E finalmente le pianticelle di basilico hanno attecchito! Questo significa che è già estate 🙂 E’ stato il mio terzo tentativo, ma il basilico necessita di sole e calore e ora ci siamo!
E’ la piantina aromatica che più gradisco: mi piace il suo odore intrigante e malizioso che insapora i cibi e li colora di un bel verde brillante. Lo uso su tutto, come fosse prezzemolo e non so rinunciare alle sue grandi foglioline fresche: dal pesto alla caprese, dal pomodoro alla carne, persino nell’insalata o nelle fritture. Solo il pesce e la frutta si salvano dal mio uso massiccio del basilico. Sul tavolo della cucina, inoltre, un rametto di basilico in estate non manca mai.
L’Ocymum Basilicum è una pianta originaria dell’Asia tropicale che, attraverso il Medio Oriente, si è diffusa in Europa e, in particolare, in Italia. Apprezzato non solo per l’aroma ma anche per le sue proprietà medicinali, troviamo traccia sin dai tempi dei tempi tanto che lo stesso Plinio il Vecchio lo cita nei suoi testi come pianta dalle capacità afrodisiache.
Il Boccaccio, invece, racconta nel Decameron la storia di Lisabetta da Messina che conservò la testa dell’amato, decapitato dai suoi fratelli, in un vaso di basilico annaffiato con le sue lacrime. Questo si lega ai canti popolari degli abitanti dell’isola di Creta che attribuivano al basilico credenze nefaste. Greci e Romani erano convintissimi che per far crescere una sana piantina di basilico fosse necessario seminarla accompagnando l’operazione con insulti e maledizioni, mentre nel Medioevo per poterlo raccogliere si doveva prima purificare la mano destra lavandola a tre fonti diverse per tre volte, e poi adoperare un ramo di quercia. Il tutto indossando rigorosamente candidi abiti di lino. I genovesi, da grandi navigatori quali erano, riempivano le navi di basilico per scacciare gli insetti e ne esportarono la tradizione e l’eccellente uso culinario in tutto il Mediterraneo.
Isabella and the Pot of Basil – William Holman Hunt – 1867
Che confusione di pareri discordi!
In Occidente ancora oggi è considerata una pianta sacra, legata alla proprietà di favorire il concepimento. I suoi rami fioriti messi dentro un vaso in una stanza porterebbero l’armonia e la pace famigliare. In India si crede che apra le porte dei cieli e per questo motivo ad una persona morente si pone una foglia di basilico sul petto e dopo la morte si lava la testa con acqua contenente semi di lino e basilico.
Molto utilizzato nella medicina ayurveda come un elisir di lunga vita ed utilizzato per numerose patologie, in “Afrodita”, Isabel Allende segnala come il basilico sia compreso in una lista di erbe proibite, in quanto afrodisiache.
In Italia, in Basilicata, le donne un tempo ponevano un rametto di basilico sul petto per indicare la disponibilità in amore e invece sulla testa per indicare che erano già accoppiate. In Sicilia, invece, il basilico era simbolo di amicizia femminile : una pianta di basilico veniva scambiata fra donne e ragazze per San Giovanni, come segno di amicizia e ancora oggi capita di ricevere in regalo vasetti di basilico che la vicina di casa ha coltivato anche per te.
Una seria ricerca medica ha creato qualche allarme sul suo uso ; in realtà si è chiarito ciò che le nonne sapevano già : il basilico contiene metil-eugenolo, elemento cancerogeno che protegge la pianta giovane da insetti e batteri. Poi, crescendo, la molecola perde il metile e diventa innocua. Quindi è importante consumare solo foglie grandi e raccogliere le piantine di basilico quando superano i 10 centimetri di altezza, perché quelle giovani contengono il precursore tossico che solo dopo si trasforma nel derivato innocuo. Avevano, quindi, ragione le nostre nonne quando ci raccomandavano di raccogliere solo le foglie grandi. Credevamo che fosse solo un vezzo per risparmiare e lasciare crescere le piccole foglie e invece c’è sotto qualcosa di più serio.
Dolce, fresco, prepotente, intrigante, solare, mediterraneo, il basilico ha ispirato anche Aldo Fabrizi che, in un delizioso sonetto, ne sintetizza egregiamente le sue qualità:
A parte che er basilico c’incanta
perchp profuma mejo de le rose,
cià certe doti medicamentose
che in tanti mali so’ ‘na mano santa.
Abbasta ‘na tisana de ‘sta pianta
che mar de testa, coliche ventose,
gastriti, digestioni faticose
e malattie de petto le strapianta.
Pe’ via de ‘sti miracoli che ho detto,
io ciò ‘na farmacia sur terrazzioni,
aperta giorno e notte in un vasetto.
Dentro c’è ‘no speziale sempre all’opera,
che nun pretenne modulo e bollino
e nun c’è mai pericolo che sciopera.
…e bentornati, quindi, gli spaghetti al pesto…
🙂
…e bentornati, quindi, gli spaghetti al pesto….
🙂
Buona domenica amica carissima, a presto! 🙂
Lucia
Buongiorno Marirò, io vivo in campagna e tra piante, piantine, fiori, alberi e…
Il basilico ha il suo trono personale, dietro la casa ben esposta al sole e alle piccole
carezze del vento. Adoro come Te, metterlo un po’ ovunque. Al suo odore non
posso rinunciare.
Felice domenica
Gina
Ma che meraviglia, io da ora in mi mi mangerò solo le foglie grandi, attualmente le piantine sono in crescita al sole, con un bel sottovaso sempre pieno di acqua, ingigantiscono rapidamente, mai lasciarle asciutte. Sul mio blog, se cerchi alla tua destra in categorie-ricette, c’è la pasta tricolore, che a casa mia mangiamo disperatamente per tutta l’estate, finita l’estate la facciamo col pesto congelato ed è uguale. Una delizia del palato. Anzi domani me la cucino, sai, è dietetica. Ah, ah, ah.
Notizie interessanti; anche io adoro il basilico. Posso aggiungere che è la pianta legata al Nostro Patrono, Sant’ Emidio, infatti il giorno della festa il 5 agosto sul sacrato della cattedrale ci sono molti contandini a venderlo. La leggenda narra che il Santo dopo essere stato decapitato e con la testa sotto braccio scelse un posto dove seppellirsi, la terra si spacco aprendosi in una voragine, una volta chiusa il terreno di quel luogo per miracolo si ricopri di basilico. io la mia pianticella l’ ho quasi seccata e la mia compagna siè molto arrabbiata, ci fa anche rima, non ho il pollice verde ciao Buonanotte
ahh io voglio il mortaio che la contienee!!! la pianta ce lho!!! 🙂
la mia piantina aromatica preferita assieme alla maggiorana. le metterei dappertutto, anche nel caffè.
“Lo uso su tutto, come fosse prezzemolo e non so rinunciare alle sue grandi foglioline fresche: dal pesto alla caprese (…) ”
Pesto alla caprese???
cioè?
non è come la cosiddetta “pasta alla siciliana” con melanzane e ricotta delle Madonie che invece, in realtà, si chiama “alla Norma” e che il pesto alla caprese si chiama in realtà “insalata caprese”?
spiegare, prego 🙂
Beh, no, nel caffè no, dai 🙂
Ho elencato in modo non chiaro? Intendevo da questo a quello. Quindi lo uso per il pesto e anche per la caprese, per l’insalata di pomodoro e anche per la carne arrosto, ecc…
Sì, la Norma è il piatto tipico catanese dell’estate e, come già scritto nel commento a Silvia, senza il basilico non è una Norma. Non quel primo piatto in onore di Vincenzo Bellini.
no, no. sono io che ho letto male, scusa. Speravo in una nuova ricetta di un pesto e invece no. peccato 😉 . Conosco la caprese e la mangio spesso. con la vera mozzarella, quella di bufala. Da me le piantine arrivano fino a metà gennaio ma non è merito mio, ci pensano da sole. Avere il basilico fresco anche a Natale è una vera goduria.
Anche il mio ha attecchito ,solo che sembra sia rimasto fermo e non si stia allargando! Speriamo bene ,ne abbiamo preparati tre bei vasi grandi !!
Mi piace molto quello a foglioline strette perchè è molto più profimato dell’altro ed è anche perfetto per l’insalata di pomodori! Ho avuto basilico fino a dicembre 2011,speriamo che anche questa sia una buona annata 😉
Un abbraccio Marirò,buona domenica 😀
Liù
Ho preparato un grande vaso e poi ho seminato altre piantine ovunque e seminascoste da altre piante perchè gli uccellini adorano i semini di basilico e finchè è giovane riescono ad estirparlo con tutte le radici.
Vero, lo scorso anno si raccoglieva basilico fresco fino a novembre inoltrato: Anche per questo non sento l’esigenza di congelarlo. da noi i mesi di attesa sono abbastanza pochi.
Bello, fresco, invitante, profumato, foriero di cose buone il basilico…propio come te carissima Marirò.Non conoscevo tutte le particolarità di questa pianta, immagino che il sole della tua Sicilia lo farà crescere forte e rigoglioso, ricordo molto bene il libro dell’Alliende e delle capacità afrodisiache di questa pianta, dovremmo sperimentarle!!
Buona domenica 😛
sììììììì!!
andiamo in Cile presso il convento delle Sorelle Scalze dei Poveri a sperimentare?? 🙂
trenette al pesto è il piatto che non manca a noi Genovesi. Ma poi il basilico il migliore è quello di Prà, delegazione genovese, lo usiamo in tanti modi Ultimamente ho fatto il liquore, ottimo digestivo. Anche la pizza è ottima con il pesto, naturalmente fatto nel mortaio, ha un sapore diverso da quello frullato. Il basilico pestato con sale grosso non brucia e lascia intatto il suo aroma La cosa migliore è piantarlo nelle cassette di polistirolo trattengono umidità e calore necessarie per far crescere le piantine Le foglie vengono raccolte ancora piccole perchè crescendo assumono un sapore più intenso quasi di menta. Mi hai dato l’idea per domani a pranzo, un bel piatto di lasagne al pesto il tempo quì a Genova è brutto e fa freschino e questo piatto servirà a scaldarci.Ciao buona domenica
Tu usi il basilico a foglie piccole? Mi pare che sia il preferito in Liguria ed in effetti è più profumato. Io preferisco quello a foglie larghe e lo spezzetto sempre con le mani: mai usare il coltello per basilico e prezzemolo.
lasagne al pesto…mhmmm…mi inviti?? 🙂
cerrrrrto!! quando vuoi!!! Il basilico per fare il pesto deve essere con foglie piccole diventerebbe un sugo troppo forte immangiabile A foglie larghe serve per dare aroma agli alimenti ma noi usiamo anche sulla pizza, foglioline tenere
sinceramente il pesto che preparo io, con foglie larghe, è buonissimo. Intenso e un pò ardente, questo sì, ma forse perchè metto un pò troppo aglio.
Comunque immagino che il tuo pesto, da genovese doc, debba essere tutta un’altra cosa. Prima o poi verrò ad assaggiarlo 🙂
già, profumo di basilico, profumo d’estate….anche la mia piantina mi sorride dal davanzale 😉
ed è come se, con la sua fragranza, ci invitasse già a sorridere all’estate. E noi siamo pronte! 🙂
Ohè ne hai scovate di cose sul basilico e beata te che già hai la piantina, io ancora non la compro, quando c’è il sole fa caldo ma se come oggi torna a piovere si gela, sto usando ancora quello dello scorso anno congelato in freezer e quello messo sottolio: magra consolazione, ma meglio di niente 🙂
qui le condizioni atmosferice son decisamente migliori e penso che questa ulteriore semina resisterà a qualche notte un pò più fresca.
Mai congelato il basilico, nè mai preparato sott’olio: o fresco o nulla. So aspettare, seppur con impazienza, che torni il momento per riassaporarlo in tutta la sua fragranza.
Prova a mettre un paio di rametti in una bottiglia d’olio e poi mi dirai se val la pena aspettare 😉
PS: in Inghilterra ieri notte -5°
in Sicilia ieri notte + 16° e si dormiva da regina.
in Inghilterra il basilico non lo usano nemmeno a Ferragosto (e si sente) 🙂
L’olio al basilico lo proverò. Quello che invece non riproverò più è il bagnoschiuma al basilico: avevo voglia di mangiarmi la schiuma!!
Nooooo Paolo, un cuoco raffinato come te che usa il basilico congelato, questa non la volevo leggere…scherzo naturalmente!! Qui una giornata bellissima temperature quasi estive!
Ciaoooo
Lucia
a me il sapore non piace particolarmente però la pianta l’ho anch’io ed è bellissima, poi in alcune cose è insostituibile! Buon sabato!
Il piatto tipico catanese dell’estate è la Norma (spaghetti conditi con salsa di pomodoro, melenzane fritte, basilico e ricotta salata). Il basilico sembrerebbe un optional, ma se manca diventa una Norma senza acuti 🙂
Caspita quanti poteri ha il basilicooooo!!!! L’altro giorno ho comperato origano e rosmarino da tenere sul balcone…mi sa che ci metterò anche il basilico.
sì, aggiungi il basilico e vedrai che profumo in cucina!
la mia new entry aromatica sul terrazzo quest’anno è una pianta di alloro anche se ne faccio un uso moderato. Come alberello, però, è carino 🙂