao Maria Rosaria
ili6 ha detto:
Cara Gabriella, ho scritto in varie occasioni che le donne non siamo esenti da colpe in certi settori odierni di sfascio sociale e morale e, forse ricordi, ho anche detto che alcune le pesterei per come facilmente cadono nel circuito mediatico della mercificazione del proprio corpo, offendendo tutte le altre. Ma da qui a dire che le donne se la cercano…NO! Le donne possono sbagliare, come gli uomini, compresi quelli di chiesa, ma sempre e comunque devono essere SOGGETTO DI RISPETTO perchè sono Esseri Umani degne di VITA, di LIBERTA’ e di PENSIERO,
e certi maschietti se desiderano la cena calda o la casa lucidata a specchio quando la moglie sta 8 ore al lavoro, che si sbraccino e si diano da fare a dare una mano che NESSUNO è SCHIAVO di NESSUNO. E se proprio alcuni maschietti devono scaricare la violenza che hanno in corpo, che diano pugni al muro di casa, invece di distruggere chi è compagna di vita, nella buona o nella cattiva sorte. E questo mi auguro che quel prete lo predichi nella sua chiesa!
Fabio ha detto:
Mi sembrava giusto e sensato farti sapere che ho letto con dispiacere il contenuto del tuo articolo. Ti lascio di seguito il commento che ho lasciato sul Blog di Silvia. Grazie per averne parlato.
Parto dal presupposto che ciascuno è libero di esprimere il proprio parere, qualsiasi esso sia. In questo senso, anche l’Onorevole Scilipoti ha espresso un parere: mi chiedo solo se non sarebbe stato più sensato parlare di un sistema di sicurezza, da parte delle forze dell’ordine, per contrastare le violenze sessuali e prevenire delitti così efferati. Sono d’accordo con Rebecca: non riesco a cliccare mi piace, perché questa faccenda non mi piace affatto e fa vergognare di portare i pantaloni. L’Onorevole parla di quanto la vita, indipendentemente dal sesso, sia bene prezioso. A parte il fatto che, ben si sa, a parte rari casi, la donna ha meno chance per difendersi, il richiamo all’abrogazione della 194 con tanto di link al sito appare ai miei occhi come una caduta di stile…Grazie a Silvia per aver condiviso! Fabio PS: è vero comunque che solo parlarne ha richiamato l’attenzione sulla fonte di determinati articoli…..perché non promuoviamo una petizione tramite il team di Avaaz?
ili6 ha detto:
Ciao Fabio,
mi spiace tu sia entrato nel mio piccolo spazio per la prima volta, incappando in questo brutto post. Ma la vita, si sa , non è tutta rose e fiori e ci sono anche le spine che a volte ti fanno perdere le staffe.
Ho letto la dichiarazione di Scilipoti…ho letto… e, come te, ho notato come non ci sia nessun accenno alla sicurezza, al concetto di educazione, di prevenzione, di attenzione. Solo un ribadire e un plaudire il parroco. Veramente siamo alla frutta…
Sulla legge 194…fermo restando che io non sono favorevole all’aborto se non in casi eccezionali e legati alla salute del nascituro e della madre, detta in quel contesto ed espressa come l’onorevole l’ha presentata è più che una caduta di stile! Molto, molto più….
Ciao e grazie per il commento.
Fabio ha detto:
Fossi in te andrei oltre le parole che hai scritto. Rimangono il tuo parere e credo che gli altri debbano rispettarlo e, ancor più, andare oltre e capirlo ad un livello più profondo. Hai sicuramente suscitato una reazione nel tuo pubblico e credo che per nessuno sia stato facile commentare il tuo articolo. Almeno per me non lo è stato. Vanne fiera ma se posso permettermi di darti un consiglio, non permettere agli altri di sottrarre la tua meravigliosa energia. Non ne vale la pena 🙂 Un abbraccio! Fabio
ili6 ha detto:
certo, è il mio parere e non desidero convincere o avere plausi: solo riflessione.
Non è facile commentare e non è stato semplice scriverlo. Rispetto, come sempre, chi la pensa diversamente ma non accetto l’idea espressa perchè se è vero che ci sono preti e preti, uomini e uomini, -e ci sono-, è anche vero che ci sono donne e donne. E tra queste donne di donne non ce n’è UNA, nemmeno UNA che, al di là di come si veste o di come può ammiccare, non ce n’è nemmeno UNA che di sua volontà si vada a cercare lo stupro o la violenza domestica che arriva anche ad ammazzarla.
domenica luise ha detto:
Io non posso più sopportare le schifezze eccessive di questa terra in tutti gli ambienti. Vergogna al mondo, vergogna a certe prediche e ad ogni presa di posizione indegna. Vergogna alla prevaricazione maschile. Le femmine non sono le serve di nessuno, né del marito, né del padre, né del prete. Siamo servi gli uni degli altri. E che smettano di rubare ai lavoratori. Ottimo questo post a Natale, ci sta d’incanto, noi non taceremo MAI, prima morremo. La società intera, a parte pochi eletti, è prostituita. Meno male che invecchio e mi resta poco per questo spettacolo di offesa alla vita e all’amore.
ili6 ha detto:
Vergogna sì! e dici bene: un’offesa, un oltraggio alla vita e all’amore.
Non è un bel post, lo so e so quanto non avrei voluto scriverlo perchè ogni volta che parlo di femminicidio provo una sofferenza, un disagio immenso e mi si muove dentro un qualcosa di indefinito che sa di indignazione, di sconforto e di paura.
Grazie, Mimma,
ciao.
popof1955 ha detto:
Due donne al giorno ammazzate nell’ultimo anno, una tragedia senza fine, un suicidio collettivo di una società in fuga da se stessa e dal proprio futuro, E quel prete folle in fondo meriterebbe un plauso perché quel manifesto ha fatto più rumore di un tuono a ciel sereno facendo venire a galla un fenomeno che resta nel silenzio delle persone perbene, quelli che davvero pensano che un uomo si comporta da animale perchè condizionato e non che si comporta da animale perchè è un animale. Sai in quanti la pensano allo stesso modo e continueranno a comportarsi nella stessa maniera perchè fa parte del loro modo di vivere? Ho visto tante donne subire vessazioni continue e sopportare in nome del matrimonio, dei figli e del mondo che non riescono a scrollarsi di dosso, per la paura della società gretta e giudicante.
ili6 ha detto:
Oh, sì, son tanti quelli che danno ragione al prete e anche a Volpe che scrisse prima ciò che il prete ha pensato bene di fotocopiare e mettere nella bacheca della sua parrocchia a Natale!
Torno a scrivere di femminicidio e in modo sempre più incazzato (dovrei scusarmi per certi toni che ho usato nel post, che non mi appartengono; di solito sono una persona tranquilla e serena, ma so inalberarmi pure io se la causa è giusta) e torno a dire che questo è diventato un problema sociale da nord a sud, da est a ovest e di EDUCAZIONE e che NON esclude nelle responsabilità le donne, specie le madri (e i padri) dei figli maschi che devono riflettere e parlarne coi maschietti.
Sì, ci sono donne che subiscono per paura del giudizio della società e nell’estremo tentativo di salvarsi la vita. Cosa poteva fare di più la signora Olga che non ha fatto? E come è stata cautelata dalle leggi?
E chi è “la società gretta e giudicante”? da chi è formata? da noi tutti e in primis da chi ancora scrive certe orripilanti, omofobe e razziste idee.
Ciao Paolo, so che la pensi come me e che da uomo corretto e sensibile sei indignato anche tu per tutto questo schifo.
Rebecca ha detto:
Non clicco mi piace… perche tutto questo mi fa un grande schifo…
Ciao Maria Rosaria lo ho letto da Silvia… in che mondo viviamo.. non dico altro … Pif
ili6 ha detto:
e c’è poco da aggiungere, davvero poco.
Ciao Pif.
Rebecca ha detto:
Ciao ma scusa basta solo Maria o devo scrivere sempre Maria Rosaria????
hai raggione c’è pocco da aggiungere perchè potrei dire cose che poi mi pento … 😉
ili6 ha detto:
Maria Rosaria è troppo lungo, vero? Yes, va bene Maria 🙂
io continuo a chiamarti Pif ! Pif e Rebecca son sempre la stessa persona.
Ciao Pif
🙂
Pingback: ANCORA FEMMINICIDIO, ANCORA E ANCORA « In fondo al cuore
in fondo al cuore ha detto:
Reblogged this on In fondo al cuore.
in fondo al cuore ha detto:
Hai assolutamente ragione Marirò……certa gente non la sopporto, e ancor meno se si definiscono “religiosi”!
ili6 ha detto:
E’ pazzesco ragionare così, semplicemente pazzesco! E intanto le donne continuano ad essere ammazzate! Che, poi, il don non ha ad es considerato che il tasso maggiore di femminicidi avviene dove le donne si coprono dalla testa ai piedi col burka: ma son donne!!