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Ne siamo sicuri? Abbiamo la certezza che chi sbaglia poi pagherà per i suoi errori? No, non ne siamo per nulla certi e oltre a poterla fare franca siamo anche consapevolmente  incazzati della consapevolezza che a pagare potrà essere chi di stolto non ha nulla!

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Foto web presa qui

La notizia è di ieri, non è nuova e comunque ci ha fatto gridare “Giusto!” , ma ci ha  indignati l’eventuale  (sottolineato) modalità di risarcimento danni ad errore accertato. Perché qualcuno pare sia stato negligente e a pagare, sempre eventualmente, sarebbe lo Stato, cioè io! Io, contribuente italiana, dovrei ancora una volta pagare per  l’eventuale incompetenza altrui.

Ieri è stato accettato il ricorso a procedere verso dei  PM colpevoli di superficialità. Grande casta quella togata, lo sappiamo,  e garante per gli errori, al di là di qualche ritocchino sullo stipendio, qualche periodo di ferie alle Maldive o trasferimento di sede lavorativa, garante degli errori se ne fa lo Stato.

Ma i PM non sono dei lavoratori come gli altri? Cioè gente che studia, vince un concorso e lavora prendendo uno stipendio? (E che stipendio!!)

Ogni lavoratore ha diritti e doveri, un contratto da firmare e responsabilità civili e penali, giusto? Se un comune lavoratore sbaglia, paga di persona.  Un medico che sbaglia un intervento chirurgico o una diagnosi, viene giudicato, può perdere il posto, può dover risarcire economicamente il paziente. Lui o la sua assicurazione o l’ente ospedaliero a cui appartiene. Un insegnante che maltratta gli alunni che gli sono stati affidati va giustamente in galera; se non si accorge di un filo elettrico scoperto nella sua aula, va in galera insieme al suo dirigente e ne risponde economicamente. Una sarta che sbaglia a tagliare un vestito risarcisce di tasca sua il costo della stoffa al cliente e perde il cliente. Un giostraio che devasta un parco comunale dovrà risarcire il comune.  Un automobilista che non sa guidare e danneggia un tratto autostradale, pagherà i danni alla società che ha in gestione quel tratto di strada. E fin qui ci siamo.

Ma a un giudice che non prende in considerazione una  denuncia,che lascia in giro un pazzo di marito,  che sbaglia e mette in galera un innocente, che mette in libertà un pericoloso condannato per decadenza dei termini o mancato deposito degli atti giudiziari, ecc…, ecc… che succede? che rischia? Nulla, poco o niente. Per  i suoi errori paga lo Stato, cioè io che pago le tasse allo Stato. (Legge 117 del 1988 e successivi  miseri tentativi di riforma della giustizia. Statistiche ufficiali  ci informano che in soli 4 anni, tra il 2003 e il 2007, ci sono stati 20mila errori giudiziari. Altre statistiche ufficiali ci dicono che dal 1988 sono stati condannati per responsabilità civile QUATTRO (4) giudici, per dolo NESSUNO (zero) Qualcosa nella 117 evidentemente non va).

 

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Foto e cronaca qui

Marianna aveva denunciato dodici (12) volte il marito alla procura di Caltagirone  per violenza  e minacce di morte davanti a testimoni.  DODICI volte! NON è stata ascoltata, NON è stata creduta, NON è stata considerata, NON contava nulla. Il marito l’ha uccisa a coltellate nella pubblica strada. Marianna aveva 32 anni e tre figlioletti in tenera età.

All’assassino hanno dato 20 anni di galera. I figli minorenni sono stati affidati ad un parente. Marianna è morta.

Ieri è stata accettata dalla Cassazione la denuncia  del parente che ha in affido i tre bambini ai  PM per negligenza, denuncia di  responsabilità civile. Mi chiedo perché responsabilità civile e non penale visto che quella di Marianna era una morte annunciata, la sua, quella che lei stessa disperatamente aveva  tentato di denunciare, di segnalare per ben dodici volte alle toghe.

Questo ricorso farà il suo iter (ventennale?) e alla fine, se si riconoscerà la negligenza dei giudici, a risarcire quei bambini per la perdita della mamma sarà lo Stato, cioè sempre io.

Giustissimo un risarcimento ( che mai sarà esaustivo) per quei bambini, ma perché dovrei farlo io che non c’entro nulla? Perché non dovrebbero farlo le persone che non hanno saputo ascoltare il grido di allarme di una donna e che pare  non sappiano fare il mestiere per il quale vengono lautamente pagati??

Ma come perché!  Ti dice nulla il termine IMMUNITA’?

Sì,  ma la Legge non è uguale per tutti?

 Sì, è uguale per tutti. Mai sentito il termine PRIVILEGI ?

 E tu hai sentito mai parlare di UGUAGLIANZA? Continuo ad urlare che  deve pagare chi sbaglia!

Oh, sì, certo,  tu urla pure  di uguaglianza…ma ricorda che  cane non mangia cane.

Già…, e non si può trovare  una volpe, un orso, una tigre che giudichi serenamente un  cane in profumo di palese errore?

Si potrebbe, ma lo zoo resta ancora con le gabbie ben chiuse.

E chi è il custode delle gabbie?

Il cane.